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Politica

L'Ipasvi a difesa della nomina del dott. Antonelli, interviene la presidente nazionale

Replica alla consigliera Di Bari: "nomina trasparente avvenuta nella piena regolarità della legge"

La vicenda della nomina del Direttore di Distretto Asl Bt, nella persona del dott. Domenico Antonelli, vede questa volta l'intervento dell'IPASVI Bat, ovvero del Collegio, Ente di diritto pubblico rappresentativo per la provincia della Bt degli interessi professionali di oltre 2400 professionisti infermieri iscritti.

Nella nota, inviata agli organi di stampa, proprio in merito alle recenti dichiarazioni e considerazioni della consigliera regionale pugliese del M5Stelle Grazia Di Bari, riguardo alla nomina a direttore di Distretto n. 3 (CanosaMinervino-Spinazzola) avvenuta con delibera del Direttore Generale dell'Asl/Bt in favore del dott. Domenico Antonelli, che "dovrebbe essere ricoperta dal laureato in medicina e chirurgia e non in infermieristica", viene evidenziato che si tratta di "Una nomina trasparente avvenuta nella piena regolarità della legge e dopo l'espletamento di un bando di selezione interno all'Asl e che pertanto non presenta nessun profilo di illegittimità e difformità alla vigente normativa nazionale e regionale. Le sue dichiarazioni sono inaccettabili ed inopportune, una sorta di difesa corporativa contro cui proprio il movimento politico da lei rappresentato ha sempre combattuto. Nella sua nota la consigliera pentastellata afferma: "Quello del Direttore di distretto é un ruolo importante che viene ricoperto da dirigenti medici che abbiano maturato una specifica esperienza nei servizi territoriali…", senza considerare che il dott. Antonelli, dirigente delle Professioni Sanitarie, ha maturato competenze vista la sua grande esperienza nella gestione della Sanità Territoriale, essendo Responsabile degli Ambulatori della Cronicità nella ASL BT. Sempre la consigliera Di Bari afferma: "… Proprio a seguito della sciagurata chiusura degli ospedali e dei tagli di posti letto diventa ancor più fondamentale dotarsi di figure professionali che siano in grado di garantire un'adeguata offerta sanitaria", dando prova di un totale digiuno di conoscenza normativa in materia sanitaria ed infermieristica. Considerazioni inaccettabili quelle rese dalla pentastellata che vanta nel suo curriculum il titolo di giurista, una nota tendenziosa che mira unicamente a creare inutili allarmismi tra la popolazione. Lo scrivente invita la consigliera del M5S, avvocato Grazia Di Bari a rivolgere le dovute scuse alla comunità infermieristica", conclude quindi la nota IPASVI Bat.

Ed intanto anche la presidente nazionale interviene a sostegno della nomina di Mimmo Antonelli e sullo scontro tra M5S e Regione Puglia.

«Una presa di posizione - sostiene l'Ipasvi - che non ha basi professionali, ma deriva sicuramente da un problema di natura politica e di scontro tra ideologie – quella dell'attuale presidente della Regione Puglia e delle opposizioni come il Movimento 5 Stelle – che non può e non deve mettere in dubbio la professionalità e la capacità di chi impegna il suo lavoro quotidiano a favore dei cittadini e di un sistema sanitario efficiente, ma, di più e soprattutto, efficace. Lo scontro tra la rappresentante del M5S Grazia di Bari e la Giunta pugliese - sottolinea la presidente della
Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, Barbara Mangiacavalli - non ha alcuna base e alcun riscontro né nella realtà professionale che la Regione vive quotidianamente, né tantomeno nel nuovo modello di sanità territoriale che si sta disegnando a livello nazionale»

Secondo Mangiacavalli è giusto affermare che, come anche fa la consigliera M5S, direttori di distretto infermieri ce ne sono già. E sono in Regioni – Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna – tanto diverse politicamente quanto virtuose dal punto di vista dei risultati. Ma c'è di più: gli infermieri nei nuovi modelli di sanità che si stanno delineando ricoprono ruoli di piena responsabilità, da ruoli di primo piano nel management aziendale fino anche alla direzione generale delle strutture.

