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Politica

Refezione scolastica: tutto rinviato al consiglio comunale di lunedì 4 dicembre

Secondo Montaruli "bisogna trovare le risorse per mantenere il servizio"

Per la refezione scolastica ancora un nulla di fatto.
Il consiglio comunale di giovedì 30 novembre ha votato, a maggioranza, sulle quote vincolate e le variazioni di bilancio 2017/2019 ai fini della erogazione del fondo incentivante 2015 al personale dipendente. Invece, per la refezione scolastica ha deciso di rinviare tutto a lunedì 4 dicembre.

Sull'attualissimo argomento è intervenuto, ancora una volta Savino Montaruli, questa volta nelle vesti di presidente dell'associazione di volontariato "Io ci Sono!":
"Il Consiglio comunale della città di Andria decide di non decidere vanificando anche le speranze di chi, con la propria presenza fisica fino a tarda notte a Palazzo San Francesco,è rimasto ad ascoltare "l'interessante dibattito" che però non ha interessato l'argomento della soppressione del servizio pubblico di refezione scolastica.
Nonostante l'impegno della 4^ Commissione consiliare, della 1^ Consulta e delle Associazioni e Sindacati che non sono cascati nel tentativo di far passare sottovoce, in silenzio, la delicata questione cioè la contestata ed ingiusta Deliberazione di Giunta nr. 145 del 20 settembre 2017, tale Deliberazione ancora non subisce le modifiche richieste ed auspicate.

L' obiezione posta nel corso della seduta di consiglio comunale di giovedì 30 novembre da parte del Sindaco di Andria è di carattere puramente tecnico/temprale mentre l'intero consiglio non è stato in grado o peggio non ha voluto approvare la proposta di trasformare l'atto presentato in un ordine del giorno urgente, in modo da votarlo separatamente.
Poiché i Cittadini hanno il dovere di credere che qualunque provvedimento approvato o non approvato abbia come fondamento il benessere della comunità rappresentata ci piace pensare che nella nuova seduta di consiglio comunale, che dovrebbe tenersi regolarmente lunedì prossimo 4 dicembre 2017, tutto torni al proprio posto, in una Sala Consiliare gremita di genitori, alunni, dirigenti scolastici, rappresentanti delle associazioni e del mondo sindacale, docenti perdenti posto, addetti al servizio mensa che potrebbero ritrovarsi in mezzo ad una strada e chiunque fosse interessato a mantenere il servizio pubblico, senza penalizzare ulteriormente le famiglie meno abbienti e soprattutto senza far credere che il paventato servizio del pasto domestico sia alternativo al servizio mensa perché così non è, nonostante qualcuno, più d'uno così abbia voluto "venderlo".

Anche lunedì, a Palazzo San Francesco, "Noi Ci Siamo!". Chissà se anche coloro che hanno avuto la possibilità di chiudere la vicenda giovedì 30 novembre ci saranno a garantire la loro presenza, ad affermare un principio sacrosanto, a trovare le risorse per mantenere il servizio; a recepire le molteplici ed articolate proposte formulate in varie sedi; a fare semplicemente il proprio dovere di rappresentare degnamente l'intera comunità e non sempre e solo se stessi", ha quindi concluso Savino Montaruli.
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