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Eventi e cultura
Festival della Disperazione, tutto pronto a Andria per la nona edizione
“Un eterno affanno”, programma presentato a Palazzo di città: si parte sabato 21 giugno
Andria - mercoledì 11 giugno 2025
15.25 Comunicato Stampa
Tutto pronto per la nona edizione del Festival della Disperazione, l'appuntamento letterario estivo della Città di Andria. Il tema scelto per l'edizione 2025 è "Un eterno affanno" ed il programma è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo di città.
Si parte il 21 giugno e per un intero mese, fino al 26 luglio, la città sarà animata da incontri, talk, concerti, presentazioni di libri, dibattiti e musica che si terranno nel chiostro del Seminario Vescovile di Andria. , più ampia grazie anche alla nuova sezione a cura del Futuro Anteriore Festival – l'appuntamento andriese dedicato ai giovani – con proposte dedicate alle visioni del domani.
Il Festival è una produzione del Circolo dei Lettori, con il sostegno del Consiglio Regionale di Puglia e Teca del Mediterraneo e Città di Andria - Assessorato al Futuro e Assessorato alle Radici, Arciconfraternita Immacolata Concezione e Biblioteca Diocesana, partner Biblioteca diocesana San Tommaso d'Aquino e i Presidi del Libro.
«La novità di quest'anno è che il Festival della Disperazione quest'anno ingloba il Futuro Anteriore Festival – spiega l'Assessora Viviana di Leo con delega alle politiche giovanili - Considerando l'avvicinarsi del periodo estivo e il ritorno in città dei giovani andriesi che studiano e lavorano altrove, abbiamo pensato di unire le forze e le esperienze del Futuro Anteriore Festival con quelle del Festival della Disperazione, curato dal Circolo dei Lettori, che da oltre 10 anni rappresenta un punto di riferimento culturale per la nostra città e per i territori limitrofi. La fusione dei due festival darà vita a un evento unico e straordinario, capace di coprire un mese intero di programmazione di alto livello».
Per il Vicesindaco Cesareo Troia, assessore alle Radici, «è un'opportunità di rilievo per rafforzare l'offerta culturale estiva della città e attrarre un pubblico più ampio e diversificato. L'esperimento dimostra come mettendo insieme le forze e le idee, creando una sinergia tra i settori si è capaci di produrre movimento, azione, vivacità culturale di cui la città ha bisogno».
«Con il claim "Un eterno affanno", il festival porta l'attenzione su quella sensazione di apnea esistenziale che accomuna generazioni e contesti diversi, tra stress lavorativo, iperconnessione e crisi ecologica – spiega Gigi Brandonisio, direttore artistico del Festival della Disperazione - Un affanno che non è più solo stanchezza, ma una condizione strutturale del vivere contemporaneo, un ritmo collettivo che scandisce le giornate e confonde desideri autentici con aspettative esterne.
In questo scenario, il festival non propone soluzioni facili né ricette motivazionali, ma crea uno spazio condiviso in cui questo fiato corto può trasformarsi in linguaggio, musica, pensiero critico e persino leggerezza. Un ruolo centrale lo gioca la sezione Futuro Anteriore Festival, pensata come zona di transizione tra presente e aria che potremo – o dovremo – respirare. Non un semplice segmento del programma, ma un innesto vitale che rinnova e rilancia l'intero percorso del festival».
Tantissimi gli ospiti che arriveranno ad Andria: Valerio Lundini con I VazzaNikki, Francesco Pannofino, Valerio Aprea, Tricarico, Nicola Lagioia, Chiara Valerio, Ilaria Gaspari, Mario Desiati, Francesca Sangalli, Massimo Carlotto, Emanuela Cappello, Ester Viola, Roberto Mercadini e tanti altri.
Su tutti i canali social del Festival, date, orari, luoghi. Sarà possibile acquistare i biglietti dal 12/06/2025 sia su www.festivaldelladisperazione.it che presso la segreteria del Festival sita in via Largo Seminario 18 ad Andria (orari 9:30 – 12:30 / 16:30 – 20:30).
