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Vita di città

«Lo sport andriese ostaggio di decisioni contraddittorie e indifferenza»

La nota critica da parte della Polisportiva Città di Andria asd 

Un grido d'allarme si leva dalla Polisportiva Città di Andria, un ambizioso progetto nato il 1° settembre 2021 dalla sinergia di ben nove associazioni sportive locali, unite dalla passione e dai valori assoluti dello sport.

«Con l'obiettivo di promuovere l'attività sportiva a 360 gradi, dall'agonismo al semplice svago, la Polisportiva ha stretto un patto con il Comune di Andria, siglando nel 2021 una prima convenzione per la gestione del Palasport di Via Barletta e dei Polivalenti di Via delle Querce e Via la Specchia, una seconda convenzione il 20/12/2022 con successivo rinnovo il 3 settembre 2024 e tuttora in vigore. Nonostante l'impegno e la serietà dimostrata dalla Polisportiva nell'adempimento dei propri doveri verso l'ente pubblico, negli ultimi tempi si registra con crescente preoccupazione una gestione definita "superficiale e contraddittoria" dello sport cittadino da parte dell'Amministrazione Comunale. La miccia che ha innescato la protesta è stata l'esclusione, deliberata democraticamente, di un socio dal sodalizio. "La nostra Polisportiva è nata per promuovere i sani principi dello sport, l'aggregazione e la crescita dei nostri giovani atleti," spiegano i rappresentanti della "Polisportiva Città di Andria". "Ci siamo però trovati ad affrontare problemi che non ci appartengono." Il primo segnale di ingerenza è arrivato quando, a seguito della ipotizzata esclusione di un socio fondatore per questioni interne, il Sindaco Bruno in persona ha pubblicamente "intimato" alla Polisportiva di non procedere, minacciando la decadenza della convenzione. Nonostante i tentativi di ricomposizione, l'esclusione è avvenuta secondo le norme statutarie nel novembre 2024, ma da quel momento la Polisportiva denuncia una "inspiegabile inerzia" da parte degli amministratori locali. La situazione è culminata in episodi che le associazioni definiscono "incomprensibili". Nonostante il Comune, nella figura di Sindaco, Assessori al ramo e uffici competenti, fosse stato informato dell'esclusione e della conseguente perdita di benefici per il socio estromesso, quest'ultimo continua ad utilizzare uno degli impianti convenzionati per gare ed allenamenti, senza alcuna autorizzazione formale da parte della Polisportiva. Le numerose sollecitazioni, inoltrate a partire dallo stesso novembre 2024, per chiarire a quale titolo questo soggetto "estraneo" continui ad operare nelle strutture comunali, sono rimaste inascoltate. Anche gli incontri convocati dal Comune, alla presenza delle parti e dei rispettivi legali, non hanno portato a una soluzione, anzi, la stessa Amministrazione ha ventilato una possibile revoca della convenzione a causa della "litigiosità" delle associazioni, ignorando che il presunto clima conflittuale sarebbe da attribuire unicamente al comportamento del socio escluso (che ha anche agito in giudizio contro la Polisportiva risultando soccombente) in costante contrasto con tutte le altre associazioni che agiscono unitariamente per lo sviluppo dello sport ad Andria».

«La mancata chiarezza del Comune -prosegue la nota della Polisportiva Città di Andria asd- ha generato confusione sull'utilizzo degli impianti, le cui chiavi di accesso risultano ancora in mano a soggetti esterni alla Polisportiva, rendendo difficile il controllo delle strutture. A ciò si aggiunge un episodio definito "indecifrabile": il divieto imposto dal Comune alla Polisportiva di installare, a proprie spese, un sistema di videosorveglianza per monitorare gli ambienti di una delle strutture. Alla luce del suddetto utilizzo non autorizzato dalla Polisportiva, anche una formale richiesta di accesso agli atti, presentata per comprendere a chi e come vengano corrisposti eventuali oneri o canoni da parte di soggetti esterni, tenuto conto che non transitano per il tramite della Polisportiva come previsto da convenzione, non ha sortito alcun effetto. "Silenzio e confusione" è il lapidario commento della Polisportiva. A questo quadro già critico si aggiungono le gravi carenze infrastrutturali da tempo segnalate al Comune: totale assenza di acqua calda nelle docce, deterioramento delle strutture e malfunzionamento del riscaldamento in alcuni impianti. Ultimamente, presso l'impianto di Via delle Querce, sono stati anche rilevati danneggiamenti e scritte offensive, regolarmente denunciati alle autorità. "Chiediamo con forza all'Amministrazione Comunale un cambio di rotta," è l'appello accorato della Polisportiva Città di Andria. "Un reale impegno per risolvere le problematiche infrastrutturali, una risposta trasparente alle nostre legittime richieste di accesso agli atti e una rinnovata valorizzazione dell'autonomia delle associazioni sportive che ogni giorno si impegnano per la crescita sociale e sportiva della nostra città. Lo sport è un valore fondamentale e non può essere ostaggio di decisioni contraddittorie e di un inaccettabile immobilismo. La Polisportiva Città di Andria continuerà a battersi con fermezza per la difesa di questi principi».
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