«La loro professionalità – continua Mangiacavalli - soprattutto a livello di gestione del territorio, è riconosciuta in numerose Regioni che fanno della Sanità un loro fiore all'occhiello, oltre al Friuli Venezia Giulia e all'email Romagna anche la Lombardia, il Piemonte, la Toscana, il Lazio e anche Regioni del Sud come la Campania, la Basilicata e il Molise. Sarebbe stato sufficiente – secondo la presidente Ipasvi - prima di utilizzare nella battaglia politica la professionalità infermieristica che la consigliera Di Bari del M5S si fosse documentata su queste evidenze o anche semplicemente avesse letto ciò che è scritto nell'ultimo rapporto Oasi del Cergas Bocconi – sicuramente illustre e super partes- per quanto riguarda le cure intermedie e l'assistenza sul territorio per comprendere quale deve essere a livello nazionale il nuovo modello di assistenza: 'Nelle esperienze censite (la Bocconi fa numerosi esempi di efficienza nel suo rapporto, ndr), risulta centrale la figura del case manager infermieristico come cabina di regia del percorso personalizzato e nella costruzione della continuità con gli altri professionisti della rete, tra cui il Mmg quale referente clinico e gli altri specialisti. Si tratta di un modello che rimette in discussione non solo le relazioni tra professioni sanitarie e classe medica, ma anche quelle tra gli specialisti storicamente collocati in ospedale'. Siamo certi della scelta basata sulla professionalità di Domenico Antonelli che è anche consulente del ministero della Salute per il Tavolo tecnico Professioni sanitarie ed è in possesso di Master sia in ambito di Direzione e Management di Strutture Complesse, sia in ambito di Diritto ed Economia nel Management delle Aziende Sanitarie e Master di II livello in Management dei Servizi Territoriali, è direttore delle attività professionalizzanti del Corso di Laurea in Infermieristica del Polo Universitario decentrato di Barletta dell'Università degli Studi di Foggia, ha grande esperienza nella gestione della Sanità Territoriale in quanto già responsabile degli Ambulatori della Cronicità nella Asl Bt e Coordinatore Nazionale SIICP (Società Italiana Interdisciplinare Cure Primarie)».

La sua nomina secondo la presidente Ipasvi ha già seguito i criteri di trasparenza che la consigliera di Bari invoca dal suo profilo Facebook ed è legata a scelte precise di cui il direttore generale dell'Asl risponde in prima persona. Il problema è che una richiesta del genere alimenta divisioni e incomprensioni che altro non fanno, oltre a danneggiare l'immagine di professionisti assolutamente trasparenti nelle loro capacità, se non gettare confusione, dubbi e poca serenità nel vero soggetto che è l'obiettivo primo di una buona sanità: il paziente.

«Basta polemiche sterili – dichiara con forza Mangiacavalli - che non producono fatti. E' ora di dare uno stop a questo muro contro muro che alcuni – anche ordini locali che approfittano di situazioni coerenti in qualche
modo con la propria storia ancorata a vecchi stereotipi ormai obsoleti - innalzano e che non giova ai professionisti e soprattutto danneggia i pazienti: il valore degli uni e degli altri si dimostra sul campo, non con le parole e i risultati dei nuovi modelli di assistenza sono sotto gli occhi di tutti. La rappresentante del M5S – conclude - basi la sua lotta politica su altri presupposti e non su una posizione inaccettabile e irricevibile ancorata a vecchi stereotipi ormai obsoleti. Dovrebbe essere ormai chiaro che la gestione e l'organizzazione non viene decisa per i professionisti ma per gli utenti e per i loro bisogni».
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