Sgaramella: «Fantasiose e offensive le illazioni sulla mia decisione di lasciare “Andria Più”»

All'indomani della decisione di lasciare il gruppo consiliare Andria Più per confluire nel Gruppo Misto, il consigliere comunale di Andria arch. Antonio Sgaramella, eletto con la lista Movimento Schittulli, ha diffuso la seguente dichiarazione.

«Avevo aderito al nuovo Movimento, con i consiglieri Sabino Miccoli e Davide Falcetta, e avevo accettato di diventarne capogruppo con l'entusiasmo e la passione che da ben 48 anni riverso nella mia militanza politica e senza mai chiedere nulla in cambio.

Mi piaceva la prospettiva di collegialità e di condivisione delle scelte, premessa fondamentale per svolgere al meglio il mandato che i cittadini hanno voluto ancora una volta affidarmi.

Anche questa volta le mie uniche aspettative non erano di carattere personale, ma generale. Non ho mai chiesto di diventare assessore, ma ho più volte rimarcato – sia ai miei compagni di viaggio che allo stesso Sindaco – la necessità che fosse assicurata pari dignità e adeguata visibilità a tutte le componenti del centrodestra che hanno contribuito, sia pure in misura differente, alla riconferma della coalizione alla guida della città.

Ancora oggi rimango della mia idea: Giorgino non ha vinto da solo e non può continuare a gestire il suo incarico a prescindere dalle liste che lo hanno sostenuto, perché così mortifica trecento suoi concittadini che per lui e per il centrodestra ci hanno messo la faccia e anche qualche soldo (i "santini", alla tipografia, si pagano!).

Quanto a me, trovo che le illazioni apparse sugli organi d'informazione siano prive di fondamento e financo offensive della mia serietà, della mia lealtà e della mia intelligenza.

Voglio ricordare che nel corso di una della rare riunioni di maggioranza di questa consigliatura (nello specifico, per individuare il nuovo Presidente del Consiglio Comunale), il consigliere Davide Falcetta mi disse che, se fossi stato disponibile all'incarico, avrebbe avanzato la mia candidatura.

Declinai la proposta per incombenze professionali e familiari.

Non mi è mai giunta alcuna proposta per ricoprire l'incarico assessorile, né ho mai avanzato richieste in tal senso.

Ma un minimo di considerazione me la sarei aspettata. Almeno a livello di consultazione, una richiesta di parere sulle scelte, soprattutto su quelle che riguardano proprio il gruppo Andria Più.

Al consigliere Miccoli, che mi chiedeva se mi aspettassi la nomina da assessore, risposi che sarei stato disponibile di fronte all'eventualità, ma anche che avrei fatto un passo indietro se la scelta fosse stata fra lo stesso Miccoli e Flavio Civita.

Insomma: avevo già fatto io stesso una proposta e non certamente ponendo il mio nome.

Da quel momento in poi, solo silenzio, anche dai "miei" consiglieri, fino all'annuncio del Sindaco e alla sorpresa rappresentata da Pierpaolo Matera.

Eppure il Sindaco era stato chiaro fin dall'inizio del mandato: in Giunta niente bis per gli assessori dei primi cinque anni; pari dignità e visibilità a tutti i partiti che hanno concorso al successo elettorale!

Che fine hanno fatto i roboanti proclami? Che ne è stato del documento sottoscritto da tutte le forze del centrodestra che fissava i confini politici entro i quali in Sindaco si sarebbe dovuto muovere? E dove sono finiti i 9 consiglieri sottoscrittori, ad aprile dell'anno scorso, di quel documento che – di fatto – fece abortire il primo tentativo di atto di forza con cui il Sindaco stava imponendo in Giunta la presenza di Pierpaolo Matera?", conclude la nota dell'arch. Sgaramella.

La politica ha – o finge di avere – la memoria corta. I cittadini, invece, sono sicuro di no».