Natale sicuro
Natale sicuro
Vita di città

Il Natale blindato, il presidente Mattarella ha firmato il decreto

Resta la stretta nei giorni festivi e il rientro in aula il 7 gennaio per il 50% degli studenti delle superiori

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato ieri in tarda serata il decreto legge sugli spostamenti che conferma la stretta del governo sulle festività varato ieri dal Consiglio dei ministri. Intanto prosegue il lavoro sulla bozza del dpcm con le misure che saranno in vigore dal 4 dicembre.
Dunque, Natale e Capodanno "blindati" dentro i confini comunali e, dal 21 dicembre al 6 gennaio, blocco degli spostamenti tra le Regioni e divieto di raggiungere le seconde case. Il Cdm, dopo una animata discussione, decide di confermare, con il prossimo dpcm lo stop alle lezioni in presenza alle superiori fino al 7 gennaio. A partire da quella data, la bozza del dpcm (in vigore fino al 15 gennaio) prevede che ritornerà in classe il 50% degli studenti delle superiori. "Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado - si legge - adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l'attività didattica in presenza".

Le novità si leggono sul sito dell'agenzia di stampa Ansa.

A Capodanno coprifuoco fino alle 7 del mattino e non fino alle 5 come gli altri giorni. "Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo, nonché dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute".
Tutti coloro che arrivano in Italia dai paesi extra Schengen dovranno rimanere in quarantena per 14 giorni presso l'abitazione o la dimora indicata.
La curva si abbassa e venerdì il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base del monitoraggio settimanale, firmerà le nuove ordinanze che da domenica potrebbero rendere più gialla l'Italia, facendo passare alcune Regioni da zona rossa ad arancione e altre da arancione a gialla.

E' confermato il sistema in tre fasce. Con coprifuoco in tutta Italia alle 22 e ristoranti chiusi in zona gialla alle 18. Poi nei venti giorni tra Natale e l'Epifania nessun ammorbidimento: anzi, i blocchi cresceranno, le misure si faranno ovunque più rigide. Il nuovo decreto, di due soli articoli, serve a dare "copertura" proprio alla stretta natalizia. Permette a Conte di firmare un dpcm che duri fino a 50 giorni (ora il limite è 30) e quindi di fissare la scadenza del decreto in vigore dal 4 dicembre anche oltre l'Epifania (tra le ipotesi c'è quella del 15 gennaio). Ma soprattutto, consente misure più rigide nelle festività a prescindere dal "colore" delle Regioni. E stabilisce che dal 21 dicembre non ci si potrà spostare tra Regioni e province autonome se non per lavoro, salute e "situazioni di necessità", oltre che per tornare nella propria residenza, domicilio o abitazione. E' proprio sull'interpretazione di queste eccezioni - in particolare le "situazioni di necessità" - che si dibatterà ancora nelle prossime ore con le Regioni. E anche su misure di dettaglio come quella di far chiudere i ristoranti degli alberghi la notte del 31 dicembre o sulle deroghe alla quarantena per chi rientri dall'estero, su cui si è dibattuto a lungo in Cdm. Così come si è parlato della possibilità di impugnare la legge della Valle D'Aosta che è in contrasto con il dpcm sulle norme anti contagio.
Una possibilità molto concreta anche se la decisione non è stata formalizzata nella lunga nottata di riunioni.
Coronavirus

Speciale Coronavirus

Tutte le notizie sulla pandemia che ha cambiato il mondo

2955 contenuti
Altri contenuti a tema
Cerimonia di inaugurazione del Parco della Memoria per le vittime del Covid-19 Cerimonia di inaugurazione del Parco della Memoria per le vittime del Covid-19 Al quartiere di San Valentino un luogo di memoria, riconoscimento e vicinanza. Il discorso della Sindaca Bruno
Vittime Covid, Parco della Memoria a “San Valentino”: inaugurazione il 18 marzo Vittime Covid, Parco della Memoria a “San Valentino”: inaugurazione il 18 marzo Un bosco urbano con una valore simbolico: ricordare le quasi 400 vittime del Covid
Salute, dottor Delvecchio: «Il Covid è ancora presente, serve cautela» Salute, dottor Delvecchio: «Il Covid è ancora presente, serve cautela» La nota del presidente dell'Ordine dei medici della provincia Bat
Covid-19, per l'Oms fine dell'emergenza Covid-19, per l'Oms fine dell'emergenza Tutto è cominciato a gennaio 2020
A Palazzo di Città, un'opera d'arte per ricordare Vincenzo Sinisi A Palazzo di Città, un'opera d'arte per ricordare Vincenzo Sinisi Alla cerimonia prenderanno parte familiari, amici e conoscenti mercoledì 5 aprile, alle ore 19, nella Sala del Consiglio Comunale
Bosco Rimembranza al quartiere San Valentino: sottoscritto patto di collaborazione tra Comune e Legambiente Andria Bosco Rimembranza al quartiere San Valentino: sottoscritto patto di collaborazione tra Comune e Legambiente Andria Nella Giornata nazionale in memoria delle Vittime dell'epidemia di Coronavirus
Un bosco per ricordare le vittime del Covid ad Andria Un bosco per ricordare le vittime del Covid ad Andria Sabato un patto con Legambiente per la sua realizzazione a San Valentino
Covid: in Puglia 531 nuovi casi, il 7,45% dei test Covid: in Puglia 531 nuovi casi, il 7,45% dei test Ma ci sono anche 9 morti
© 2001-2024 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.