IL PROGRAMMA
Una stagione di grandi incontri e spettacoli che animeranno il capoluogo pugliese. Arriverà infatti ad Andria la comicità surreale e imprevedibile di Valerio Lundini e i VazzaNikki con lo spettacolo Innamorati della Vita: con lo spirito caustico, ironico e nonsense che li contraddistinguono gli artisti si esibiranno in un mix di nuove canzoni che spaziano tra rock'n'roll, rockabilly e pop cantautorale.
Farà tappa al Festival della Disperazione anche il cantautore Tricarico con il suo concept show musicale Buonasera, sono Tricarico, lo spettacolo che riflette la sua poetica surreale, ironica e a tratti malinconica dove l'artista si racconta, sempre affiancato dal pianista Michele Fazio.
L'attore Francesco Pannoffino darà vita a uno dei romanzi più suggestivi degli ultimi anni nato dalla penna di Josè Saramago: Le intermittenze della morte, che vede l'incontro della parola scritta alla voce scenica e che restituisce tutta la forza visionaria e ironica del romanzo.
L'apocalisse è davvero vicina e inevitabile? L'attore Valerio Aprea nel suo spettacolo L'apocalisse porta in scena una serie di monologhi, scritti per lui da Marco Dambrosio. Un assolo ironico e surreale sul cambiamento, che usa comicità e assurdo per esorcizzare la paura della fine del mondo.
Tra gli ospiti anche Chiara Valerio che ci trasporterà nella vita dell'avvocata Lea Russo, protagonista del suo ultimo libro La fila alle poste (Sellerio Editore), costretta a intraprende un'indagine interiore dove il vero crimine è un desiderio inconfessato. Parleremo invece di relazioni pericolose con lo scrittore Massimo Carlotto che, attraverso il suo ultimo libro Danzate su di me (SEM Libri), accompagnato dal sassofonista Maurizio Camardi, ci farà entrare nella vita di donne ferite ma indomite, che lottano per liberarsi da ruoli imposti.
Con lo scrittore Mario Desiati, invece, parleremo di futuro attraverso le letture che hanno ispirato il suo ultimo romanzo Malbianco (Einaudi).
Cosa succede quando il caos quotidiano prende il sopravvento nella nostra vita? Di questo con la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari parleremo nell'appuntamento esclusivo per il Festival della Disperazione: Taccuino degli affanni, un modo per usare la scrittura in una mappa capace di individuare i sentimenti più sfuggenti instaurando un dialogo sincero con noi stessi. Ritroveremo Ilaria Gaspari in dialogo con lo scrittore e regista Valerio Mieli, i due esploreranno il tema delle possibilità che la vita ci offre con l'incontro Esiste una strada per essere felici? ispirato all'ultimo romanzo di Mieli Scelgo tutto (La nave di Teseo).
Al Festival anche la comica Emanuela Cappello che porta in scena il suo primo show Non vi farà ridere, non vi farà piangere, non vi farà niente che mescola ironia surreale e malinconia quotidiana. Attesissimo anche l'omaggio poetico e musicale a Franco Battiato: la speaker Silvia Boschero, accompagnata dalla cantautrice Giua e la violinista Anaïs Drago, guiderà gli spettatori in un viaggio di dieci brani del cantautore rivisitati. Tra estasi, visioni e disincanti la performance indagherà l'identità come viaggio alla scoperta di sé.
Entreremo nella vita e nelle opere di Italo Calvino con l'avvocata e scrittrice Ester Viola: attraverso ricordi personali, incontri sorprendenti e riletture affettuose riscopriremo la figura figura di uno degli scrittori più influenti del Novecento italiano.
