
Politica
Elezioni regionali: da Andria tre candidati pronti per la competizione mentre per le comunali resta "il grande freddo"
Nessuna ipotesi concreta per il possibile candidato a Palazzo di città, mentre alla Regione si va "alla conta"
Andria - domenica 28 settembre 2025
17.35
Se il centrodestra regionale non ha ancora scelto chi tra i suoi esponenti, del mondo politico o della società civile, potrebbe misurarsi contro Antonio Decaro per la poltrona di nuovo governatore della Puglia, ad Andria la campagna elettorale dei candidati consiglieri regionali è ormai ai nastri di partenza.
Se Forza Italia sembra ormai decisa a candidare Luigi Del Giudice, ex assessore della trascorsa consigliatura a guida centrodestra, anche Fratelli d'Italia non intendere essere da meno ed anch'esso intende calare l'asso di un altro giovane esponente, anch'esso con un trascorso da amministratore comunale, questa volta nella prima sindacatura di Nicola Giorgino. Le voci sempre più insistenti parlano infatti di Flavio Civita, commercialista vicino alla parlamentare andriese Mariangela Matera ed al pari dell'altra candidata della Bat, questa volta di Bisceglie, Tonia Spina, entrambi dell'area che si rifà all'europarlamentare Francesco Ventola ed al Commissario europeo Raffaele Fitto. Anche la Lega non vuole essere da meno ed intende affidare i suoi colori ad un giovane consigliere comunale, Nicola Civita, eletto nel centrodestra nel 2020 ma poi approdato nelle fila del gruppo misto.
Se questi sarebbero i nomi che da più parti sono indicati quali potenziali candidati alle regionali -dove il quadro di riferimento circa partiti ed esponenti di riferimento è abbastanza chiaro-, molto più articolato resta il nodo "candidato sindaco" per il centrodestra, compagine che proprio non vuol sapere, nella città fidelis di ritornare unito.
Se il programma elettorale per la campagna elettorale 2026 per Palazzo San Francesco, potrebbe essere stilato in due, massimo tre incontri tra le forze politiche e movimenti civici che rappresentano oggi il centrodestra ad Andria -per poi passare all'ascolto della cittadinanza-, il discorso si fa arduo e particolarmente complicato su chi candidare alla poltrona più prestigiosa della Casa comunale.
Le elezioni regionali potrebbero rappresentare l'attesa "conta", sui risultati che giungeranno, il "redde rationem" alla quale alcuni stanno guardando per poter rivendicare un proprio rappresentante quale candidato Sindaco. Rappresentante unico, si badi bene, capace di mettere d'accordo le tante anime del centrodestra andriese, oggi ancora diviso e frastagliato.
Esponenti di rilievo anche con un passato da amministratori comunali ve ne sono ed anche qui, a qualcuno balena l'idea di schierare una donna quale candidata prima cittadina, così da poterla anteporre alla candidatura per il secondo mandato di Giovanna Bruno.
Pur di riconquistare Palazzo di Città il centrodestra sembra disposto a ricercare ogni possibile soluzione per sbrogliare la matassa dei "veti incrociati", anche andando a pescare un candidato influente e sopra le righe della società civile, meglio se avesse l'appoggio di qualche politico nazionale, meglio ancora se di governo.
Se non lo si trovasse disponibile su Andria qualcuno ipotizza sin da adesso la possibilità di chiedere ad un manager di successo, di mettere da parte (per il momento) la sua brillante carriera in ambito romano, per scendere nell'agone politico quale candidato sindaco. Una carta vincente, potrebbe essere rappresentata dal nome del dottor Giuseppe Inchingolo, 45enne Chief Corporate Affairs e Communication Officer del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il compito di guidare le relazioni istituzionali e la comunicazione del Gruppo. Giornalista e comunicatore, Inchingolo è in FS Italiane dal gennaio 2024 come responsabile della strategia e della comunicazione digitale.
Naturalmente è solo una ipotesi che dovrebbe prima di tutto raccogliere l'assenso dello stesso dottor Inchingolo, oggi top manager a livello europeo che dovrebbe sacrificare una carriera in costante crescita per fermarsi, se eletto, ad uno o due mandati alla guida della sua città natale. Ma ripetiamo questa come altre ipotesi potrebbe essere considerata dal centrodestra del territorio, solo all'esito del voto delle regionali, anche se già pesa l'ufficialità della candidatura al secondo mandato della sindaca Giovanna Bruno, che vanterebbe il sostegno diretto del governatore pugliese, se Decaro venisse eletto.
