
Politica
Puglia, terra di ulivi e storie antiche: "la Xylella spezza i rami del nostro futuro"
Nota stampa a nome di: nPSI Andria (di Gregorio), Fdl Andria (Napolitano), Lega (Albo), Io Sud e Generazione Catuma (Scamarcio)
Andria - mercoledì 21 maggio 2025
19.00
"La diffusione della Xylella fastidiosa rappresenta una grave emergenza per la Regione Puglia, con effetti devastanti sull'economia, sul territorio e sull'occupazione. A oltre dieci anni dall'inizio di questa crisi fitosanitaria, la nostra regione continua a pagare un prezzo elevato, aggravato da ritardi istituzionali e scelte inadeguate".
Lo sottolineano in una nota stampa nPSI Andria (Antonio di Gregorio), Fdl Andria (Sabino Napolitano), Lega (Paola Albo), Io Sud e Generazione Catuma (Gaetano Scamarcio).
"Secondo i dati più recenti di Coldiretti Puglia, l'infezione da Xylella ha prodotto:
"Secondo i dati più recenti di Coldiretti Puglia, l'infezione da Xylella ha prodotto:
• 600.000 giornate lavorative perse;
• quasi 3 miliardi di euro di danni economici;
• oltre 8.000 km² di territorio colpito.
Questa situazione drammatica ha colpito profondamente il settore olivicolo, cancellando interi uliveti secolari e compromettendo non solo la produzione agricola, ma anche il turismo rurale, l'occupazione e il patrimonio paesaggistico, elementi centrali dell'identità pugliese.
Tra i territori impegnati nella denuncia della crisi vi è, oggi, anche Andria, città simbolo della tradizione olivicola pugliese e tra le capitali italiane dell'olio extravergine di qualità. Il comparto agricolo locale, già gravato da problemi strutturali, si trova a fronteggiare la diffusione del batterio anche nel nord della provincia di Bari, nel silenzio degli organi istituzionali preposti.
Un segnale emblematico di questa situazione è rappresentato dal recente fallimento della Commissione d'indagine regionale sulla Xylella, che non è riuscita a svolgere i lavori previsti per mancanza del numero legale. In particolare, è stata evidenziata l'assenza ingiustificata del Presidente della IV Commissione, che non ha partecipato nemmeno a un importante incontro pubblico ad Andria, dove agricoltori e cittadini chiedevano chiarimenti e soluzioni. Tale comportamento testimonia un grave disimpegno della Regione a guida PD nei confronti di un settore strategico per il territorio. Con il beneplacito dell'Amministrazione Comunale di uguale colore che, così come su altri importanti temi, preferisce non alzare la voce contro la Regione per affinità politiche.
In questa situazione di emergenza, alcune iniziative sono state adottate a livello nazionale, tra cui lo stanziamento di 30 milioni di euro per sostenere il reimpianto di ulivi resistenti e la riconversione agricola, nonché l'approvazione del decreto DDS n. 50/2025 che disciplina l'erogazione degli aiuti nelle aree infette. Tuttavia, rimangono ancora vaste aree, per oltre 115.000 ettari, escluse da qualsiasi intervento di rigenerazione, e solo una parte limitata degli ulivi abbattuti è stata effettivamente sostituita.
Alla luce di quanto esposto, rivolgiamo le seguenti richieste alle istituzioni competenti:
• la riattivazione immediata e la piena operatività della Commissione regionale sulla Xylella, garantendo trasparenza e responsabilità nella gestione dell'emergenza;
• l'estensione del piano di rigenerazione olivicola a tutte le aree produttive, inclusi Andria e l'intero territorio della BAT, oggi privi di adeguate tutele;
• l'introduzione obbligatoria dell'indicazione di origine per tutti i prodotti alimentari europei, al fine di contrastare il fenomeno dell'"Italian sounding" che danneggia la reputazione e l'eccellenza dei prodotti pugliesi;
• l'istituzione di una cabina di regia unica tra Governo, Regione e stakeholder agricoli, per garantire azioni coordinate, efficaci e tempestive.
Difendere l'agricoltura significa preservare l'identità e il futuro della Puglia. Andria, così come l'intero territorio regionale, merita rispetto, attenzione e un progetto concreto di rinascita. Basta con le chiacchiere ed il lassismo del PD, di Emiliano e del sindaco Bruno".