
Politica
Gruppi consiliari, Zinni: «Aldilà dell'antipolitica, una legge di risparmio»
Il Capogruppo della Lista Emiliano spiega il cosiddetto provvedimento sui "portaborse"
Puglia - giovedì 22 ottobre 2015
10.13
Nell'ultimo Consiglio Regionale è stato approvato un provvedimento a maggioranza che tecnicamente è stata ribattezzata "legge regionale per i portaborse" ma che nel suo complesso regola il funzionamento dei gruppi consiliari tra cui anche il reclutamento di personale a tempo determinato. Sulla vicenda in tanti hanno espresso la propria posizione soprattutto dall'opposizione più intransigente come il Movimento 5 Stelle, ma il capogruppo della Lista Emiliano, l'andriese Sabino Zinni, prova a fare chiarezza e spiega: «Quella che è stata approvata è in realtà una norma che riguarda il funzionamento dei gruppi e nel suo titolo ha proprio "limiti di spesa" - dice Zinni - spesso si dimenticano le cose importanti se non si fa un po' di storia e non si dicono le cose così come stanno».
Il provvedimento, secondo Zinni, «è di riduzione della spesa non di aumento della spesa. E' evidente che se delle persone vengono chiamate a rappresentare un territorio da altre persone e quindi hanno una funzione nobile da svolgere, quelle stesse persone per svolgere al meglio quel ruolo hanno bisogno di ausilio ed hanno bisogno di aiuto, che sia materiale con computer ed accesso a legislazione ma anche personale. Se questo personale non c'è, io oggi mi potrei trovare a legiferare e ad alzare la mano, su materie molto particolari e delicate senza aver approfondito la materia. Io, invece, devo farlo e devo approfondire. Per fare questo devo studiare e devo necessariamente avere qualcuno che mi aiuti».
In questo è intervenuta la regolamentazione della stessa legge approvata: «Quella norma - ha detto ancora Zinni - riguarda le spese per poter assumere delle persone a tempo determinato, presso i gruppi consiliari per poterli fare funzionare. Quella norma riguarda una spesa che viene ridotta rispetto al passato. Voglio solo ricordare a tutti che i consiglieri regionali non prendono più, per esempio, una indennità di trasferta. Quindi se una persona viene da qualsiasi posto della Regione e tutti i giorni si reca a Bari, le spese di viaggio se le paga lui. Voglio ricordare anche che le spese, per esempio, sono diminuite anche per un'altra motivazione: ora non c'è più il famoso vitalizio, quindi non esiste più la pensione a vita. Oggi esiste solo una indennità mensile che copre tutte le spese in modo onnicomprensivo». A margine di questa legge è stata approvata anche una norma cosiddetta etica, che invita i gruppi a non assumere con contratto di lavoro subordinato, né ad affidare incarichi di lavoro autonomo, al coniuge, a persone legate da stabile convivenza con effetti giuridici assimilabili al vincolo di coniugio, a parenti in linea diretta o collaterali entro il 4° grado dei consiglieri regionali, oppure a loro affini entro il 2° grado. «Si è polemizzato sul fatto che questa norma non sia stata inserita già nella legge - ha detto Zinni - ma era impossibile perchè si sarebbe rischiata l'incostituzionalità della stessa norma. Per questo abbiamo pensato di impegnarci tutti come Gruppi e fare in modo che comunque vi sia un'accordo per evitare che questo avvenga».
Il provvedimento, secondo Zinni, «è di riduzione della spesa non di aumento della spesa. E' evidente che se delle persone vengono chiamate a rappresentare un territorio da altre persone e quindi hanno una funzione nobile da svolgere, quelle stesse persone per svolgere al meglio quel ruolo hanno bisogno di ausilio ed hanno bisogno di aiuto, che sia materiale con computer ed accesso a legislazione ma anche personale. Se questo personale non c'è, io oggi mi potrei trovare a legiferare e ad alzare la mano, su materie molto particolari e delicate senza aver approfondito la materia. Io, invece, devo farlo e devo approfondire. Per fare questo devo studiare e devo necessariamente avere qualcuno che mi aiuti».
In questo è intervenuta la regolamentazione della stessa legge approvata: «Quella norma - ha detto ancora Zinni - riguarda le spese per poter assumere delle persone a tempo determinato, presso i gruppi consiliari per poterli fare funzionare. Quella norma riguarda una spesa che viene ridotta rispetto al passato. Voglio solo ricordare a tutti che i consiglieri regionali non prendono più, per esempio, una indennità di trasferta. Quindi se una persona viene da qualsiasi posto della Regione e tutti i giorni si reca a Bari, le spese di viaggio se le paga lui. Voglio ricordare anche che le spese, per esempio, sono diminuite anche per un'altra motivazione: ora non c'è più il famoso vitalizio, quindi non esiste più la pensione a vita. Oggi esiste solo una indennità mensile che copre tutte le spese in modo onnicomprensivo». A margine di questa legge è stata approvata anche una norma cosiddetta etica, che invita i gruppi a non assumere con contratto di lavoro subordinato, né ad affidare incarichi di lavoro autonomo, al coniuge, a persone legate da stabile convivenza con effetti giuridici assimilabili al vincolo di coniugio, a parenti in linea diretta o collaterali entro il 4° grado dei consiglieri regionali, oppure a loro affini entro il 2° grado. «Si è polemizzato sul fatto che questa norma non sia stata inserita già nella legge - ha detto Zinni - ma era impossibile perchè si sarebbe rischiata l'incostituzionalità della stessa norma. Per questo abbiamo pensato di impegnarci tutti come Gruppi e fare in modo che comunque vi sia un'accordo per evitare che questo avvenga».