
Vita di città
Laboratorio verde Fareambiente di Andria: “Sondaggio sulla mobilità ciclabile Comune di Andria”
Il 59% dei ragazzi di età scolare non utilizza affatto la bicicletta
Andria - mercoledì 27 agosto 2025
5.25 Comunicato Stampa
Il Laboratorio Verde FareAmbiente di Andria, grazie alla collaborazione attiva delle volontarie del Servizio Civile, ha promosso un'indagine cittadina sulla mobilità ciclabile, con riguardo alla fascia giovanile tra i 16 e i 18 anni con l'elaborazione dei relativi dati.
Il sondaggio, condotto in collaborazione con gli Istituti Secondari Superiori della città, ha coinvolto anche cittadini comuni, al fine di ottenere un quadro più ampio e rappresentativo sulle abitudini, le percezioni e gli ostacoli legati all'uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano nella nostra città.
Nello specifico l'83% degli interessati dal sondaggio ha riguardato ragazzi dai 13 ai 17 anni; il 12% da giovani tra i 18 e i 25 anni e il restante 5% da adulti oltre i 25 anni.
Il sondaggio, ha evidenziato che il 59% degli intervistati non utilizza affatto la bicicletta; il 26% la usa saltuariamente e il 15% la utilizza regolarmente. Tra coloro che utilizzano la bicicletta, il 43% non ha indicato un uso specifico; il 32% la usa per il tempo libero o per l'attività sportiva; l'11% per raggiungere scuola o lavoro; il 13% per commissioni o brevi tragitti; mentre l'1% ha segnalato motivazioni diverse, come recarsi da amici o raggiungere luoghi più distanti.
Quanto all'utilizzo delle piste ciclabili esistenti in città, il 55% dichiara di non utilizzarle affatto; il 30% saltuariamente e solo il 15% dichiara di farne un uso abituale.
Tra i principali ostacoli all'uso più frequente della bici, gli intervistati indicano: la paura di incidenti (23%); il mancato possesso di una bicicletta (23%); le condizioni meteo sfavorevoli (17%); il traffico (19%) e la mancanza di infrastrutture adeguate (17%).
Meno rilevanti, ma comunque presenti, le motivazioni legate alla presenza di buche, al possesso di un'auto, alla mancanza di dimestichezza nell'uso della bici o alla preferenza per gli spostamenti a piedi.
In merito alla sicurezza percepita delle piste ciclabili, il 50% dei partecipanti le giudica "poco sicure"; il 31% "abbastanza sicure"; il 16% "per nulla sicure" e solo il 3% le considera "molto sicure".
Alla domanda se utilizzerebbero più spesso la bicicletta in presenza di interventi risolutivi per rimuovere gli ostacoli, il 37% ha risposto positivamente; il 40% ha espresso un "forse"; mentre il 23% ha dichiarato che non cambierebbe le proprie abitudini.
Sulla possibile realizzazione di nuove piste ciclabili in aree trafficate come via Palmiro Togliatti e via Pietro Nenni, il campione si è così espresso: il 30% è favorevole, ritenendole utili per migliorare la sicurezza e la mobilità; il 25% le considera valide solo se accompagnate da misure di contenimento del traffico; il 22% le ritiene un'opportunità per disincentivare l'uso dell'auto e ridurre l'inquinamento; l'11% preferirebbe nuove piste in zone meno trafficate; il 10% è contrario, temendo un aumento del caos e del rischio incidenti; il 2% ha espresso opinioni diverse, tra cui la priorità alla manutenzione stradale o dubbi sull'effettiva utilità e fruizione delle piste.
"Il sondaggio – dichiara il presidente di FareAmbiente Andria, Benedetto Miscioscia – restituisce una fotografia chiara sulla disaffezione all'uso della bicicletta e delle piste ciclabili tra gli andriesi e in particolare tra i giovani, se si considera che solo l'11% dichiara di utilizzarla per andare a scuola. E pensare che l'amministrazione ha promosso l'iniziativa "Pin Bike" di cui sarebbe interessante conoscerne l'esito. A ben guardare, bisogna evidenziare che le principali barriere sono di natura strutturale, culturale e di sicurezza. Al riguardo, è fondamentale che ci fosse un impegno concreto per superare questi ostacoli, investendo non solo in infrastrutture adeguate come ad esempio le aree di sosta ma promuovendo una nuova cultura della mobilità sostenibile compatibile con la rete viaria esistente contestualizzato con l'impianto urbanistico cittadino. Tuttavia, la progettazione di nuove piste ciclabili deve avvenire nel rispetto di un necessario contemperamento di interessi: da un lato, la promozione della mobilità sostenibile con il riscorso ad un uso regolare delle bici; dall'altro, la compatibilità con le esigenze della mobilità autoveicolare, le caratteristiche specifiche delle strade interessate contemperando le esigenze concrete delle attività commerciali e artigianali coinvolte. Solo così si potranno realizzare soluzioni realmente efficaci, sicure e condivise ma non calate o imposte unilateralmente dall'alto. Come esponenti di FareAmbiente continueremo a promuovere, con ragionevolezza, iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza e alle istituzioni, con l'obiettivo di contribuire alla costruzione di una città più vivibile, con particolare riguardo non solo alla qualità dell'aria e contestualmente alla qualità della vita e del decoro urbano cercando di contemperare gli interessi di tutti i cittadini."
