
Politica
Nino Marmo: «Il “coraggioso” onorevole D’Ambrosio accusa ma non denuncia. Chieda scusa agli Andriesi»
Il candidato sindaco: «Modo indegno di fare politica lanciando accuse e insinuazioni generalizzate»
Andria - giovedì 10 settembre 2020
06.30 Sponsorizzato
«Sono francamente stufo di questo modo indegno di fare politica. Il "cosiddetto" onorevole - scrive il candidato sindaco Nino Marmo - non è nuovo a tirare in ballo sui social veri o immaginari elettori andriesi, per fare insinuazioni e lanciare fango e accuse generalizzate al fine di dimostrare una presunta superiorità morale. E voglio sperare che, per una volta, anche il candidato 5 stelle Michele Coratella prenda le distanze dal suo compagno di partito.
Ad Andria, come in tutte le città, ci sono i disonesti ma anche tantissime persone per bene, donne e uomini che chiedono solo risposte ai problemi. Tante ne ho incontrate in questa campagna elettorale e nessuno si è mai permesso di chiedere un posto in cambio del voto, nè tantomeno gli è stato offerto. Se è vero che il parlamentare 5 stelle è stato avvicinato da qualcuno che gli ha detto certe frasi allora avrebbe dovuto portarlo in Procura e invitarlo a esporre denuncia o denunciarlo lui stesso, invece di limitarsi a fare un post su Facebook. Così si comporta un rappresentate delle istituzioni.
E se D'Ambrosio ha prove concrete vada alla polizia per fare i nomi. Altrimenti chieda scusa agli Andriesi e ad Andria!».
Ad Andria, come in tutte le città, ci sono i disonesti ma anche tantissime persone per bene, donne e uomini che chiedono solo risposte ai problemi. Tante ne ho incontrate in questa campagna elettorale e nessuno si è mai permesso di chiedere un posto in cambio del voto, nè tantomeno gli è stato offerto. Se è vero che il parlamentare 5 stelle è stato avvicinato da qualcuno che gli ha detto certe frasi allora avrebbe dovuto portarlo in Procura e invitarlo a esporre denuncia o denunciarlo lui stesso, invece di limitarsi a fare un post su Facebook. Così si comporta un rappresentate delle istituzioni.
E se D'Ambrosio ha prove concrete vada alla polizia per fare i nomi. Altrimenti chieda scusa agli Andriesi e ad Andria!».