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Attualità
La Città: luogo di fraternità
Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - venerdì 8 ottobre 2021
08.00
Sta suscitando tanta speranza la notizia che Andria subirà una profonda positiva trasformazione in virtù del progetto di riqualificazione "PINQUA", illustrato qualche settimana scorsa dagli Assessori signora Curcuruto e signor Loconte.
Vedendo le foto, vien facile esclamare: "Che bella la nostra futura Città!" …così come vien subito da pensare che sarebbe bello fare tutti la propria parte nel contribuire a che tale progetto vada in porto serenamente e nel più breve tempo possibile. Si avverte poi che sono già molti coloro che sentono profondamente che a questo evento occorrerà arrivare tutti prepararti e che nessuno si prenda meriti o diritti di primogenitura. Arrivare tutti preparati!
Ci si chiede: "Ma c'è una via, un gesto o una riflessione, una parola, una realtà che ci aiuti in questa preparazione?" Ci è sembrato che sì, una via c'è, ed è "credere che davvero la Città è luogo di fraternita! Credere che la fraternità non è una utopia; che però ha bisogno di essere scoperta e riscoperta, amata, sperimentata, annunciata, testimoniata, e che a questo si arriva se alla base c'è un amore autentico per la Città". Opportunamente preparati.
E' auspicabile che tale progetto sia illustrato a tutta la Città, possibilmente quartiere per quartiere, perché nessuno si senta escluso, e perché sia per tutti occasione per guardare la Città alla luce della fraternità, della buona politica; sia occasione di amare il quartiere altrui come il proprio. Che sarebbe infatti avere una Città nuova senza cittadini nuovi, una politica nuova, politici nuovi.
Certo, grande è la responsabilità dei politici che per primi sono chiamati ad attuare la fraternità nella vita politica, tra politici, vivendola giorno per giorno, e ciò perché la fraternità non si improvvisa, ma la si costruisce pazientemente con piccoli gesti, con l'ascolto dell'altro. La Città luogo di fraternità: adesso o mai più. Formulare un "Patto di Fraternità" che, inserito nello Statuto Comunale, aiuti il politico a prendere coscienza che si è "entrati" in politica per amore della propria terra, della propria gente, e aiuti il cittadino nel riscoprire e vivere la sua responsabilità verso la Città.
Vedendo le foto, vien facile esclamare: "Che bella la nostra futura Città!" …così come vien subito da pensare che sarebbe bello fare tutti la propria parte nel contribuire a che tale progetto vada in porto serenamente e nel più breve tempo possibile. Si avverte poi che sono già molti coloro che sentono profondamente che a questo evento occorrerà arrivare tutti prepararti e che nessuno si prenda meriti o diritti di primogenitura. Arrivare tutti preparati!
Ci si chiede: "Ma c'è una via, un gesto o una riflessione, una parola, una realtà che ci aiuti in questa preparazione?" Ci è sembrato che sì, una via c'è, ed è "credere che davvero la Città è luogo di fraternita! Credere che la fraternità non è una utopia; che però ha bisogno di essere scoperta e riscoperta, amata, sperimentata, annunciata, testimoniata, e che a questo si arriva se alla base c'è un amore autentico per la Città". Opportunamente preparati.
E' auspicabile che tale progetto sia illustrato a tutta la Città, possibilmente quartiere per quartiere, perché nessuno si senta escluso, e perché sia per tutti occasione per guardare la Città alla luce della fraternità, della buona politica; sia occasione di amare il quartiere altrui come il proprio. Che sarebbe infatti avere una Città nuova senza cittadini nuovi, una politica nuova, politici nuovi.
Certo, grande è la responsabilità dei politici che per primi sono chiamati ad attuare la fraternità nella vita politica, tra politici, vivendola giorno per giorno, e ciò perché la fraternità non si improvvisa, ma la si costruisce pazientemente con piccoli gesti, con l'ascolto dell'altro. La Città luogo di fraternità: adesso o mai più. Formulare un "Patto di Fraternità" che, inserito nello Statuto Comunale, aiuti il politico a prendere coscienza che si è "entrati" in politica per amore della propria terra, della propria gente, e aiuti il cittadino nel riscoprire e vivere la sua responsabilità verso la Città.