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Territorio

Tavolo ministeriale per la crisi del comparto olivicolo italiano

Per il 22 novembre riunione al Ministero delle Politiche agricole

L'AIFO, Associazione italiana frantoiani oleari è mobilitata a vari livelli, compreso quello ministeriale per questo inizio di campagna olivicola che purtroppo parte decisamente in salita. Infatti è ormai acclarata la drammatica situazione di crisi di mercato e strutturale per l'olio di oliva italiano, a pochi giorni dall'avvio delle operazioni di raccolta delle olive su ormai la maggior parte del territorio nazionale.

A fronte di una buona produzione, anche in termini qualitativi che si registra quest'anno, dopo l'infelice risultato conseguito nella campagna 2018-19, per le avverse condizioni climatiche e per il diffondersi della xylella, il mercato dell'olio purtroppo stenta ad avviarsi. Mentre le posture si riempiono dell' olio prodotto, non si avviano le contrattazioni. Il timore che ormai pervade molti operatori della filiera circa un ribasso ulteriore del prezzo di vendita, fino ai livelli della concorrenza spagnola e che in realtà, in tale maniera, si stiano fagocitando interessi speculativi che ricadranno sugli operatori del settore, considerato che permangono bassi i prezzi d' acquisto delle olive raccolte.

Quanto il clima sia diventato esasperato, lo dimostrano le voci di protesta che si stanno levando dal nord barese. Già da sabato 16 novembre, è stato proclamato da non meglio identificati olivicoltori, uno sciopero generale per salvaguardare la campagna olivicola 2019/2020.

Ed è di queste ore la notizia che il sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate ha convocato per il 22 novembre a Roma, tutte le parti interessate della filiera olivicola, da quella della produzione per arrivare agli operatori dell'industria e del commercio, per affrontare congiuntamente le problematiche del settore, anche alla luce dell'opportunità dello stoccaggio privato che a brevissimo tempo vedrà la pubblicazione del primo bando, fissato per il prossimo 28 novembre.

In sostanza tale procedura consisterà in una richiesta di stoccaggio per lotti, di cui il minimo sarà di 500 quintali, per una durata di sei mesi. Il ristoro concordato, che sarà attinto da fondi comunitari, è pari ad € 1,80 a quintale di olio per ogni mese di giacenza. Purtroppo i tempi tecnici per addivenire a questo bando sono molto risicati e si paventa il rischio che il primo bando AGEA vada deserto, a causa degli stringenti tempi tecnici per il regolare posizionamento dei lotti.
Inutile aggiungere che i prossimi giorni saranno cruciali per scongiurare una drammatica escalation della già critica situazione, che non potrà che portare allo sconquasso definitivo di questa importante campagna olivicola.

Tra i partecipanti al tavolo convocato a Roma dal sottosegretario L'Abbate ci saranno Elia Pellegrino, Savino Muraglia, Onofrio Spagnoletti Zeuli insieme ad altri rappresentanti delle maggiori sigle del comparto olivicolo italiano.
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