
Scuola e Lavoro
Revenge porn: la battaglia di Sabrina Cosentino commuove gli studenti dell’ITT "Jannuzzi" di Andria
Dalla rovina annunciata al Codice Rosso: una storia d'amore diventa simbolo di coraggio, resilienza e giustizia
Andria - lunedì 6 ottobre 2025
14.30
Una storia d'amore nata grazie ai social e trasformatasi in un calvario, diventa simbolo di coraggio, resilienza e giustizia.
E' così che Sabrina Cosentino, vittima di revenge porn, sale in cattedra e restituisce il racconto, degli ultimi dieci anni della sua vita, alla riflessione degli studenti dell'Itt "Sen. Onofrio Jannuzzi" di Andria. L'Aula Magna si è trasformata in un luogo di profonda emozione e riflessione, perché l'incontro ha mostrato quanto velocemente una relazione possa degenerare e quanto sia devastante la diffusione non consensuale di materiale intimo.
Dalla violenza fisica e psicologica alla minaccia di annientamento, dal coraggio di denunciare, alle aule della Procura, fino al tentativo di togliersi la vita.
Oggi Sabrina Cosentino, dopo aver vinto diverse battaglie giudiziarie, ha trovato il coraggio di trasformare la sua storia in una testimonianza e di raccontarla agli studenti nelle scuole italiane perché "A loro – dice – sono affidati il futuro, i nostri figli, la nostra vita".
Non solo. Sabrina Cosentino ha saputo trasformare il dolore in lotta per i diritti. Le sue vicende personali e le difficoltà procedurali incontrate nel percorso legale hanno giocato un ruolo cruciale nella redazione dettagliata del "Codice Rosso" (Legge 69/2019), la normativa, entrata in vigore da alcuni anni, per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Il Codice Rosso velocizza le indagini per i reati di violenza (come il revenge porn, lo stalking e i maltrattamenti) e introduce nuovi reati specifici. La sua storia dimostra che la legge può cambiare grazie al coraggio dei singoli.
«La testimonianza di Sabrina Cosentino – sottolinea il dirigente scolastico, prof. Giuseppe Monopoli – è un richiamo profondo a un uso consapevole dei social media e alla tutela del proprio corpo e della privacy, valori sacri e non negoziabili. I nostri studenti, principalmente di sesso maschile, hanno seguito l'incontro con grande attenzione e intensità emotiva, dimostrando che la strada migliore per combattere la violenza è parlarne apertamente e sostenere chi ha il coraggio di denunciare senza paura.
Le parole di Sabrina non sono state solo una lezione di educazione civica, ma soprattutto una potente testimonianza di coraggio e speranza. È riuscita a convertire la sua sofferenza personale in energia positiva e in impegno concreto, diventando protagonista e motore di una trasformazione culturale e normativa. Un faro per chiunque lotti per difendere la propria dignità».
E' così che Sabrina Cosentino, vittima di revenge porn, sale in cattedra e restituisce il racconto, degli ultimi dieci anni della sua vita, alla riflessione degli studenti dell'Itt "Sen. Onofrio Jannuzzi" di Andria. L'Aula Magna si è trasformata in un luogo di profonda emozione e riflessione, perché l'incontro ha mostrato quanto velocemente una relazione possa degenerare e quanto sia devastante la diffusione non consensuale di materiale intimo.
Dalla violenza fisica e psicologica alla minaccia di annientamento, dal coraggio di denunciare, alle aule della Procura, fino al tentativo di togliersi la vita.
Oggi Sabrina Cosentino, dopo aver vinto diverse battaglie giudiziarie, ha trovato il coraggio di trasformare la sua storia in una testimonianza e di raccontarla agli studenti nelle scuole italiane perché "A loro – dice – sono affidati il futuro, i nostri figli, la nostra vita".
Non solo. Sabrina Cosentino ha saputo trasformare il dolore in lotta per i diritti. Le sue vicende personali e le difficoltà procedurali incontrate nel percorso legale hanno giocato un ruolo cruciale nella redazione dettagliata del "Codice Rosso" (Legge 69/2019), la normativa, entrata in vigore da alcuni anni, per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Il Codice Rosso velocizza le indagini per i reati di violenza (come il revenge porn, lo stalking e i maltrattamenti) e introduce nuovi reati specifici. La sua storia dimostra che la legge può cambiare grazie al coraggio dei singoli.
«La testimonianza di Sabrina Cosentino – sottolinea il dirigente scolastico, prof. Giuseppe Monopoli – è un richiamo profondo a un uso consapevole dei social media e alla tutela del proprio corpo e della privacy, valori sacri e non negoziabili. I nostri studenti, principalmente di sesso maschile, hanno seguito l'incontro con grande attenzione e intensità emotiva, dimostrando che la strada migliore per combattere la violenza è parlarne apertamente e sostenere chi ha il coraggio di denunciare senza paura.
Le parole di Sabrina non sono state solo una lezione di educazione civica, ma soprattutto una potente testimonianza di coraggio e speranza. È riuscita a convertire la sua sofferenza personale in energia positiva e in impegno concreto, diventando protagonista e motore di una trasformazione culturale e normativa. Un faro per chiunque lotti per difendere la propria dignità».