
Politica
Incendi, M5S: "La Regione si assuma le responsabilità"
"Basta parlare di emergenza in Puglia", affermano i pentastellati
Andria - martedì 4 luglio 2017
"Ogni anno assistiamo puntualmente alla stessa scena: ettari di boschi distrutti dalle fiamme. Siamo stanchi di sentir parlare di emergenza: la Regione Puglia deve intervenire per prevenire queste catastrofi e non cercare di mettere una toppa quando ormai è troppo tardi". A dichiararlo sono i consiglieri del M5S Marco Galante e Rosa Barone, all'indomani degli incendi che hanno devastato buona parte della macchia mediterranea nella nostra regione.
In particolare, i roghi hanno colpito alcune delle zone maggiormente frequentate dai turisti, ossia il Gargano, i Monti Dauni e Marina di Ginosa (TA), oltre al Parco Naturale di Lama Balice, nel barese, andando ad incidere inevitabilmente sull'attrattività delle zone stesse.
"Le cause di questi continui e puntuali disastri sono molteplici - proseguono Galante e Barone - ma in primis va considerata l'omessa prevenzione, attività in capo alla Regione Puglia. Dal 15 giugno l'ARIF avrebbe dovuto già effettuare la pulizia degli spartifuoco, così avrebbero già dovuto essere posizionate le vedette guardia fuochi per garantire la tempestività degli interventi in caso di incendio. Purtroppo a causa della pessima gestione delle assunzioni, che porta via milioni di euro senza occuparsi poi di attivare i servizi davvero necessari, non è stato possibile assumere personale stagionale che invece avrebbe potuto essere impiegato per le attività di prevenzione; quindi la Regione Puglia, per mezzo dell'Assessore alle Politiche Forestali Di Gioia, è responsabile in prima persona della perdita del nostro patrimonio boschivo."
Secondo i Consiglieri pentastellati, inoltre, oltre agli ordinari mezzi a disposizione per tentare di arginare il fenomeno incendi, bisognerebbe fare una massiccia azione di sensibilizzazione dei cittadini finalizzata a far comprendere quanto possano diventare pericolosi determinati comportamenti nelle zone maggiormente a rischio.
"La Puglia è la Regione più bella del mondo - concludono - ma per far sì che rimanga tale Emiliano e il suo Governo devono mettere in campo azioni concrete per tutelarla. Auspichiamo, quindi, che si prendano provvedimenti quanto prima, onde evitare che disastri come quelli avvenuti nei giorni scorsi possano ripetersi, anche perché siamo solo agli inizi di luglio e alla fine dell'estate mancano ancora più due mesi".
In particolare, i roghi hanno colpito alcune delle zone maggiormente frequentate dai turisti, ossia il Gargano, i Monti Dauni e Marina di Ginosa (TA), oltre al Parco Naturale di Lama Balice, nel barese, andando ad incidere inevitabilmente sull'attrattività delle zone stesse.
"Le cause di questi continui e puntuali disastri sono molteplici - proseguono Galante e Barone - ma in primis va considerata l'omessa prevenzione, attività in capo alla Regione Puglia. Dal 15 giugno l'ARIF avrebbe dovuto già effettuare la pulizia degli spartifuoco, così avrebbero già dovuto essere posizionate le vedette guardia fuochi per garantire la tempestività degli interventi in caso di incendio. Purtroppo a causa della pessima gestione delle assunzioni, che porta via milioni di euro senza occuparsi poi di attivare i servizi davvero necessari, non è stato possibile assumere personale stagionale che invece avrebbe potuto essere impiegato per le attività di prevenzione; quindi la Regione Puglia, per mezzo dell'Assessore alle Politiche Forestali Di Gioia, è responsabile in prima persona della perdita del nostro patrimonio boschivo."
Secondo i Consiglieri pentastellati, inoltre, oltre agli ordinari mezzi a disposizione per tentare di arginare il fenomeno incendi, bisognerebbe fare una massiccia azione di sensibilizzazione dei cittadini finalizzata a far comprendere quanto possano diventare pericolosi determinati comportamenti nelle zone maggiormente a rischio.
"La Puglia è la Regione più bella del mondo - concludono - ma per far sì che rimanga tale Emiliano e il suo Governo devono mettere in campo azioni concrete per tutelarla. Auspichiamo, quindi, che si prendano provvedimenti quanto prima, onde evitare che disastri come quelli avvenuti nei giorni scorsi possano ripetersi, anche perché siamo solo agli inizi di luglio e alla fine dell'estate mancano ancora più due mesi".