Forze dell'ordine
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Cronaca

Sedi Forze dell'ordine ad Andria: restano eterne incompiute

La questione logistica ad inizio del 2020 resta una chimera

Il 2020 si apre ad Andria con numerose incognite circa il futuro delle sedi delle Forze dell'Ordine, quali i Carabinieri, Carabinieri Forestali e la Guardia di Finanza.
Per una città che ha tra i suoi problemi più importanti quello della sicurezza pubblica, siamo famosi in tutta Italia per i furti di autovetture, non può non far riflettere il fatto che perduri la questione di reperire sedi idonee per una migliore logistica per le Forze dell'ordine.
Se per la Polizia di Stato sembra essere ormai deciso che il 2020 sarà l'anno della svolta, con il completamento della Questura di via dell'Indipendenza, non altrettanto può dirsi per le altre istituzioni. La Compagnia Carabinieri, ad esempio, dovrebbe traslocare dall'attuale sede storica di viale Gramsci. Ci sarebbe anche uno sfratto per finita locazione da parte dei nuovi proprietari che intendono realizzare un nuovo e più funzionale immobile.

Lasciando perdere come siano riusciti, in questi ultimi anni, i Carabinieri ad utilizzare una sede non più funzionale, senza ascensore, con uffici da ristrutturare, con la presenza di numerose barriere architettoniche, ormai senza alloggi per il personale non ammogliato, con un garage autovetture troppo piccolo per ospitare i mezzi in dotazione, è un mistero perfettamente in linea con il loro motto "usi ad obbedir tacendo e tacendo…perir".

Stessa cosa può dirsi per il Comando stazione dei Carabinieri Forestali, che dovrebbe lasciare la sede di proprietà comunale di Gurgo. Bene confiscato alla criminalità organizzata, la sede situata nei pressi del santuario del SS. Salvatore è diventata anch'essa non più idonea rispetto alle competenze degli ex appartenenti al Corpo Forestale dello Stato. Non si sa se verranno trasferiti in alcuni locali in uso al Comune di Andria presso la scuola media "Salvemini" al quartiere di San Valentino, o alloggiati nei locali di proprietà del Comune di viale Venezia Giulia angolo via Potenza, dove qualche mese fa si trovava il Settore Ambiente e mobilità del Comune.

Ben più complessa pare essere poi la questione della Compagnia della Guardia di Finanza, che doveva lasciare l'attuale immobile di via Bari, in cui si trova ormai da alcuni decenni, anch'esso in affitto da privati, per trasferirsi sulla stessa strada ma nei locali comunali in cui si trova attualmente l'Ufficio Tributi.
Ad inizio del 2019 l'amministrazione di centrodestra guidata da Nicola Giorgino stipulò una convenzione con il Comando provinciale di Bari per ottenere in comodato d'uso l'intero immobile di via Bari dove si trova appunto l'Ufficio Tributi, in quanto questo servizio si sarebbe dovuto trasferire in piazza Umberto I°, in alcuni ambienti rimasti vuoti di Palazzo di Città, attigui al Settore Finanziario.
Ebbene pare che questa convenzione non abbia avuto più seguito, in quanto la Guardia di Finanza non potrebbe occupare l'immobile di via Bari oggi sede del Servizio Tributi a titolo gratuito ma bensì, solo a seguito di una convenzione onerosa, in cui dovrebbe essere stipulato un congruo prezzo d'affitto. Questo affitto potrebbe essere invece scomputato sotto forma di servizio che la Guardia di Finanza potrebbe rendere al Comune di Andria, svolgendo un'attività per scovare gli irriducibili evasori che hanno portato a mancati introiti per i tributi locali pari a ben 24 milioni di euro.
A quanto pare la questione è bloccata su questo ultimo punto. Nel frattempo la Finanza non può più pagare l'onere dell'affitto dell'immobile che occupa attualmente mentre il Comune di Andria non riesce ancora a decidere su come definire, al meglio, questa situazione.

Intanto, potrebbero essere risolutive due sedi che al momento potrebbero ospitare parte degli uffici delle Forze dell'ordine.
Il primo di questi immobili è l'attuale sede del Commissariato della Polizia di Stato, in via Rossini, che escludendo il piano terra di proprietà di un privato, è un immobile di proprietà del Demanio e quindi è pubblico. Qui, con gli opportuni rifacimenti potrebbero essere trasferiti uffici o sedi delle Forze dell'ordine.
Altro sito mai preso in considerazione, ma che avrebbe una buona logistica e che potrebbe essere acquistato dallo Stato, è l'ex seminario dei Padri Dehoniani di via Barletta, dove si trova l'osservatorio astronomico, per decenni sede di centri di formazione professionale, immobile in parte ormai da tempo chiuso e, a quanto sembra, avviato alla vendita, come avvenuto per l'ex Poligrafico Dehoniano, messo all'asta in quanto fallito. Una sede prestigiosissima questa, tra l'altro idonea ad ospitare sedi delle Forze dell'ordine, tenuto conto dell'ampiezza del luogo e della eccezionale vicinanza a strategiche vie di comunicazione, quali la strada statale per Barletta e quindi la SS. 16, la vicinanza con la strada tangenziale ed il casello autostradale dell'A/14.
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