Cosa significa "felicità"? E cosa c'entrano gli alberi? E i vichinghi? Perché William James Sidis, l'uomo più intelligente della storia, ha avuto una vita così infelice? Queste e molte altre domande si è posto lo scrittore Roberto Mercadini che con il suo monologo Felicità for Dummies cerca una risposta a cosa sia veramente la felicità.
Con il giornalista Leonardo Merlini avremo modo di riscoprire un altro grande personaggio inafferrabile scrittore Arcimboldi, nato dalla penna di Roberto Bolaño. Merlini trascinerà il pubblico in una performance letteraria in cui scorrono libri, amori, incubi e deliri.
Sul palco del Seminario Vescovile arriverà anche la sceneggiatrice Francesca Sangalli che con il suo spettacolo Volevo solo cambiare vita racconta con ironia e leggerezza la crisi dei quarant'anni di una donna che, tra maternità, scrittura e frustrazioni quotidiane, decide di mollare tutto e trasferirsi a Londra con famiglia e gatta.
Gli spettacoli del Festival della Disperazione non finiscono qui, andrà in scena anche Uno spettacolo Italiano di e con Nicola Borghesi e Niccolò Fettarappa che racconta la storia di due artisti smarriti, in un'Italia distopica, dove l'influenza politica ormai determina le scelte culturali e, per continuare a lavorare, i due non possono far altro che assecondare l'egemonia culturale per sopravvivere come teatranti.
Tra ironia e provocazione, lo spettacolo racconta la loro trasformazione forzata e grottesca alla ricerca di una nuova identità politica e artistica. Ritroviamo Niccolò Fettarappa, questa volta affiancato dall'attore Lorenzo Maragoni, anche nel doppio spettacolo ironico e graffiante Showpero, manifesto selvaggio contro il talento e Solo quando lavoro sono felice che smaschera il culto tossico del talento e del lavoro come vocazione, esplorando il confine sempre più labile tra identità e produttività.
Sempre di lavoro discuteremo anche con lo scrittore Nicola Lagioia e in particolar modo di lavoro culturale: in un mondo in crisi, Lagioia rivendica con forza il ruolo della cultura come atto di resistenza civile e strumento di rinascita collettiva. Una riflessione che invita a non abbandonare il pensiero critico, perché solo l'arte e la letteratura possono ancora dare senso al presente e al futuro.
Si parte il 21 giugno e per un intero mese, fino al 26 luglio, la città sarà animata da incontri, talk, concerti, presentazioni di libri, dibattiti e musica che si terranno nel chiostro del Seminario Vescovile di Andria. , più ampia grazie anche alla nuova sezione a cura del Futuro Anteriore Festival – l'appuntamento andriese dedicato ai giovani – con proposte dedicate alle visioni del domani.
Il Festival è una produzione del Circolo dei Lettori, con il sostegno del Consiglio Regionale di Puglia e Teca del Mediterraneo e Città di Andria - Assessorato al Futuro e Assessorato alle Radici, Arciconfraternita Immacolata Concezione e Biblioteca Diocesana, partner Biblioteca diocesana San Tommaso d'Aquino e i Presidi del Libro.
«La novità di quest'anno è che il Festival della Disperazione quest'anno ingloba il Futuro Anteriore Festival – spiega l'Assessora Viviana di Leo con delega alle politiche giovanili - Considerando l'avvicinarsi del periodo estivo e il ritorno in città dei giovani andriesi che studiano e lavorano altrove, abbiamo pensato di unire le forze e le esperienze del Futuro Anteriore Festival con quelle del Festival della Disperazione, curato dal Circolo dei Lettori, che da oltre 10 anni rappresenta un punto di riferimento culturale per la nostra città e per i territori limitrofi. La fusione dei due festival darà vita a un evento unico e straordinario, capace di coprire un mese intero di programmazione di alto livello».
Per il Vicesindaco Cesareo Troia, assessore alle Radici, «è un'opportunità di rilievo per rafforzare l'offerta culturale estiva della città e attrarre un pubblico più ampio e diversificato. L'esperimento dimostra come mettendo insieme le forze e le idee, creando una sinergia tra i settori si è capaci di produrre movimento, azione, vivacità culturale di cui la città ha bisogno».
