Attualità
Soluzioni alternative per risparmiare sui consumi e ridurre l’impatto ambientale: l’acqua calda sanitaria
Il condominio in tutti i suoi aspetti: quinto approfondimento di UNAI Bat con il contributo dell’Ing. Riccardo Moschetta
BAT - venerdì 19 luglio 2019
10.14
Riduzione dei consumi energetici senza impattare sull'ambiente: è la sfida delle famiglie di oggi, un obiettivo possibile grazie a numerose innovazioni in materia impiantistica. Un binomio, quello tra efficienza e risparmio, che riguarda soprattutto il condominio, nell'ambito del quale è possibile intervenire sull'impiantistica meccanica ed elettrica risparmiando sui consumi. UNAI Bat abbraccia questa modalità innovativa di efficientare il condominio ricorrendo alle energie rinnovabili, nell'ottica della salvaguardia ambientale, e approfondisce l'argomento grazie al prezioso contributo dell'ing. Riccardo Moschetta, Esperto in Operations&Maintenance fotovoltaico.
Un'indubbia opportunità di risparmio sui consumi e di contenimento dell'impatto ambientale riguarda la produzione di acqua calda sanitaria sia con pannelli solari termici che attraverso pompe di calore. L'acqua calda che esce dai rubinetti, impiegata per docce e bagni caldi oppure in cucina, non è la stessa che scorre nel sistema di riscaldamento. Si tratta di acqua calda per uso sanitario, anche conosciuta con l'acronimo ACS, e la sua produzione avviene spesso a opera della stessa caldaia che si utilizza per alimentare i radiatori o l'impianto a pavimento. Avere un solo apparecchio per gestire le due funzioni è sicuramente comodo, ma per essere anche efficiente si deve trattare di un generatore ad alto rendimento. La maggior parte degli impianti di riscaldamento, però, utilizzano vecchi generatori che continuano ad accendersi e spegnersi e che necessitano di frequenti interventi di manutenzione. Il secondo sistema più utilizzato dagli italiani per la produzione di acqua calda è lo scaldabagno elettrico, una soluzione decisamente economica ma allo stesso tempo poco efficiente, in quanto comporta elevati consumi elettrici e conseguenti bollette salate per quanto riguarda la produzione di acqua calda. Come risparmiare, dunque, anche in questa tipologia di consumi? Sono diverse le soluzioni, ne citiamo in modo particolare due molto efficienti:
- Segretario provinciale sindacale: Gianluca Sanguedolce
- Segretario provinciale CSC: dott. Angelo Frisardi
- Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione: Antonio D'Oria
Un'indubbia opportunità di risparmio sui consumi e di contenimento dell'impatto ambientale riguarda la produzione di acqua calda sanitaria sia con pannelli solari termici che attraverso pompe di calore. L'acqua calda che esce dai rubinetti, impiegata per docce e bagni caldi oppure in cucina, non è la stessa che scorre nel sistema di riscaldamento. Si tratta di acqua calda per uso sanitario, anche conosciuta con l'acronimo ACS, e la sua produzione avviene spesso a opera della stessa caldaia che si utilizza per alimentare i radiatori o l'impianto a pavimento. Avere un solo apparecchio per gestire le due funzioni è sicuramente comodo, ma per essere anche efficiente si deve trattare di un generatore ad alto rendimento. La maggior parte degli impianti di riscaldamento, però, utilizzano vecchi generatori che continuano ad accendersi e spegnersi e che necessitano di frequenti interventi di manutenzione. Il secondo sistema più utilizzato dagli italiani per la produzione di acqua calda è lo scaldabagno elettrico, una soluzione decisamente economica ma allo stesso tempo poco efficiente, in quanto comporta elevati consumi elettrici e conseguenti bollette salate per quanto riguarda la produzione di acqua calda. Come risparmiare, dunque, anche in questa tipologia di consumi? Sono diverse le soluzioni, ne citiamo in modo particolare due molto efficienti:
- Pannello solare termico: l'energia del sole è una risorsa naturale rinnovabile, pulita, completamente gratuita. Il pannello solare termico è una tecnologia amica dell'ambiente: cattura l'energia che proviene dal sole e la trasferisce a un accumulo termico per la produzione dell'acqua calda sanitaria; acqua calda, dunque, a costo zero. L'energia solare non è sempre disponibile, ma con una buona esposizione e una buona progettazione del sistema si potrà avere una buona copertura dei fabbisogni energetici con un taglio anche superiore al 60% dei consumi per la produzione di acqua calda sanitaria.
- Scaldacqua a pompa di calore: non va confuso con il tradizionale scaldabagno elettrico, che consuma parecchia corrente e comporta bollette salate. In questo caso l'elettricità non viene impiegata direttamente per il riscaldamento dell'acqua, ma per far funzionare la pompa di calore. Si tratta di un sistema formato da un serbatoio di acqua calda sanitaria che integra una pompa di calore specifica per la produzione di ACS, raccoglie l'energia termica presente naturalmente nell'aria esterna o nell'ambiente in cui è installato e la trasferisce all'acqua, riscaldandola. Lo scaldacqua a pompa di calore ha una resa 3,5 volte superiore rispetto allo scaldabagno elettrico ed è una soluzione davvero conveniente, oltre che sostenibile, perché garantisce un risparmio fino al 75% in bolletta.
- Segretario provinciale sindacale: Gianluca Sanguedolce
- Segretario provinciale CSC: dott. Angelo Frisardi
- Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione: Antonio D'Oria