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Alessandro Piva (al centro) con gli interpreti del film "Santa Subito". Foto tratta da giornale bookciakmagazine.it
Cinema

Proiettato ad Andria, al CPIA Bat il film documentario "Santa Subito" di Alessandro Piva

In programma il prossimo 11 novembre nell'auditorium della sede centrale del CPIA BAT, in via Comuni di Puglia, 4

L'evento organizzato dal CPIA BAT di Andria, inserito in un programma di arricchimento dell'offerta formativa dei propri corsisti, era stato pensato come aperto alla cittadinanza, ma per l'imperversare dell'emergenza Covid, sarà riservato a docenti e corsisti, sempre nel pieno rispetto del protocollo Covid.

Il Centro Provinciale Istruzione Adulti, CPIA Bat, con sedi su tutto il territorio della provincia BAT, ha tra le sue priorità l'accoglienza, l'inclusione, il riconoscimento delle diversità e il sostegno ai più deboli ed indifesi, quindi il contrasto alla violenza ed alle discriminazioni: la sua offerta formativa, come dicevamo, è rivolta a studenti italiani e stranieri dai sedici anni in su, che abbiano interrotto il loro percorso scolastico a causa di svariate eventualità ma che abbiano voglia di offrire a se stessi un'altra possibilità, un cambiamento (possono conseguire la licenza media, completare l'obbligo scolastico e, per gli studenti immigrati, imparare l'italiano dal livello di base al B1).

L'istituto scolastico, quindi, alla luce dei suoi valori e principi fondanti, nell'intento di arricchire l'offerta formativa dei propri corsisti, si fa promotore della diffusione del film-documentario di Alessandro Piva, "Santa subito". L'opera racconta la vicenda di Santa Scorese, giovane attivista cattolica uccisa sotto casa sua a Palo del Colle, il 15 marzo 1991, a soli 23 anni, con 13 coltellate inferte dal suo persecutore dopo tre anni di appostamenti, minacce, tentativi di violenza e denunce. Il lavoro di Piva, che ha vinto il Premio del Pubblico BNL alla XIV Festa del Cinema di Roma, rende omaggio e memoria alla storia della prima vittima di stalking in Italia, quando il reato ancora non veniva riconosciuto, e ricorda quanto ancora ci sia da lavorare per arginare il dilagante fenomeno di queste violenze.

Il regista Alessandro Piva, parlando del suo film, spiega che viene narrata «una storia con i suoi elementi di attualità assolutamente, ma con il distacco che il tempo ci consente […]» e, riflettendo sulla violenza contro le donne e sul femminicidio, precisa il suo sentire: «mi sembra incredibile che oggi, nonostante lo Stato si sia dotato di elementi per contrastare la violenza di genere, con una normativa specifica sullo stalking, continuino ad esserci fatti di sangue con una cadenza impressionante: 55 mila donne ogni anno si rivolgono ai centri antiviolenza e una donna ogni 72 ore viene uccisa da un suo ex partner, da un pretendente respinto, da persone della sua cerchia familiare […]: questi sono dati allarmanti ed è giusto che noi riflettiamo con ogni mezzo, legislativo ma anche culturale, per cercare di contrastare questo fenomeno. […] Oggi noi siamo attraversati da un periodo in cui culturalmente sono declinate continuamente le parole e la grammatica della sopraffazione, della violenza sul diverso, sul più debole, quindi le donne, ma anche i bambini, gli omosessuali, i diversi pensanti dal punto di vista della religione […]: è un linguaggio che ci sta aggredendo ogni giorno; questa violenza genera un'aggressività sempre maggiore nei confronti delle persone» (fonte: Ansa, 27/10/2019).

«Inaspettato è stato il costruire insieme ad Alessandro Piva questo progetto», racconta Rosamaria Scorese, sorella di Santa; «il progetto è nato da una mia frase», continua, «pronunciata in un evento pubblico in cui testimoniavo Santa ma anche tutte le famiglie e le ragazze che non ci sono più; un incitamento, vuole essere questo di Alessandro, oltre che un omaggio a tanto dolore ed a tanta impotenza, un incitamento ad incamminarsi, a percorrere un nuovo modo di guardare a queste problematiche. […] Molti ricordano e pensano a lei: innanzitutto la pensano molto presente, molto al presente, […] pensano alla storia di Santa come ad uno strappo per quello che lei avrebbe potuto continuare a fare» (fonte: TRM h24, intervista telefonica a Rosamaria Scorese, 27/10/2019).

L'organizzatrice dell'evento al CPIA BAT, la prof.ssa Rosa Maria Ciritella, ha personalmente conosciuto e frequentato Santa e sua sorella Rosamaria, negli anni immediatamente precedenti l'omicidio e la persecuzione da lei subita ad opera del suo carnefice: vivo in lei è il ricordo di Santa e della sua incrollabile forza e determinazione, oltreché della sua salda fede. Proprio questa viva immagine di Santa, serbata a lungo nella sua memoria e mirabilmente rappresentata dal regista Alessandro Piva, l'ha spinta a voler realizzare a scuola questo avvenimento estremamente arricchente per tutta la comunità scolastica.

La proiezione è prevista per il prossimo 11 novembre presso l'auditorium della sede centrale del CPIA BAT, sita in Andria, Via Comuni di Puglia, 4, dalle ore 18.00 alle ore 19.00; a seguire gli interventi di Alessandro Piva, regista; di Rosa Maria Scorese, protagonista del film e sorella di Santa Scorese e di Maria Pia Vigilante, avvocata e presidente di Giraffa ONLUS, specializzata sui diritti delle donne.

L'iniziativa si intende programmata fatte salve eventuali sospensioni delle lezioni, che dovessero intervenire a seguito di DPCM o ordinanze regionali.
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