«Con il claim "Un eterno affanno", il festival porta l'attenzione su quella sensazione di apnea esistenziale che accomuna generazioni e contesti diversi, tra stress lavorativo, iperconnessione e crisi ecologica – spiega Gigi Brandonisio, direttore artistico del Festival della Disperazione - Un affanno che non è più solo stanchezza, ma una condizione strutturale del vivere contemporaneo, un ritmo collettivo che scandisce le giornate e confonde desideri autentici con aspettative esterne.
In questo scenario, il festival non propone soluzioni facili né ricette motivazionali, ma crea uno spazio condiviso in cui questo fiato corto può trasformarsi in linguaggio, musica, pensiero critico e persino leggerezza. Un ruolo centrale lo gioca la sezione Futuro Anteriore Festival, pensata come zona di transizione tra presente e aria che potremo – o dovremo – respirare. Non un semplice segmento del programma, ma un innesto vitale che rinnova e rilancia l'intero percorso del festival».
Tantissimi gli ospiti che arriveranno ad Andria: Valerio Lundini con I VazzaNikki, Francesco Pannofino, Valerio Aprea, Tricarico, Nicola Lagioia, Chiara Valerio, Ilaria Gaspari, Mario Desiati, Francesca Sangalli, Massimo Carlotto, Emanuela Cappello, Ester Viola, Roberto Mercadini e tanti altri.
Su tutti i canali social del Festival, date, orari, luoghi. Sarà possibile acquistare i biglietti dal 12/06/2025 sia su www.festivaldelladisperazione.it che presso la segreteria del Festival sita in via Largo Seminario 18 ad Andria (orari 9:30 – 12:30 / 16:30 – 20:30).
IL PROGRAMMA
Una stagione di grandi incontri e spettacoli che animeranno il capoluogo pugliese. Arriverà infatti ad Andria la comicità surreale e imprevedibile di Valerio Lundini e i VazzaNikki con lo spettacolo Innamorati della Vita: con lo spirito caustico, ironico e nonsense che li contraddistinguono gli artisti si esibiranno in un mix di nuove canzoni che spaziano tra rock'n'roll, rockabilly e pop cantautorale.
Farà tappa al Festival della Disperazione anche il cantautore Tricarico con il suo concept show musicale Buonasera, sono Tricarico, lo spettacolo che riflette la sua poetica surreale, ironica e a tratti malinconica dove l'artista si racconta, sempre affiancato dal pianista Michele Fazio.
L'attore Francesco Pannoffino darà vita a uno dei romanzi più suggestivi degli ultimi anni nato dalla penna di Josè Saramago: Le intermittenze della morte, che vede l'incontro della parola scritta alla voce scenica e che restituisce tutta la forza visionaria e ironica del romanzo.
L'apocalisse è davvero vicina e inevitabile? L'attore Valerio Aprea nel suo spettacolo L'apocalisse porta in scena una serie di monologhi, scritti per lui da Marco Dambrosio. Un assolo ironico e surreale sul cambiamento, che usa comicità e assurdo per esorcizzare la paura della fine del mondo.
Tra gli ospiti anche Chiara Valerio che ci trasporterà nella vita dell'avvocata Lea Russo, protagonista del suo ultimo libro La fila alle poste (Sellerio Editore), costretta a intraprende un'indagine interiore dove il vero crimine è un desiderio inconfessato. Parleremo invece di relazioni pericolose con lo scrittore Massimo Carlotto che, attraverso il suo ultimo libro Danzate su di me (SEM Libri), accompagnato dal sassofonista Maurizio Camardi, ci farà entrare nella vita di donne ferite ma indomite, che lottano per liberarsi da ruoli imposti.
