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Vita di città
Festa dell'Albero, Legambiente Andria: "All’Istituto Jannuzzi–Di Donna piantumazione affidata a circolo di estrema destra"
Tale attività effettuata da "una compagine di un partito estremista di destra idealmente legato ai neofascismi"
Andria - martedì 3 dicembre 2019
6.06
E' polemica ad Andria a margine della manifestazione della Festa dell'Albero al quartiere San Valentino per una connotazione politica, non gradita al circolo cittadino di Legambiente.
"Il circolo Legambiente Andria vuole ringraziare sentitamente tutti i ragazzi e i docenti degli istituti scolastici che hanno partecipato alla realizzazione della Festa dell'Albero, tenutasi nel quartiere S. Valentino di Andria in data 21 novembre scorso.
È stata un'occasione speciale -sottolinea in una nota stampa il Presidente del circolo cittadino di Legambiente Riccardo Larosa- per includere i giovanissimi in un processo virtuoso volto al rimboschimento del nostro territorio e alla sensibilizzazione di tutta la cittadinanza sul tema ambientale.
Numerose sono state le iniziative in tal senso, anche autonome, da parte di vari istituti e ringraziamo tutti coloro che si impegnano in prima persona per diffondere queste buone pratiche di partecipazione attiva, adulti e bambini. È un elemento che ci rende felici perché la sensibilità ambientale sta prendendo piede ed è sempre più incisiva e condivisa.
Ci teniamo tuttavia a segnalare e a deprecare -prosegue Larosa- ciò che è accaduto presso l'Istituto Jannuzzi – Di Donna, il quale ha esplicitamente affidato la piantumazione di alberi ad una componente partitica di estrema destra, la quale ha "sponsorizzato" e diffuso la propria nomenclatura partitica in tale contesto.
È nostra premura e nostro dovere, in primis come cittadini, rilevare che la gravità di questo episodio non è dovuta solo al fatto che si sia contravvenuto al divieto di entrare nelle scuole con simboli e propaganda partitica, ma anche al fatto che a farlo sia stata una compagine di un partito estremista di destra idealmente legato ai neofascismi.
Siamo contrari ad ogni atto che infici in qualsivoglia misura l'afflato antifascista che dovrebbe essere il sentire comune di tutti i cittadini democratici e a maggior ragione ci indigniamo di fronte alla strumentalizzazione di un tema sensibile come quello ambientale a fini politici e/o di consenso elettorale. Ci auguriamo che episodi del genere non si verifichino più e che moniti come il nostro siano condivisi dal sentire comune".
"Il circolo Legambiente Andria vuole ringraziare sentitamente tutti i ragazzi e i docenti degli istituti scolastici che hanno partecipato alla realizzazione della Festa dell'Albero, tenutasi nel quartiere S. Valentino di Andria in data 21 novembre scorso.
È stata un'occasione speciale -sottolinea in una nota stampa il Presidente del circolo cittadino di Legambiente Riccardo Larosa- per includere i giovanissimi in un processo virtuoso volto al rimboschimento del nostro territorio e alla sensibilizzazione di tutta la cittadinanza sul tema ambientale.
Numerose sono state le iniziative in tal senso, anche autonome, da parte di vari istituti e ringraziamo tutti coloro che si impegnano in prima persona per diffondere queste buone pratiche di partecipazione attiva, adulti e bambini. È un elemento che ci rende felici perché la sensibilità ambientale sta prendendo piede ed è sempre più incisiva e condivisa.
Ci teniamo tuttavia a segnalare e a deprecare -prosegue Larosa- ciò che è accaduto presso l'Istituto Jannuzzi – Di Donna, il quale ha esplicitamente affidato la piantumazione di alberi ad una componente partitica di estrema destra, la quale ha "sponsorizzato" e diffuso la propria nomenclatura partitica in tale contesto.
È nostra premura e nostro dovere, in primis come cittadini, rilevare che la gravità di questo episodio non è dovuta solo al fatto che si sia contravvenuto al divieto di entrare nelle scuole con simboli e propaganda partitica, ma anche al fatto che a farlo sia stata una compagine di un partito estremista di destra idealmente legato ai neofascismi.
Siamo contrari ad ogni atto che infici in qualsivoglia misura l'afflato antifascista che dovrebbe essere il sentire comune di tutti i cittadini democratici e a maggior ragione ci indigniamo di fronte alla strumentalizzazione di un tema sensibile come quello ambientale a fini politici e/o di consenso elettorale. Ci auguriamo che episodi del genere non si verifichino più e che moniti come il nostro siano condivisi dal sentire comune".