Pronto soccorso ospedale
Pronto soccorso ospedale "Bonomo" di Andria
Attualità

Il Comitato per il nuovo ospedale incontra la Dg della Asl Bt, Dimatteo per l'attuale situazione del "Bonomo"

Numerose le questioni discusse, dalla carenza di personale alla Nefrologia/Dialisi, al Laboratorio Analisi, alla Pediatria etc. etc.

Le evidenti criticità in cui versa il presidio ospedaliero "Bonomo" sono state oggetto di un incontro con la Direttrice Generale della Asl Bt, dottoressa Tiziana Di Matteo e dal Dirigente dell'area Tecnica ing. Carlo Ieva, ed una delegazione del Comitato per il Nuovo Ospedale di Andria, che continua la sua attività di monitoraggio e intervento su sollecitazione dei cittadini e dello stesso corpo sanitario; all'incontro ha preso parte anche la Sindaca di Andria Giovanna Bruno.

Le questioni affrontate sono state molteplici e hanno toccato gli aspetti relativi alla carenza di personale nonché i notevoli ritardi nella conclusione dei lavoro dei cantieri aperti e di quelli non ancora avviati.
Nell'incontro è stata evidenziata la gravissima carenza di personale al Centro Dialisi/Nefrologia che, sebbene non previsto come reparto autonomo dal Piano di Riordino, dipendendo da Barletta, rischia l'assoluta paralisi, in particolare per l'attività dell'ambulatorio trapiantati. Non ci sono quasi più medici, ridottisi di numero per i progressivi pensionamenti.
Altra grave situazione riguarda il Pronto Soccorso che, nonostante la ristrutturazione, a fronte di una operatività per Codici Rossi superiore a quella degli altri PS, non gode di un numero di unità di personale adeguato ovvero di reciprocità nello spostamento di personale in caso di emergenza.
Il Bonomo è considerato una struttura inadeguata. Lo è ormai oggi per la posizione, ma lo è anche per la lentezza delle ristrutturazioni, mentre non lo è per i 200 posti letto attuali che, in situazioni normali, vi troverebbero capienza.

Alle questioni sollevate c'è stato il riscontro della DG Tiziana Dimatteo, con scadenze abbastanza precise.
Circa i cantieri aperti, queste le scadenze annunciate.
- Laboratorio Analisi: entro dicembre sarà inaugurato. Gli spazi liberati andranno al Pronto Soccorso che sarà integrato con una TAC dedicata;
- Pediatria: c'è stato un problema strutturale serio, che ha comportato una variante ai lavori e sarà pronto in 6 mesi, sostanzialmente entro maggio;
- Medicina interna: lavori iniziati e dovrebbero terminare anche questi a maggio;
- Neurochirurgia: inizierà la ristrutturazione al termine degli altri lavori.
- Ginecologia: con nuovi finanziamenti del 2024 sarà realizzata la sala operatoria dedicata;
Sono in programma nel breve termine le seguenti ulteriori azioni:
-Installazione del sistema antincendio su tutta la vecchia palazzina;
-Rifunzionalizzazione della Rianimazione con l'aggiunta di ulteriori 6 posti letto;
-Implementazione del nuovo (e secondo) angiografo, che dovrebbe essere operativo entro febbraio.

In relazione all'organico la Direttrice Generale ha precisato che una delibera della Giunta Regionale ha stabilito il blocco delle assunzioni, comportando anche per la Asl Bt una sospensione delle procedure. A breve, alla luce dei pensionamenti, si apriranno nuove finestre assunzionali.

Nel frattempo, ha precisato, sono stati stabilizzati ben 260 infermieri e OSS.
- Per la Dialisi/Nefrologia sono previsti 2 nuovi medici in sostituzione di quelli congedati.
- Per il Pronto Soccorso è stato indetto un concorso per 14 dirigenti medici. Pare esserci una prospettiva positiva perché i partecipanti sono 24 -molti dei quali provenienti dal 118- potrebbero quindi essere tutti assorbiti, risolvendo così il grave problema del PS ma perdendo unità al 118. Bisognerà quindi intervenire anche su quel fronte.
- In relazione alla struttura del reparto di Ortopedia, che da Andria opera a Bisceglie gli interventi in elezione, è vero che la primaria necessità è quella di rispondere alla domanda degli utenti/pazienti, ma non è altrettanto chiaro a quale reparto (Andria o Bisceglie?) venga attribuito l'indice di operatività ovvero i cosiddetti DRG.
In sostanza, completati gli interventi strutturali, l'Ospedale Bonomo sarà sufficientemente adeguato -nel medio tempo- in attesa del Nuovo Ospedale di Andria.
Ma è rispetto a questo che si attendono risposte chiare, dopo le numerose verifiche regionali, nonostante il gracchiare di corvi che sembrano dei veri e propri menagrami. La ASL ha depositato a suo tempo il Piano Clinico Gestionale sulla base dei 400 posti letti ed è in attesa dei riscontri regionali. Su questo fronte si sperava in ulteriori notizie dalla riunione della Terza Commissione Consiliare regionale (Sanità) convocata per le audizioni lunedì 11 dicembre, ma l'annullamento della seduta rinvia ad altra data la possibilità di conoscere i dettagli della procedura.
Rispetto ai tempi a suo tempo indicati, si riscontrano alcuni mesi di ritardo, che speriamo siano recuperati anche nel confronto con il Ministero.
Intanto il Comitato continua a vigilare. Il diritto alla salute da parte dei cittadini andriesi, passa anche attraverso la realizzazione del nuovo Ospedale.
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