Sport
Scene da Far West in Liberty Canosa-Nuova Andria, i federiciani tuonano: «Riportate falsità nel referto di gara»
Comunicato ufficiale della società andriese dopo le decisioni del Giudice Sportivo. Già presentato il ricorso
Andria - sabato 25 gennaio 2020
6.13
«La società Nuova Andria Calcio con il presente comunicato (nota a firma del presidente Vincenzo Carbutti, ndr) intende rendere pubblico il proprio stupore nell'apprendere le decisioni del giudice sportivo in seguito al referto arbitrale relativo alla gara Liberty Canosa - Nuova Andria redatto dal direttore di gara al termine del match disputato a Canosa di Puglia in data lunedì 20 gennaio 2020.
Come noto agli addetti ai lavori, e presumibilmente a tutte le società della Delegazione Barletta-Andria-Trani che leggono settimanalmente i comunicati ufficiali, Nuova Andria e Liberty Canosa sarebbero colpevoli di scene da "Far West" avvenute al termine della partita valida per il Campionato Provinciale Giovanissimi. Gran parte di quanto riportato ufficialmente, è completamente falso. La società Nuova Andria Calcio ha presentato regolare ricorso ricostruendo quanto in realtà accaduto in quel di Canosa lo scorso lunedì. Una cosa deve essere ben chiara a tutti: nessuno tra i dirigenti Riccardo Bafunno e Giuseppe Sansonne, ed il mister Gaetano Fanelli, presenti in distinta, "partecipava alla rissa spingendo violentemente un calciatore avversario facendolo cadere", "partecipava alla rissa spingendo ed offendendo calciatori e dirigenti avversari, che rincorreva per venirne a contatto", "partecipava alla rissa spingendo ed offendendo ripetutamente calciatori e dirigenti avversari", "colpiva con pugni al petto un avversario".
Le citazioni appena riportate sono il frutto di un qualcosa mai accaduto. Affermazioni che ledono prima gli uomini poi le figure professionali dei nostri addetti ai lavori. La stessa società ha categoricamente vietato ai propri atleti di rispondere alle provocazioni di taluni iscritti della società Liberty Canosa. Il ricorso è stato presentato, attraverso il legale della società affinché l'immagine della Nuova Andria Calcio non venga lesa con affermazioni diffamatorie ed in gran parte lontane dalla verità. La nostra società, da sempre, sostiene la non violenza ed è impegnata nel recupero di ragazzi delle zone più critiche della città di Andria. Il calcio è una cosa seria, è divertimento e sana competizione. Le falsità non sono tollerabili e lo dimostreremo nelle sedi opportune».
Come noto agli addetti ai lavori, e presumibilmente a tutte le società della Delegazione Barletta-Andria-Trani che leggono settimanalmente i comunicati ufficiali, Nuova Andria e Liberty Canosa sarebbero colpevoli di scene da "Far West" avvenute al termine della partita valida per il Campionato Provinciale Giovanissimi. Gran parte di quanto riportato ufficialmente, è completamente falso. La società Nuova Andria Calcio ha presentato regolare ricorso ricostruendo quanto in realtà accaduto in quel di Canosa lo scorso lunedì. Una cosa deve essere ben chiara a tutti: nessuno tra i dirigenti Riccardo Bafunno e Giuseppe Sansonne, ed il mister Gaetano Fanelli, presenti in distinta, "partecipava alla rissa spingendo violentemente un calciatore avversario facendolo cadere", "partecipava alla rissa spingendo ed offendendo calciatori e dirigenti avversari, che rincorreva per venirne a contatto", "partecipava alla rissa spingendo ed offendendo ripetutamente calciatori e dirigenti avversari", "colpiva con pugni al petto un avversario".
Le citazioni appena riportate sono il frutto di un qualcosa mai accaduto. Affermazioni che ledono prima gli uomini poi le figure professionali dei nostri addetti ai lavori. La stessa società ha categoricamente vietato ai propri atleti di rispondere alle provocazioni di taluni iscritti della società Liberty Canosa. Il ricorso è stato presentato, attraverso il legale della società affinché l'immagine della Nuova Andria Calcio non venga lesa con affermazioni diffamatorie ed in gran parte lontane dalla verità. La nostra società, da sempre, sostiene la non violenza ed è impegnata nel recupero di ragazzi delle zone più critiche della città di Andria. Il calcio è una cosa seria, è divertimento e sana competizione. Le falsità non sono tollerabili e lo dimostreremo nelle sedi opportune».