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Siccità, Coldiretti Puglia: "crescono prezzi carrello spesa ma a discapito agricoltori"

Secondo Osservatorio Prezzi MIMIT a Bari da marzo a luglio 2025 rincari a 2 cifre dal fior di latte (+13%) al prosciutto crudo (+39%) fino al caffè (+68%)

La siccità emergenziale che ha stretto in una morsa la Puglia già dall'inverno scorso, con lo scenario che si è aggravato durante l'estate 2025, ha dimezzato le produzioni in campagna, svuotando i banchi e gli scaffali di vendita, con rincari tangibili del carrello della spesa anche a causa di manovre speculative. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base delle rilevazioni dell'Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy condotte a Bari, con la forbice dei prezzi dal campo alla tavola che si allarga esponenzialmente a discapito degli agricoltori e dei consumatori.
Dal raffronto delle rilevazioni condotte a luglio 2025, rispetto a marzo 2025, emergono prodotti che registrano rincari a 2 cifre, come la mozzarella 'fior di latte' con aumenti del 13%, il latte scremato dell'11%, il prosciutto crudo del 39%, la carne fresca del 23% fino ad arrivare al caffè con prezzi in aumento del 68% - riferisce Coldiretti Puglia – ma a preoccupare è soprattutto la scarsità di prodotti locali – aggiunge Coldiretti Puglia - con le previsioni in drastico calo anche per la raccolta degli ortaggi autunno-vernini, perché le aziende non stanno trapiantando per la mancanza di acqua.
A fronte di un brusco calo produttivo, gli agricoltori sono stati anche alle prese con il balzo dei costi di produzione e la grave siccità a cui non corrispondono adeguati prezzi di vendita, a fronte dell'invasione di prodotti esteri di dubbia origine e qualità, con l'inflazione alimentare che rallenta i consumi e le famiglie costrette a tagliare gli acquisti e i costi della logistica che arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei prezzi al consumo per frutta e verdura, ingenerando rincari dei prezzi, spesso ingiustificabili, con una differenza enorme – aggiunge Coldiretti Puglia - tra il costo dei prodotti in campagna e quelli al dettaglio. Nei vari passaggi dal campo alla tavola si annidano speculazioni che vanno stanate anche dai Vigili dell'Annona, per cui serve una vigilanza serrata sull'origine dei prodotti ortofrutticoli sui banchi che arrivano dai Paesi Nord Africani, come Egitto, Tunisia e Marocco. Considerata la stortura nella organizzazione del sistema distributivo, si sta diffondendo sempre più la vendita diretta dei prodotti agricoli in azienda, opportunità sia per il produttore che per il consumatore nell'ottica della sicurezza alimentare e di un rapporto trasparente azienda-cittadino.
Una situazione intollerabile dinanzi alla quale occorre affermare – rileva Coldiretti Puglia - il principio di reciprocità delle regole, vietando l'ingresso in Europa ai prodotti coltivati con sostanze vietate ma anche ottenuti dallo sfruttamento dei lavoratori. E serve anche garantire una etichettatura trasparente su tutti gli alimenti in commercio.
Occorre al contempo fare un passo fondamentale per la creazione di filiere 100% italiane dal campo alla tavola e a tale proposito sono sicuramente positive le misure assunte nel Dl Agricoltura sulle pratiche sleali per riequilibrare i rapporti e tutelare le aziende agricole, ma è anche necessario – conclude Coldiretti Puglia – fermare i continui sottocosto, per dare più equa remunerazione alle aziende agricole.
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