
Attualità
"I Referendum sulla Giustizia": incontro ad Andria con docenti, magistrati ed avvocati
Organizzato dalla Camera penale di Trani e dall'Ordine degli avvocati di Trani, è in programma mercoledì 25 maggio a Palazzo di Città
Andria - mercoledì 18 maggio 2022
13.04
La Camera penale di Trani, l'Ordine degli Avvocati di Trani, con il patrocinio del Comune d Andria ha organizzato per mercoledì 25 maggio 2022 un incontro tra addetti ai lavori presso Palazzo di Città, ad Andria, con inizio alle ore 18,30 sul tema: "I Referendum sulla Giustizia. Un approdo (liberale?) demandato ai cittadini nel silenzio del legislatore".
Dopo i saluti dell'avv. Giovanna Bruno, Sindaco di Andria e del dottor Giovanni Vurchio Presidente del consiglio comunale, interverranno quali relatori:
-dottoressa Raffaella Cafagna, magistrato in servizio presso l'Ufficio GIP - GUP del Tribunale di Bari;
-prof. avv. Giuseppe Losappio, professore ordinario di Diritto Penale presso l'UNIBA "Aldo Moro";
-avv. Giangregorio De Pascalis, Presidente della Giunta della Camera penale "Giustina Rocca" di Trani, aderente all'Unione Camere Penali Italiane.
Modera l'avvocato Raffaele Losappio consigliere comunale.
Domenica 12 giugno, gli italiani saranno chiamati alle urne per votare su cinque referendum abrogativi in tema di giustizia (nonché per il primo turno delle amministrative che coinvolgeranno circa 950 Comuni) per complessivi 8,5 milioni di elettori.
I quesiti referendari, promossi da Lega e Radicali, sono stati dichiarati ammissibili dalla Corte costituzionale lo scorso 16 febbraio e la cittadinanza sarà chiamata a esprimersi in merito tra poco meno di un mese; c'è da dire però che soltanto un elettore su quattro è informato e i temi trattati non hanno ancora pienamente catturato l'attenzione degli italiani.
Alcuni sondaggi riportano addirittura che, ad oggi, il 56% della popolazione Italiana non è interessato a votare per il referendum sulla Giustizia.
Gli argomenti nello specifico riguardano: misure cautelari, separazione delle funzioni dei magistrati, elezione del Csm, consigli giudiziari, incandidabilità dei politici condannati.
Questo convengo, come altri che si stanno svolgendo in questo periodo in Italia, alla vigilia del voto del 12 giugno, cercherà di illustrare i pro e i contro dei quesiti ammessi al voto referendario e cosa accadrebbe se tali referendum, raggiunto il quorum del 50% + 1 degli elettori ammessi, cancellassero le norme legislative di riferimento.
Dopo i saluti dell'avv. Giovanna Bruno, Sindaco di Andria e del dottor Giovanni Vurchio Presidente del consiglio comunale, interverranno quali relatori:
-dottoressa Raffaella Cafagna, magistrato in servizio presso l'Ufficio GIP - GUP del Tribunale di Bari;
-prof. avv. Giuseppe Losappio, professore ordinario di Diritto Penale presso l'UNIBA "Aldo Moro";
-avv. Giangregorio De Pascalis, Presidente della Giunta della Camera penale "Giustina Rocca" di Trani, aderente all'Unione Camere Penali Italiane.
Modera l'avvocato Raffaele Losappio consigliere comunale.
Domenica 12 giugno, gli italiani saranno chiamati alle urne per votare su cinque referendum abrogativi in tema di giustizia (nonché per il primo turno delle amministrative che coinvolgeranno circa 950 Comuni) per complessivi 8,5 milioni di elettori.
I quesiti referendari, promossi da Lega e Radicali, sono stati dichiarati ammissibili dalla Corte costituzionale lo scorso 16 febbraio e la cittadinanza sarà chiamata a esprimersi in merito tra poco meno di un mese; c'è da dire però che soltanto un elettore su quattro è informato e i temi trattati non hanno ancora pienamente catturato l'attenzione degli italiani.
Alcuni sondaggi riportano addirittura che, ad oggi, il 56% della popolazione Italiana non è interessato a votare per il referendum sulla Giustizia.
Gli argomenti nello specifico riguardano: misure cautelari, separazione delle funzioni dei magistrati, elezione del Csm, consigli giudiziari, incandidabilità dei politici condannati.
Questo convengo, come altri che si stanno svolgendo in questo periodo in Italia, alla vigilia del voto del 12 giugno, cercherà di illustrare i pro e i contro dei quesiti ammessi al voto referendario e cosa accadrebbe se tali referendum, raggiunto il quorum del 50% + 1 degli elettori ammessi, cancellassero le norme legislative di riferimento.