Protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Libera e Comune di Andria
Protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Libera e Comune di Andria
Attualità

Il Comune di Andria acquisisce altri terreni agricoli confiscati alla criminalità

Siglato nei giorni scorsi alla Prefettura di Brindisi il protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Libera e Comuni pugliesi

Nelle scorse settimane, a seguito dell'attivazione della procedura di liquidazione coatta della Cooperativa sociale "Terre di Puglia – Libera Terra" e del conseguente scioglimento dei contratti di comodato dei terreni pubblici confiscati alle mafie da parte del Liquidatore, l'assessora regionale alla Legalità e Antimafia sociale della Regione Puglia, Viviana Matrangola, ha promosso un confronto tra i Comuni di Mesagne, Torchiarolo, Fasano, San Pietro Vernotico, Oria e Andria e l'associazione 'Libera', con l'obiettivo di salvaguardare i beni e l'esperienza sociale di riuso e valorizzazione.

Il confronto, svolto con la mediazione istituzionale della Regione Puglia e della Prefettura di Brindisi, è giunto a compimento attraverso la stipula - autorizzata con Delibera di Giunta regionale - del Protocollo d'intesa tra Regione Puglia, Libera e i Comuni di Mesagne, Torchiarolo, Fasano, San Pietro Vernotico, Oria e Andria.
Il Protocollo impegna i Comuni a riaffidare temporaneamente a Libera i terreni agricoli, delegandone la gestione, la manutenzione, la cura e la coltivazione, per i prossimi sei mesi, in attesa di ricevere una proposta di sviluppo che sia in grado di assorbire gran parte dei debiti accumulati dalla Cooperativa con i fornitori locali e contestualmente rilanciare l'esperienza di valorizzazione dei terreni confiscati.

A garanzia istituzionale del percorso, il Protocollo prevede la costituzione di un comitato dei garanti, composto da Regione Puglia e i Comuni interessati, e la Regione si impegna a sostenere l'associazione Libera, con un contributo di 30mila euro, per consentire l'immediata sistemazione e messa in sicurezza dei terreni, anche al fine di prevenire incendi che possano coinvolgere le comunità locali.
Alla sottoscrizione dell'accordo, avvenuta a Brindisi alla presenza del Prefetto Luigi Carnevale, hanno partecipato l'assessora regionale Viviana Matrangola con il dirigente Vitandrea Marzano (Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le Migrazioni e Antimafia sociale), la sindaca di Andria Giovanna Bruno, la sindaca di San Pietro Vernotico Maria Lucia Argentieri, il sindaco di Torchiarolo Elio Ciccarese, il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, il sindaco di Oria Cosimo Ferretti e l'assessora comunale di Mesagne Anna Maria Scalera. Per Libera erano presenti Carmelo Pollichino (responsabile settore Libera Terra) e Valerio D'Amici (co-referente Libera Puglia).

Riconoscendo il valore morale e simbolico dell'esperienza quindicennale svolta dalla Cooperativa Libera Terra sui terreni confiscati alle mafie, e l'importanza di rinnovare un messaggio pubblico di coesione e di fiducia sui temi del contrasto fermo alla criminalità organizzata, il Prefetto Carnevale ha espresso la propria soddisfazione per la buona riuscita del tavolo di confronto, auspicando una tempestiva ripartenza del percorso di valorizzazione e riuso sociale.
Per il presidente Michele Emiliano, "con una iniziativa meritoria, di buona politica, la Regione Puglia ha guidato un percorso istituzionale che permetterà di salvaguardare il valore economico, sociale e culturale di una delle esperienze di antimafia sociale più significative a livello nazionale. Grazie a questo protocollo d'intesa e alla fiducia che i Comuni proprietari di beni confiscati hanno riposto in Libera, il percorso di Libera Terra non solo non si arresta ma si rilancia, per la gioia di quanti continuano a credere in una società libera dalle mafie".

L'assessora regionale Matrangola ha dichiarato che "la firma del Protocollo, fortemente auspicata dalla Regione Puglia, segna l'inizio di una nuova fase, nella quale, attendendo il progetto di rilancio dell'esperienza di Libera Terra, ci assicuriamo che i terreni confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa non patiscano i danni dell'abbandono. Quei terreni, reimmessi nel circuito dell'economia legale, dovranno tornare al più presto a produrre ricchezza, lavoro e benessere per la collettività. Seduti intorno al tavolo di confronto, tutti insieme, abbiamo dimostrato davvero di aver imparato la lezione di don Ciotti, che ogni giorno ci invita a mettere il Noi sopra ogni cosa. Questo Protocollo dimostra che un Noi esiste e che la collaborazione tra istituzioni è fondamentale per affermare la cultura della legalità, anche in momenti di difficoltà".

Il responsabile del settore Libera Terra Carmelo Pollichino ha sottolineato che "con la firma del Protocollo, Libera ha assunto l'impegno di coordinare le iniziative che porteranno alla messa in sicurezza e al presidio dei terreni agricoli. Per l'avvio delle attività è stata messa in moto tutta la rete di attori che, a livello territoriale e nazionale, si sono occupati a vario titolo del coordinamento dell'iniziativa, da Lega Coop a Cooperare con Libera Terra, fino alle agenzie. Sono state immediatamente avviate le iniziative che prevedono la potatura dei vigneti e la messa in sicurezza dei beni anche da un punto di vista sociale. Un percorso partecipato aperto agli attori del territorio porterà allo sviluppo di una nuova iniziativa che servirà a proseguire le attività di promozione sociale, creando un impatto positivo sulla realtà territoriale".
"Comunità geograficamente dislocate – ha aggiunto la sindaca di Andria Giovanna Bruno – si ritrovano intorno alla salvaguardia di beni che sono stati sottratti alla criminalità e che non possono non godere della gestione positiva e proficua di cooperative e associazioni che mettono a frutto questi stessi beni. Come sindaci, siamo impegnati nel rinnovare e nel sottoscrivere convenzioni che agevolino il più possibile il lavoro interistituzionale. Quando le comunità si muovono all'unisono, anche i fruitori dei progetti riescono a individuare la positività di un'azione che deve durare nel tempo".
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