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Vita di città
L'asilo nido comunale verso una gestione privata
La decisione assunta ieri dal Commissario prefettizio
Andria - venerdì 8 maggio 2020
12.21
Una decisione che era nell'aria, quella assunta ieri dalla gestione commissariale del Comune di Andria, inerente la gestione (divenuta sempre più onerosa!) dell'asilo nido comunale, situato nel moderno immobile di Corso Italia, di fronte alla chiesa di Sant'Andrea apostolo.
Purtroppo i costi di gestione dell'asilo comunale, intitolato ad "Aristide Gabelli", in un Comune dalle esangui casse pubbliche, ha portato la gestione commissariale ad emanare, con la delibera n. 21, l'atto di indirizzo per l'esternalizzazione del servizio di asilo nido comunale -con annesso nido- a partire dal prossimo anno scolastico. Inutile aggiungere che adesso, le famiglie che portano i bambini in questa bella e rinomata struttura, attendono di sapere quali evoluzioni subirà la gestione del servizio.
Anche in questa vicenda, come altre che stanno accompagnando la storia del Comune degli ultimi tempi, la natura della decisione è meramente economica: pur a fronte dell' aumento delle rette mensili, deliberato dall'amministrazione Giorgino nell'ottobre del 2018, le entrate riescono a sopperire solo al 12% delle uscite. Numeri alla mano, a fronte di 51mila euro di entrate annue, le spese complessive sostenute dal Comune ammontano oggi a 423mila euro.
E' stata praticamente una decisione obbligata quella assunta dal Commissario straordinario Gaetano Tufariello, che dopo aver incassato il parere favorevole dei dirigenti, ha stabilito di avviare la procedura per esternalizzare di questo importante servizio sociale. Le dipendenti dell'asilo nido, attualmente 8 educatrici e un tecnico dei servizi amministrativi, saranno riqualificati per passare negli uffici comunali dove c'è una forte carenza di organico.
Questo servizio, è bene ricordarlo, è allocato da metà settembre 2013 in questa struttura, studiata appositamente per questo servizio sociale, a differenza della precedente, che era un immobile originariamente dell'ONMI -Opera Nazionale Maternità ed Infanzia- realizzato durante il fascismo. Negli anni 70, con la soppressione di questo Ente nazionale, fu assorbito dal Comune che lo destinò a sede del proprio asilo-nido.
La struttura attuale, situata all'angolo tra Corso Europa Unita ed Corso Italia, al quartiere Europa, è costata all'incirca 2 milioni di euro per una cantierizzazione che risale al 2009. Diversi i problemi avuti durante la realizzazione di questa moderna struttura, sopratutto di carattere funzionale nonchè per aspetti architettonici e di dettaglio. L'investimento è frutto di finanziamenti regionali risalenti al 2008.
Purtroppo i costi di gestione dell'asilo comunale, intitolato ad "Aristide Gabelli", in un Comune dalle esangui casse pubbliche, ha portato la gestione commissariale ad emanare, con la delibera n. 21, l'atto di indirizzo per l'esternalizzazione del servizio di asilo nido comunale -con annesso nido- a partire dal prossimo anno scolastico. Inutile aggiungere che adesso, le famiglie che portano i bambini in questa bella e rinomata struttura, attendono di sapere quali evoluzioni subirà la gestione del servizio.
Anche in questa vicenda, come altre che stanno accompagnando la storia del Comune degli ultimi tempi, la natura della decisione è meramente economica: pur a fronte dell' aumento delle rette mensili, deliberato dall'amministrazione Giorgino nell'ottobre del 2018, le entrate riescono a sopperire solo al 12% delle uscite. Numeri alla mano, a fronte di 51mila euro di entrate annue, le spese complessive sostenute dal Comune ammontano oggi a 423mila euro.
E' stata praticamente una decisione obbligata quella assunta dal Commissario straordinario Gaetano Tufariello, che dopo aver incassato il parere favorevole dei dirigenti, ha stabilito di avviare la procedura per esternalizzare di questo importante servizio sociale. Le dipendenti dell'asilo nido, attualmente 8 educatrici e un tecnico dei servizi amministrativi, saranno riqualificati per passare negli uffici comunali dove c'è una forte carenza di organico.
Questo servizio, è bene ricordarlo, è allocato da metà settembre 2013 in questa struttura, studiata appositamente per questo servizio sociale, a differenza della precedente, che era un immobile originariamente dell'ONMI -Opera Nazionale Maternità ed Infanzia- realizzato durante il fascismo. Negli anni 70, con la soppressione di questo Ente nazionale, fu assorbito dal Comune che lo destinò a sede del proprio asilo-nido.
La struttura attuale, situata all'angolo tra Corso Europa Unita ed Corso Italia, al quartiere Europa, è costata all'incirca 2 milioni di euro per una cantierizzazione che risale al 2009. Diversi i problemi avuti durante la realizzazione di questa moderna struttura, sopratutto di carattere funzionale nonchè per aspetti architettonici e di dettaglio. L'investimento è frutto di finanziamenti regionali risalenti al 2008.