Il sondaggio, condotto in collaborazione con gli Istituti Secondari Superiori della città, ha coinvolto anche cittadini comuni, al fine di ottenere un quadro più ampio e rappresentativo sulle abitudini, le percezioni e gli ostacoli legati all'uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano nella nostra città.
Nello specifico l'83% degli interessati dal sondaggio ha riguardato ragazzi dai 13 ai 17 anni; il 12% da giovani tra i 18 e i 25 anni e il restante 5% da adulti oltre i 25 anni.
Il sondaggio, ha evidenziato che il 59% degli intervistati non utilizza affatto la bicicletta; il 26% la usa saltuariamente e il 15% la utilizza regolarmente. Tra coloro che utilizzano la bicicletta, il 43% non ha indicato un uso specifico; il 32% la usa per il tempo libero o per l'attività sportiva; l'11% per raggiungere scuola o lavoro; il 13% per commissioni o brevi tragitti; mentre l'1% ha segnalato motivazioni diverse, come recarsi da amici o raggiungere luoghi più distanti.
Quanto all'utilizzo delle piste ciclabili esistenti in città, il 55% dichiara di non utilizzarle affatto; il 30% saltuariamente e solo il 15% dichiara di farne un uso abituale.
Tra i principali ostacoli all'uso più frequente della bici, gli intervistati indicano: la paura di incidenti (23%); il mancato possesso di una bicicletta (23%); le condizioni meteo sfavorevoli (17%); il traffico (19%) e la mancanza di infrastrutture adeguate (17%).
Meno rilevanti, ma comunque presenti, le motivazioni legate alla presenza di buche, al possesso di un'auto, alla mancanza di dimestichezza nell'uso della bici o alla preferenza per gli spostamenti a piedi.
In merito alla sicurezza percepita delle piste ciclabili, il 50% dei partecipanti le giudica "poco sicure"; il 31% "abbastanza sicure"; il 16% "per nulla sicure" e solo il 3% le considera "molto sicure".
Alla domanda se utilizzerebbero più spesso la bicicletta in presenza di interventi risolutivi per rimuovere gli ostacoli, il 37% ha risposto positivamente; il 40% ha espresso un "forse"; mentre il 23% ha dichiarato che non cambierebbe le proprie abitudini.
Sulla possibile realizzazione di nuove piste ciclabili in aree trafficate come via Palmiro Togliatti e via Pietro Nenni, il campione si è così espresso: il 30% è favorevole, ritenendole utili per migliorare la sicurezza e la mobilità; il 25% le considera valide solo se accompagnate da misure di contenimento del traffico; il 22% le ritiene un'opportunità per disincentivare l'uso dell'auto e ridurre l'inquinamento; l'11% preferirebbe nuove piste in zone meno trafficate; il 10% è contrario, temendo un aumento del caos e del rischio incidenti; il 2% ha espresso opinioni diverse, tra cui la priorità alla manutenzione stradale o dubbi sull'effettiva utilità e fruizione delle piste.
"Il sondaggio – dichiara il presidente di FareAmbiente Andria, Benedetto Miscioscia – restituisce una fotografia chiara sulla disaffezione all'uso della bicicletta e delle piste ciclabili tra gli andriesi e in particolare tra i giovani, se si considera che solo l'11% dichiara di utilizzarla per andare a scuola. E pensare che l'amministrazione ha promosso l'iniziativa "Pin Bike" di cui sarebbe interessante conoscerne l'esito. A ben guardare, bisogna evidenziare che le principali barriere sono di natura strutturale, culturale e di sicurezza. Al riguardo, è fondamentale che ci fosse un impegno concreto per superare questi ostacoli, investendo non solo in infrastrutture adeguate come ad esempio le aree di sosta ma promuovendo una nuova cultura della mobilità sostenibile compatibile con la rete viaria esistente contestualizzato con l'impianto urbanistico cittadino. Tuttavia, la progettazione di nuove piste ciclabili deve avvenire nel rispetto di un necessario contemperamento di interessi: da un lato, la promozione della mobilità sostenibile con il riscorso ad un uso regolare delle bici; dall'altro, la compatibilità con le esigenze della mobilità autoveicolare, le caratteristiche specifiche delle strade interessate contemperando le esigenze concrete delle attività commerciali e artigianali coinvolte. Solo così si potranno realizzare soluzioni realmente efficaci, sicure e condivise ma non calate o imposte unilateralmente dall'alto. Come esponenti di FareAmbiente continueremo a promuovere, con ragionevolezza, iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza e alle istituzioni, con l'obiettivo di contribuire alla costruzione di una città più vivibile, con particolare riguardo non solo alla qualità dell'aria e contestualmente alla qualità della vita e del decoro urbano cercando di contemperare gli interessi di tutti i cittadini."