La Fondazione Pugliese per le Neurodiversità incontra il comandante dell’82mo Reggimento Fanteria “Torino”

La vicinanza delle istituzioni alle realtà del territorio per sensibilizzare le nostre comunità sull'importanza di supportare l'impegno che quotidianamente viene profuso al fine di migliorare la qualità della vita di tutti, nessuno escluso, è un aspetto lodevole che merita di essere raccontato. È il caso della Fondazione Pugliese per le Neurodiversità che, dopo aver beneficiato dell'attenzione dell'82esimo reggimento Fanteria "Torino" nell'ambito della gara podistica Toro Ten, svoltasi lo scorso 26 marzo a Barletta, continua a mantenere vivi i rapporti con l'Esercito per costruire ponti di umana condivisione.

Nei giorni scorsi, una delegazione della FPN, l'avv. Francesco Bruno, la prof.ssa Claudia Figliolia e Alessandro, testimonial della stessa Fondazione, hanno incontrato il Comandante dell'82esimo Reggimento Fanteria Torino, il colonnello Francesco Alaimo, nell'ambito di una visita informale volta a suggellare quel rapporto di stima reciproca e di attenzione, da parte delle Forze dell'Ordine, nei confronti della Fondazione Pugliese per le Neurodiversità.

«La fiducia espressa dai cittadini nei confronti delle istituzioni, unita al loro buon funzionamento, favorisce la collaborazione e la coesione sociale, entrambi fattori che consentono una maggiore efficienza ed efficacia delle politiche attive, sia esse pubbliche che private – commenta il presidente della FPN, l'avv. Francesco Bruno -. Si tratta di un aspetto cruciale specialmente in un periodo contrassegnato da fatti di cronaca, nazionale ed internazionale. Non dimentichiamo che siamo reduci da un periodo che ci ha segnato profondamente: la pandemia prima e la guerra in Ucraina poi, nel cuore dell'Europa, si ripercuotono negli aspetti sociali e relazionali. In questo momento storico, più che mai, la vicinanza e la condivisione di percorsi di pace deve essere la regola. Ringraziamo di vero cuore il colonnello Alaimo, l'Esercito e tutte le Forze dell'Ordine che quotidianamente si spendono anche in contesti di povertà sociale».