
Vita di città
Si apre ad Andria lo Sportello di contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico
Ieri sera l'inaugurazione presso Casa Accoglienza "S. Maria Goretti"
Andria - venerdì 15 novembre 2019
Aumentano le povertà materiali e nuove forme di schiavitù investono un numero consistente di uomini e donne. Parliamo, in particolare, del gioco d'azzardo patologico, un disturbo catalogato nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali e perciò considerato una vera e propria patologia psichiatrica.
Per combattere questa forma di povertà "moderna", la diocesi di Andria ha inaugurato ieri sera lo Sportello di contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico (GAP) presso la Casa di Accoglienza "S. Maria Goretti" nel cuore del centro storico di Andria. Uno strumento finalizzato alla prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con problemi di dipendenza, analizzandone tutte le aree di sofferenza a livello individuale, familiare e sociale. A presentare il nuovo servizio della diocesi alla comunità locale, il responsabile di Casa Accoglienza don Geremia Acri e il vescovo della diocesi di Andria mons. Luigi Mansi: forte l'invito, da parte di Sua Eccellenza, a metterci in gioco per essere accanto a questa nuova forma di povertà, stimolati dalla parabola del buon Samaritano.
Analizzando i dati relativi al gioco d'azzardo nella città di Andria, il quadro che emerge è preoccupante: nella città federiciana si sono giocato oltre 120 milioni di euro, di cui 41 alle slot machine; aggiungendoci i dati relativi alle altre due città della diocesi, Canosa di Puglia e Minervino Murge, il dato sale a circa 150 milioni giocati. Una patologia molto diffusa e in grado di investire differenti fasce d'età: per questa ragione, lo Sportello si rivolge a giovani, minori e anziani che presentano elementi di vulnerabilità, ma anche a famiglie, comunità e parrocchie.
Diversi i servizi offerti:
Per combattere questa forma di povertà "moderna", la diocesi di Andria ha inaugurato ieri sera lo Sportello di contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico (GAP) presso la Casa di Accoglienza "S. Maria Goretti" nel cuore del centro storico di Andria. Uno strumento finalizzato alla prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con problemi di dipendenza, analizzandone tutte le aree di sofferenza a livello individuale, familiare e sociale. A presentare il nuovo servizio della diocesi alla comunità locale, il responsabile di Casa Accoglienza don Geremia Acri e il vescovo della diocesi di Andria mons. Luigi Mansi: forte l'invito, da parte di Sua Eccellenza, a metterci in gioco per essere accanto a questa nuova forma di povertà, stimolati dalla parabola del buon Samaritano.
Analizzando i dati relativi al gioco d'azzardo nella città di Andria, il quadro che emerge è preoccupante: nella città federiciana si sono giocato oltre 120 milioni di euro, di cui 41 alle slot machine; aggiungendoci i dati relativi alle altre due città della diocesi, Canosa di Puglia e Minervino Murge, il dato sale a circa 150 milioni giocati. Una patologia molto diffusa e in grado di investire differenti fasce d'età: per questa ragione, lo Sportello si rivolge a giovani, minori e anziani che presentano elementi di vulnerabilità, ma anche a famiglie, comunità e parrocchie.
Diversi i servizi offerti:
- supporto alle famiglie che convivono con la problematica del gioco d'azzardo;
- tutoraggio domiciliare, accompagnamento educativo, tutoraggio economico e/o di supporto nella gestione del denaro;
- prima assistenza legale;
- attività di prevenzione primaria, secondaria, universale e ambientale, nonché la ricerca di attività sociali alternative al gioco d'azzardo.