Mostra a Castel del Monte: “Il potere dell’armonia. Federico II e il De Arte venandi cum avibus”
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Vita di città

La riapertura del Castel del Monte stenta a decollare: accesso vietato alle guide turistiche esterne

Confguide Bat-Bari:” Pessima gestione della riapertura post Covid e organizzazione del sito Unesco”

Il settore turistico nel nostro territorio non si avvia proprio nei migliori dei modi. Ieri, mercoledì 1° luglio, dopo mesi di lockdown, le mastodontiche porte del Castel del Monte si sono schiuse dinanzi agli occhi di molti turisti che avevano prenotato, prima del diffondersi della pandemia, i loro pacchetti: è sconcertante, però, che il loro tuor all'interno del sito sia avvenuto senza l'accompagnamento delle guide turistiche professionali pugliesi costrette a sostare fuori dal castello. Il motivo? Da quanto emerge dal sito della Direzione Regionale Musei Puglia, l'attività di guida potrà essere esclusivamente effettuata dal personale di Nova Apulia, la società concessionaria del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Una decisione attuata solo ad Andria, provocando non poche polemiche da parte delle guide "esterne" che si sono viste privare della libertà di accesso al maniero federiciano e quindi della possibilità di esercitare la loro professione.

Infatti negli altri siti o musei regionali gestiti dalla stessa cooperativa – come il Castello Svevo di Bari o il Museo Archeologico di Taranto - non sono state applicate le stesse restrizioni nei confronti delle guide: si può accedere a scaglioni di 40 persone e le guide possono entrare solo dopo aver svolto prenotazione on line del ticket gratuito su cui va aggiunto 1 euro come prevendita.

Un atto, dunque, del tutto illecito tanto da essere segnalato alle autorità competenti e scuotere anche il mondo della politica: "surreale e paradossale la situazione che sta interessando il Castel del Monte" – commenta il Commissario provinciale di Forza Italia, Luigi De Mucci – "Mi chiedo per quale motivo le guide turistiche italiane abilitate alla professione non possono più entrare all'interno del Castel del Monte nell'accompagnare i turisti? Difatti, a partire dal 1 luglio è stato siglato un accordo tra vari enti del nostro territorio, tra cui Regione Puglia, Provincia Bat, Comune di Andria e Soprintendenza circa le modalità di accesso a tale sito e la possibilità di far effettuare percorsi guidati all'interno del castello stesso esclusivamente ai dipendenti della cooperativa Nova Apulia di Taranto, nonché concessionario della gestione del Castel del Monte." – prosegue – "L'ennesimo sopruso che si registra solo presso tale sito ai danni di migliaia di lavoratori del turismo del nostro territorio costretti a subire questa amara ed assurda scoperta in un momento storico estremamente difficoltoso e complesso. Cosa si cela davvero dietro questa storia?"

A seguito di questa insolita vicenda è intervenuto anche il Presidente del Gruppo d'Azione Locale "Le Città di Castel del Monte", Michelangelo de Benedittis che stigmatizza l'accaduto, chiedendo, al contempo, alla Direzione del Polo museale di Bari di ripristinare, pur con le dovute cautele anti Covid 19, la normale condizione di accesso per gli addetti ai lavori: «Avevamo promosso – precisa - la costituzione di un "Patto per lo sviluppo territoriale"per contribuire a rendere più efficiente un ambito così importante come il sito Unesco che dà il nome al nostro Gruppo di Azione Locale e adesso, invece, prendiamo atto di una situazione spiacevole che non aiuta lo sviluppo del territorio. Ci auspichiamo – continua – che quanto prima i vertici del Polo museale di Bari si ricredano su questa misura assolutamente inadeguata. Per Castel del Monte, occorre unità di intenti e lavoro di concerto. Questo tipo di decisioni mortificano chi lavora quotidianamente e getta un'ombra di discredito su tutto il mondo dell'accoglienza pugliese.

Il GAL, come già anticipato, aveva promosso la costituzione di un'intesa con Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Soprintendenza pugliese ai Beni Culturali e Camera di Commercio di Bari, per rendere più efficienti ed efficaci gli interventi a favore dello sviluppo locale, integrando opportunamente azioni di progettazione, marketing territoriale, politiche agricole, politiche per il turismo, politiche ambientali, politiche per le imprese, innovazione e ricerca, secondo i compiti istituzionali attribuiti e gli impegni di collaborazione già assunti tra le parti firmatarie del protocollo. A tal fine, il GAL aveva messo a disposizione il proprio Info-Point, ubicato a pochi metri dal Castello, in una posizione strategica per essere un primo punto di accoglienza per i turisti ed un riferimento anche per le guide.

Una battuta d'arresto come quella della prima giornata di apertura, in definitiva, non giova allo sviluppo, ma mette in serio pericolo un tema delicato come quello della coesione territoriale" – conclude De Benedettis.

Nel frattempo la Confguide-Confcommercio Bari-BAT cerca di far chiarezza sull'accaduto inviando, tramite pec, istanza accesso atti amministrativi sia a Nova Apulia srl che Direziona Mibact Puglia – dal momento che non si ha certezza di chi abbia agito - per estrarre copia del documento che vieterebbe l'espletamento del servizio all'interno del sito da parte di guide turistiche non rientranti tra il personale interno.

"Pessima gestione della riapertura post covid e organizzazione del sito Unesco. Si poteva evitare questa cattiva pubblicità e accoglienza dei visitatori e allarmismo tra i professionisti concertando con le associazioni di categoria" – sottolineano amareggiati i membri della Federazione guide turistiche del territorio.
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