
Vita di città
Ostaggio del degrado e dell’abbandono
Così muore il centro storico di Andria. LE IMMAGINI
Andria - martedì 6 febbraio 2018
6.24
Il centro storico di Andria è uno dei luoghi più suggestivi della nostra città: Il Palazzo Ducale, la Cattedrale, Il vecchio Mercato coperto, i palazzi antichi, le piccole e le antiche chiese, i vicoli e le viuzze tutte da scoprire, oggi più che mai sono i custodi di una memoria del costruire ormai del tutto scomparsa.
Addolora il suo stato di totale abbandono: case fatiscenti e pericolanti, sporcizia, un totale sfacelo.
Passeggiando tra i vicoletti della città vecchia si ci può imbattere in testimonianze del passato, palazzi e botteghe che sembrano rimasti inviolati dal tempo, ma vi sono anche numerose case abbandonate che necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza e di pulizia, a causa di rifiuti che sono stati accumulati dentro gli immobili e che, ormai, hanno compromesso il decoro urbano, oltre a creare fonte di pericoli per l'incolumità e la salute pubblica dei residenti.
Proprio sul fronte dell'igiene e della salubrità pubblica vi sono vicoli completamente fatiscenti, impraticabili a causa dei rifiuti che cittadini poco rispettosi verso l'ambiente, hanno gettato e si sono accumulati in maniera davvero indecorosa.
Un residente ci riferisce :"Viviamo nella sporcizia e ci imbattiamo spesso in situazioni di estremo degrado e disagio sociale. Ogni tanto vediamo che una casa chiusa e abbandonata da parecchio tempo viene abitata: non sappiamo da chi e da quante persone, ma sappiamo che si tratta probabilmente di migranti, abbiamo la sensazione di vivere in un ghetto con discarica a cielo aperto".
Per fare un altro esempio, ma c'è solo l'imbarazzo della scelta, è sufficiente recarsi in via Lucrezia Cipriani e nella piazzetta attigua, per accertare la situazione di degrado di cui vengono tenuti gli immobili.
Edifici in totale stato di abbandono da ormai lungo tempo, le cui caratteristiche estetiche costituite da facciate, finestre e da balconi sono ormai irrimediabilmente perse, dalle invasive erbacce sui muri, dai cornicioni e dall'intonaco sgretolati o dai crateri nei muri che testimoniano l'assenza di lunghissima data di ogni attività di manutenzione e di pulizia, senza parlare dei rifiuti anche ingombranti depositati nell'antistante piazzetta.
Da molto, troppo tempo i residenti reclamano inascoltati un intervento per ripristinarne la decenza e il decoro, e soprattutto, le condizioni di sicurezza e di igiene della zona, anche perché, dalle fessure e buchi dei muri spuntano topi, scarafaggi, che destano non poche preoccupazioni, anche qui, di natura igienico sanitaria.
Si dovrebbe procedere al censimento di tutti gli edifici abbandonati, in evidente stato di abbandono e degrado, procedere con interventi mirati per fronteggiare eventuali rischi statici o igienici sanitari che possano impattare con la vita di tutti i giorni dei cittadini residenti.
Riconquistare progressivamente il centro storico, attraverso azioni combinate che prevedano interventi sia sull'aspetto fisico e infrastrutturale che sul contesto sociale, facendo leva sul recupero e valorizzazione delle risorse culturali.
Rimuovere condizioni di marginalizzazione rispetto alla restante realtà urbana, eliminare il degrado fisico-ambientale, elemento di non poco conto che contribuisce ad enfatizzare e mortificare la bellezza del nostro centro storico che ha tutte le potenzialità per essere nobilitato, valorizzato e ripopolato.
Addolora il suo stato di totale abbandono: case fatiscenti e pericolanti, sporcizia, un totale sfacelo.
Passeggiando tra i vicoletti della città vecchia si ci può imbattere in testimonianze del passato, palazzi e botteghe che sembrano rimasti inviolati dal tempo, ma vi sono anche numerose case abbandonate che necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza e di pulizia, a causa di rifiuti che sono stati accumulati dentro gli immobili e che, ormai, hanno compromesso il decoro urbano, oltre a creare fonte di pericoli per l'incolumità e la salute pubblica dei residenti.
Proprio sul fronte dell'igiene e della salubrità pubblica vi sono vicoli completamente fatiscenti, impraticabili a causa dei rifiuti che cittadini poco rispettosi verso l'ambiente, hanno gettato e si sono accumulati in maniera davvero indecorosa.
Un residente ci riferisce :"Viviamo nella sporcizia e ci imbattiamo spesso in situazioni di estremo degrado e disagio sociale. Ogni tanto vediamo che una casa chiusa e abbandonata da parecchio tempo viene abitata: non sappiamo da chi e da quante persone, ma sappiamo che si tratta probabilmente di migranti, abbiamo la sensazione di vivere in un ghetto con discarica a cielo aperto".
Per fare un altro esempio, ma c'è solo l'imbarazzo della scelta, è sufficiente recarsi in via Lucrezia Cipriani e nella piazzetta attigua, per accertare la situazione di degrado di cui vengono tenuti gli immobili.
Edifici in totale stato di abbandono da ormai lungo tempo, le cui caratteristiche estetiche costituite da facciate, finestre e da balconi sono ormai irrimediabilmente perse, dalle invasive erbacce sui muri, dai cornicioni e dall'intonaco sgretolati o dai crateri nei muri che testimoniano l'assenza di lunghissima data di ogni attività di manutenzione e di pulizia, senza parlare dei rifiuti anche ingombranti depositati nell'antistante piazzetta.
Da molto, troppo tempo i residenti reclamano inascoltati un intervento per ripristinarne la decenza e il decoro, e soprattutto, le condizioni di sicurezza e di igiene della zona, anche perché, dalle fessure e buchi dei muri spuntano topi, scarafaggi, che destano non poche preoccupazioni, anche qui, di natura igienico sanitaria.
Si dovrebbe procedere al censimento di tutti gli edifici abbandonati, in evidente stato di abbandono e degrado, procedere con interventi mirati per fronteggiare eventuali rischi statici o igienici sanitari che possano impattare con la vita di tutti i giorni dei cittadini residenti.
Riconquistare progressivamente il centro storico, attraverso azioni combinate che prevedano interventi sia sull'aspetto fisico e infrastrutturale che sul contesto sociale, facendo leva sul recupero e valorizzazione delle risorse culturali.
Rimuovere condizioni di marginalizzazione rispetto alla restante realtà urbana, eliminare il degrado fisico-ambientale, elemento di non poco conto che contribuisce ad enfatizzare e mortificare la bellezza del nostro centro storico che ha tutte le potenzialità per essere nobilitato, valorizzato e ripopolato.