
Politica
Regolamento su dehors: "Che pasticcio!"
Il capogruppo del M5S Coratella commenta la decisione: "in linea con la politica che ci ha portati al dissesto"
Andria - mercoledì 23 gennaio 2019
11.56
Ieri il consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento sui dehors.
«All'apparenza potrebbe sembrare una buona notizia se crediamo ad alcuni toni trionfalistici di questa mattina ma a guardare bene quello che è successo, scopriremmo che il regolamento è stato approvato senza nessuna intesa con la Soprintendenza dei beni culturali di Foggia. Un grande problema!
Tutto l'iter di questo regolamento, partito nel 2016, è viziato da una serie di omissioni da parte dell'amministrazione e l'approvazione di questo regolamento doveva avvenire con il parere favorevole della Soprintendenza, così come previsto dalla legge e come affermato anche da esponenti della maggioranza stessa.
Città a noi vicine come Canosa lo hanno fatto e ne sono un esempio.
Quindi siamo esattamente dove eravamo prima per quel che riguarda i commercianti, vale a dire che si espone un esercente al rischio di provvedimenti sanzionatori da parte della Soprintendenza.
Dopo 3 anni abbiamo che l'elefante ha partorito un topolino, un regolamento non condiviso con Soprintendenza e Regione, che ci regala le stesse incertezze di prima.
L'assessore delle "ovvietà" esulta per aver approvato un regolamento sui dehors che è un gran pasticcio e poco chiaro, dimentica così che la legalità passa per queste scelte politiche e non solo sulla foto fatta all'angolo della strada per una multa fatta dai vigili urbani», commenta il capogruppo del M5S Michele Coratella.
Sei ore di discussione in consiglio e oltre 20 emendamenti proposti dalla stessa maggioranza e dall'ufficio non sono bastati a convincere il sindaco e l'assessore a ritirare il regolamento per poterlo modificare opportunamente ed inviare alla Soprintendenza prima di approvarlo in consiglio.
«Funziona come per le finte inaugurazioni, perché l'importante è farlo, poi alle conseguenze disastrose si penserà dopo.
Questo risultato conferma ancora una volta l'andazzo del tirare a campare che ha caratterizzato gli ultimi 9 anni di questa fallimentare amministrazione, dimostra che se si è arrivati al DISSESTO del comune di Andria non è un caso e ancora si insiste sulla stessa strada, dritti dritti sparati come un treno in corsa contro un muro.
Noi abbiamo votato contro, perché siamo convinti che questo regolamento esporrà i commercianti ad una serie di rischi e li danneggerà creando altra confusione a quella già esistente e lo diciamo al sindaco e al suo assessore che c'è poco da esultare, perché a farne le spese come al solito saranno i cittadini», conclude Coratella.
«All'apparenza potrebbe sembrare una buona notizia se crediamo ad alcuni toni trionfalistici di questa mattina ma a guardare bene quello che è successo, scopriremmo che il regolamento è stato approvato senza nessuna intesa con la Soprintendenza dei beni culturali di Foggia. Un grande problema!
Tutto l'iter di questo regolamento, partito nel 2016, è viziato da una serie di omissioni da parte dell'amministrazione e l'approvazione di questo regolamento doveva avvenire con il parere favorevole della Soprintendenza, così come previsto dalla legge e come affermato anche da esponenti della maggioranza stessa.
Città a noi vicine come Canosa lo hanno fatto e ne sono un esempio.
Quindi siamo esattamente dove eravamo prima per quel che riguarda i commercianti, vale a dire che si espone un esercente al rischio di provvedimenti sanzionatori da parte della Soprintendenza.
Dopo 3 anni abbiamo che l'elefante ha partorito un topolino, un regolamento non condiviso con Soprintendenza e Regione, che ci regala le stesse incertezze di prima.
L'assessore delle "ovvietà" esulta per aver approvato un regolamento sui dehors che è un gran pasticcio e poco chiaro, dimentica così che la legalità passa per queste scelte politiche e non solo sulla foto fatta all'angolo della strada per una multa fatta dai vigili urbani», commenta il capogruppo del M5S Michele Coratella.
Sei ore di discussione in consiglio e oltre 20 emendamenti proposti dalla stessa maggioranza e dall'ufficio non sono bastati a convincere il sindaco e l'assessore a ritirare il regolamento per poterlo modificare opportunamente ed inviare alla Soprintendenza prima di approvarlo in consiglio.
«Funziona come per le finte inaugurazioni, perché l'importante è farlo, poi alle conseguenze disastrose si penserà dopo.
Questo risultato conferma ancora una volta l'andazzo del tirare a campare che ha caratterizzato gli ultimi 9 anni di questa fallimentare amministrazione, dimostra che se si è arrivati al DISSESTO del comune di Andria non è un caso e ancora si insiste sulla stessa strada, dritti dritti sparati come un treno in corsa contro un muro.
Noi abbiamo votato contro, perché siamo convinti che questo regolamento esporrà i commercianti ad una serie di rischi e li danneggerà creando altra confusione a quella già esistente e lo diciamo al sindaco e al suo assessore che c'è poco da esultare, perché a farne le spese come al solito saranno i cittadini», conclude Coratella.