Polizia - Volante
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Cronaca

"Ti devo ammazzare", minaccia la Polizia che scongiura un furto d'auto

Grazie alla segnalazione di una cittadina arrestati tre andriesi in via Ricci a Barletta

Tre soggetti andriesi, un minorenne T.M. di 17 anni, Riccardo Marco Moschetta di 23 anni e Roberto Carpentieri di 36 anni, sono stati arrestati da agenti della Squadra Volante del Commissariato di Barletta con l'accusa, in concorso fra loro, dei reati di tentato furto aggravato, danneggiamento, possesso di arnesi atti allo scasso per il primo ed il secondo mentre del reato di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale per l'ultimo. Attorno alle 5,30 una cittadina ha contattato la sala operativa della Polizia tramite il numero 113 ed ha riferito che al civico 211 di via Paolo Ricci vi erano due giovani che stavano armeggiando vicino ad una autovettura di colore bianco in sosta. Informati immediatamente gli operatori della volante poco distante da quel luogo, sono riusciti ad avvicinarsi all'auto segnalata senza allarmare i ladri tanto da riuscire a scorgere subito uno dei due mentre ancora usciva dall'auto segnalata, un suv Nissan Qashqai di colore bianco. Lo stesso, alla vista dell'auto della Polizia, si è dato precipitosamente alla fuga a piedi inseguito da uno degli agenti ma, a causa dell'oscurità, è riuscito a fuggire. Il fuggitivo era vestito con una maglia di colore verde, indossava pantaloni tipo bermuda di colore blu con scarpe ginniche, era di corporatura esile ed alto circa 1,75 m con un cappellino.

Nel frattempo la cittadina era ancora al telefono con l'operatore al quale stava spiegando di aver notato anche che vi era un altro giovane che all'occorrenza porgeva degli utensili al suo complice per poter aprire l'autovettura, facendo da spola tra la Nissan e l'autovettura dei ladri, una Opel Agila di colore azzurro, parcheggiata regolarmente tra le auto in sosta a poca distanza dall'auto oggetto di furto. Quando gli agenti hanno raggiunto quell'autovettura hanno trovato, nascosto sul sedile posteriore, il minorenne T.M. All'interno dell'autovettura gli agenti hanno rinvenuto diversi arnesi atti per lo scasso nonché un borsello al cui interno vi era un portafoglio che conteneva proprio il documento di riconoscimento del fuggitivo - tale Moschetta Riccardo Marco - facilmente riconosciuto dall'agente che lo aveva poco prima inseguito.

In quel frangente si è presentato sulla scena un terzo individuo andriese, Roberto Carpentieri, che pretendeva di voler portare via l'autovettura Opel Agila, poiché di proprietà della propria moglie. Innanzi al diniego degli agenti, Carpentieri ha minacciato di morte gli stessi operanti pretendendo, senza alcuna ragione, di entrare nell'autovettura Opel Agila. Inoltre, rivolgendosi ad uno degli agenti, ha iniziato a minacciarlo di morte utilizzando testuali parole: «ti devo spegnere, ti devo ammazzare». Mentre gli agenti cercava di farlo salire sull'autovettura della Polizia, ha opposto forte resistenza, strattonando un agente e cercando di divincolarsi facendo leva con piedi e mani sulla carrozzeria dell'autovettura della Polizia. Questa circostanza non ha lasciato dubbi sul suo coinvolgimento al fatto in questione, quasi sicuramente col ruolo di "palo": era infatti giunto sul posto a piedi nonostante il suo domicilio fosse sulla s.p. 189, luogo molto distante dal centro abitato di Barletta. Per il fuggitivo non c'era stato comunque il tempo di dileguarsi completamente grazie alla continua ed incessante attività di ricerca condotta dagli agenti di Polizia, che sono riusciti ad individuarlo all'interno di un bar di Andria mentre ancora indossava lo stesso abbigliamento che aveva indosso durante il tentativo di furto di due ore prima.

Sulla scorta delle inconfutabili fonti di prova raccolte e considerato lo stato di flagranza dei reati, Carpentieri e Moschetta, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale di Trani a disposizione del p.m. di turno Savasta, mentre per quanto riguarda il minore T.M., il p.m. di turno della procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Bari, la dottoressa Gianna Maria Nanna, ha disposto la permanenza in casa presso il domicilio dei propri genitori. L'autovettura Opel Agila, così come tutti gli arnesi da scasso rinvenuti, sono stati sottoposti a sequestro mentre l'autovettura Nissan Qashqai è stata consegnata al legittimo proprietario. E' doveroso sottolineare come le tempestive e precise segnalazioni da parte dei cittadini – ne è esempio questa cronaca ma anche l'altro episodio di tentato furto in appartamento, scongiurato dalla Polizia - siano determinanti per la buona riuscita delle operazioni di Polizia soprattutto perché', ora più che mai, in un periodo dove risorse umane ed economiche scarseggiano, le forze dell'ordine hanno sempre più bisogno della massima collaborazione di ogni singolo cittadino.
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