Anna Mascherini
Anna Mascherini
Scuola e Lavoro

"Il coraggio di Anna": premio siciliano per il Corto del "Colasanto"

Ultimo successo all'EfeboCorto Film Festival: storia di coraggio e passione

Il cortometraggio di animazione "Il Coraggio di Anna", prodotto dall'IISS "Giuseppe Colasanto" di Andria, ha vinto l'edizione 2013 dell'EfeboCorto Film Festival. Il riconoscimento del prestigioso festival siciliano si aggiunge ad altri premi in concorsi internazionali del settore, dal bresciano "Orzincorto" ai nostrani "Cortolandria" e "Maria Grasso Tarantino" nel 2013. Dalle Alpi alla Trinacria dunque, passando per Andria e Barletta, il racconto di Anna, della ragazza che "avrà per sempre vent'anni" ha emozionato e fatto riflettere un pubblico variegato e conquistato giurie molto diverse tra loro grazie alla poesia dei disegni, tracciati dalle creative mani dei ragazzi del settore grafico del "Colasanto", e ad una vicenda, vera, recuperata dall'oblio proprio grazie al lavoro di ricerca e sperimentazione sulla Storia che da anni la scuola andriese conduce con passione.

Un signore dai capelli bianchi e lo sguardo fiero, Francesco Gammarota, ex partigiano, nome di battaglia "Brancaleone", racconta agli studenti di come si fosse salvato durante la guerra grazie all'aiuto di una ragazza, coraggiosa e sconosciuta, e il rammarico per non averla potuta mai ringraziare. La trasmissione televisiva "Chi l'ha visto" collabora alle indagini e così la ragazza viene identificata ma "Brancaleone" non può rivederla perché Anna è morta, catturata e torturata, pochi giorni dopo il loro incontro, come conseguenza di quel suo atto di generosità.

Preside, insegnanti e alunni, presi dalla malia di questa storia, ne fanno un racconto e poi disegni ed immagini in movimento. Nasce così "Il coraggio di Anna" con le sue inquadrature in bianco e nero. La purezza del segno grafico si tinge di rosso solo in alcuni particolari: il rossetto, simbolo della fresca femminilità mai soffocata dal grigiore della guerra; la svastica, emblema della violenza del potere che soggioga gli inermi; le scarpe della festa, che identificano la forza vitale della giovinezza e che oscillano, malinconicamente, nell'inquadratura finale. La passione per la vita, la difesa della libertà, il coraggio delle proprie scelte e delle proprie azioni costituiscono il tessuto connettivo di questo racconto a cui è stata riconosciuta "la capacità di raccontare, attraverso la morte di una giovane donna, luoghi, immagini ed emozioni molto forti", riferisce la motivazione del premio.

E la passione, da anni, è la molla che induce l'IISS "G. Colasanto" ad indagare la Storia, sperimentando linguaggi e modi, il racconto illustrato, prima, il documentario, l'animazione sino alla fiction, esplorando sempre nuove strategie di comunicazione che permettano agli studenti di guardare al passato e scoprirne il valore e i protagonisti, spesso eroi di carne troppo vicini a loro per divenire un monumento, ma proprio per questo degni di essere salvati dall'oblio a amati.
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