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Attualità

Servizio sosta pagamento: «Trani prenda esempio da Andria»

La proposta avanzata dal sindacalista Daniele Di Lernia (Fit-Cisl) all'Amministrazione Bottaro

La positiva risoluzione del Comune di Andria circa la vicenda legata al servizio di sosta a pagamento, fa "scuola" tanto da essere citata ad esempio nella vicina città di Trani. Così le parole di Daniele di Lernia, segretario sindacale aziendale Fit Cisl all'indirizzo dell'amministrazione tranese guidata da Amedeo Bottaro.

«Dopo aver espresso per anni, in più occasioni, le nostre perplessità circa il reale vantaggio derivante dalla concessione della gestione del servizio di sosta a pagamento ad un soggetto privato, dopo aver ascoltato con interesse le spiegazioni più articolate, da quelle più squisitamente giuridiche a quelle più banalmente economiche, atte a giustificare tale ferma volontà, dopo aver appreso dell'ottenimento di un finanziamento per importanti interventi sul parcheggio di Piazza XX Settembre (vero perno su cui ruotava tutta la convenienza tanto sbandierata), arriva a rassicurarci, sulla bontà delle nostre considerazioni, una importante delibera di giunta dalla Città di Andria», sottolinea Daniele di Lernia.

«La città infatti (presa come esempio virtuoso dal sindaco Bottaro in un intervista con il dott. Straniero da cui il famoso "zero!"), dopo 7 anni di esperienza di gestione privata del servizio, è tornata ad affidarlo alla Andria Multiservice S.p.A., società in house totalmente controllata dall'Ente.

Le motivazioni di tale scelta che troviamo nella delibera di Giunta sono in sintesi:

a) flessibilità del servizio: il contratto di concessione con soggetto esterno prevede una regolamentazione precisa ed allo stesso tempo troppo rigida delle prestazioni delle parti. La necessità di fare sensibili investimenti comporta poi una durata molto lunga di questi contratti. La mobilità invece è in costante evoluzione e con essa i fabbisogni di sevizi da parte dei Comuni e necessita di continue sperimentazioni ed adattamenti che si rivelano più semplici ed immediati con le proprie articolazioni interne, nella cui categoria rientra, appunto, la società in house (come si è verificato in questo momento di cambiamenti legati alla pandemia);
b) possibilità di agire direttamente, introducendo celermente elementi innovativi del servizio, con semplicità gestionale e immediatezza del processo decisionale, sulle modalità di esecuzione del servizio anche per organicità intrinseca della società in house, la quale per la natura di ente strumentale dell'amministrazione partecipante opera non già per fini di lucro, ma per realizzare gli obiettivi di interesse pubblico dell'amministrazione medesima;
c) la necessità di agire concretamente e tempestivamente per il rilancio della società Andria Multiservice s.p.a., che soffre anche della situazione di riequilibrio in cui versa il Comune e per il mantenimento dei livelli occupazionali

Aggiungendo inoltre l'obbiettivo fondamentale della salvaguardia dei livelli occupazionali.

Considerando dunque, che nel caso di Trani, nella proposta avanzata dal soggetto privato, si parla di tariffe quasi raddoppiate, di stalli quasi triplicati, abbonamenti per commercianti e residenti solo parzialmente menzionati e a tariffe tutt'ora sconosciute, quale dovrebbe essere la convenienza per i cittadini? I 400.000 euro dal secondo anno di affidamento forse? A fronte di quale guadagno da parte del soggetto privato? Non saranno comunque soldi che avranno sborsato i cittadini? Ricordiamo inoltre, che con questa scelta la Città di Andria rinuncia a 200.000 euro annui pattuiti con il soggetto privato. Saranno forse tutti impazziti?

È davvero così difficile creare una società ad hoc per la gestione della sosta che sia totalmente in house e non abbia quindi più vincoli normativi che non ne permettano l'affidamento diretto? Consigliamo a tutti gli attori della vicenda e ai cittadini, di visionare la delibera di giunta in questione, la N. 23 DEL 03/02/2022 sul sito istituzionale del Comune di Andria, in cui è spiegata in maniera ancora più esaustiva la ratio di tale condivisibile scelta che auspichiamo possano prendere, in tempi brevi, anche i nostri amministratori».
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