Se Forza Italia sembra ormai decisa a candidare Luigi Del Giudice, ex assessore della trascorsa consigliatura a guida centrodestra, anche Fratelli d'Italia non intendere essere da meno ed anch'esso intende calare l'asso di un altro giovane esponente, anch'esso con un trascorso da amministratore comunale, questa volta nella prima sindacatura di Nicola Giorgino. Le voci sempre più insistenti parlano infatti di Flavio Civita, commercialista vicino alla parlamentare andriese Mariangela Matera ed al pari dell'altra candidata della Bat, questa volta di Bisceglie, Tonia Spina, entrambi dell'area che si rifà all'europarlamentare Francesco Ventola ed al Commissario europeo Raffaele Fitto. Anche la Lega non vuole essere da meno ed intende affidare i suoi colori ad un giovane consigliere comunale, Nicola Civita, eletto nel centrodestra nel 2020 ma poi approdato nelle fila del gruppo misto.
Se questi sarebbero i nomi che da più parti sono indicati quali potenziali candidati alle regionali -dove il quadro di riferimento circa partiti ed esponenti di riferimento è abbastanza chiaro-, molto più articolato resta il nodo "candidato sindaco" per il centrodestra, compagine che proprio non vuol sapere, nella città fidelis di ritornare unito.
Se il programma elettorale per la campagna elettorale 2026 per Palazzo San Francesco, potrebbe essere stilato in due, massimo tre incontri tra le forze politiche e movimenti civici che rappresentano oggi il centrodestra ad Andria -per poi passare all'ascolto della cittadinanza-, il discorso si fa arduo e particolarmente complicato su chi candidare alla poltrona più prestigiosa della Casa comunale.
Le elezioni regionali potrebbero rappresentare l'attesa "conta", sui risultati che giungeranno, il "redde rationem" alla quale alcuni stanno guardando per poter rivendicare un proprio rappresentante quale candidato Sindaco. Rappresentante unico, si badi bene, capace di mettere d'accordo le tante anime del centrodestra andriese, oggi ancora diviso e frastagliato.
Esponenti di rilievo anche con un passato da amministratori comunali ve ne sono ed anche qui, a qualcuno balena l'idea di schierare una donna quale candidata prima cittadina, così da poterla anteporre alla candidatura per il secondo mandato di Giovanna Bruno.
Pur di riconquistare Palazzo di Città il centrodestra sembra disposto a ricercare ogni possibile soluzione per sbrogliare la matassa dei "veti incrociati", anche andando a pescare un candidato influente e sopra le righe della società civile, meglio se avesse l'appoggio di qualche politico nazionale, meglio ancora se di governo.
Se non lo si trovasse disponibile su Andria qualcuno ipotizza sin da adesso la possibilità di chiedere ad un manager di successo, di mettere da parte (per il momento) la sua brillante carriera in ambito romano, per scendere nell'agone politico quale candidato sindaco. Una carta vincente, potrebbe essere rappresentata dal nome del dottor Giuseppe Inchingolo, 45enne Chief Corporate Affairs e Communication Officer del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il compito di guidare le relazioni istituzionali e la comunicazione del Gruppo. Giornalista e comunicatore, Inchingolo è in FS Italiane dal gennaio 2024 come responsabile della strategia e della comunicazione digitale.
Naturalmente è solo una ipotesi che dovrebbe prima di tutto raccogliere l'assenso dello stesso dottor Inchingolo, oggi top manager a livello europeo che dovrebbe sacrificare una carriera in costante crescita per fermarsi, se eletto, ad uno o due mandati alla guida della sua città natale. Ma ripetiamo questa come altre ipotesi potrebbe essere considerata dal centrodestra del territorio, solo all'esito del voto delle regionali, anche se già pesa l'ufficialità della candidatura al secondo mandato della sindaca Giovanna Bruno, che vanterebbe il sostegno diretto del governatore pugliese, se Decaro venisse eletto.