Con lo scrittore Mario Desiati, invece, parleremo di futuro attraverso le letture che hanno ispirato il suo ultimo romanzo Malbianco (Einaudi).
Cosa succede quando il caos quotidiano prende il sopravvento nella nostra vita? Di questo con la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari parleremo nell'appuntamento esclusivo per il Festival della Disperazione: Taccuino degli affanni, un modo per usare la scrittura in una mappa capace di individuare i sentimenti più sfuggenti instaurando un dialogo sincero con noi stessi. Ritroveremo Ilaria Gaspari in dialogo con lo scrittore e regista Valerio Mieli, i due esploreranno il tema delle possibilità che la vita ci offre con l'incontro Esiste una strada per essere felici? ispirato all'ultimo romanzo di Mieli Scelgo tutto (La nave di Teseo).
Al Festival anche la comica Emanuela Cappello che porta in scena il suo primo show Non vi farà ridere, non vi farà piangere, non vi farà niente che mescola ironia surreale e malinconia quotidiana. Attesissimo anche l'omaggio poetico e musicale a Franco Battiato: la speaker Silvia Boschero, accompagnata dalla cantautrice Giua e la violinista Anaïs Drago, guiderà gli spettatori in un viaggio di dieci brani del cantautore rivisitati. Tra estasi, visioni e disincanti la performance indagherà l'identità come viaggio alla scoperta di sé.
Entreremo nella vita e nelle opere di Italo Calvino con l'avvocata e scrittrice Ester Viola: attraverso ricordi personali, incontri sorprendenti e riletture affettuose riscopriremo la figura figura di uno degli scrittori più influenti del Novecento italiano.
Cosa significa "felicità"? E cosa c'entrano gli alberi? E i vichinghi? Perché William James Sidis, l'uomo più intelligente della storia, ha avuto una vita così infelice? Queste e molte altre domande si è posto lo scrittore Roberto Mercadini che con il suo monologo Felicità for Dummies cerca una risposta a cosa sia veramente la felicità.
Con il giornalista Leonardo Merlini avremo modo di riscoprire un altro grande personaggio inafferrabile scrittore Arcimboldi, nato dalla penna di Roberto Bolaño. Merlini trascinerà il pubblico in una performance letteraria in cui scorrono libri, amori, incubi e deliri.
Sul palco del Seminario Vescovile arriverà anche la sceneggiatrice Francesca Sangalli che con il suo spettacolo Volevo solo cambiare vita racconta con ironia e leggerezza la crisi dei quarant'anni di una donna che, tra maternità, scrittura e frustrazioni quotidiane, decide di mollare tutto e trasferirsi a Londra con famiglia e gatta.
Gli spettacoli del Festival della Disperazione non finiscono qui, andrà in scena anche Uno spettacolo Italiano di e con Nicola Borghesi e Niccolò Fettarappa che racconta la storia di due artisti smarriti, in un'Italia distopica, dove l'influenza politica ormai determina le scelte culturali e, per continuare a lavorare, i due non possono far altro che assecondare l'egemonia culturale per sopravvivere come teatranti.
Tra ironia e provocazione, lo spettacolo racconta la loro trasformazione forzata e grottesca alla ricerca di una nuova identità politica e artistica. Ritroviamo Niccolò Fettarappa, questa volta affiancato dall'attore Lorenzo Maragoni, anche nel doppio spettacolo ironico e graffiante Showpero, manifesto selvaggio contro il talento e Solo quando lavoro sono felice che smaschera il culto tossico del talento e del lavoro come vocazione, esplorando il confine sempre più labile tra identità e produttività.
Sempre di lavoro discuteremo anche con lo scrittore Nicola Lagioia e in particolar modo di lavoro culturale: in un mondo in crisi, Lagioia rivendica con forza il ruolo della cultura come atto di resistenza civile e strumento di rinascita collettiva. Una riflessione che invita a non abbandonare il pensiero critico, perché solo l'arte e la letteratura possono ancora dare senso al presente e al futuro.