
Politica
Elezioni 2018: tra sussurri e malumori ci si avvicina alla presentazione delle liste
Domenica il M5S svelerà i suoi candidati, mentre Forza Italia e Pd stanno ancora valutando gli aspiranti parlamentari
Andria - giovedì 18 gennaio 2018
18.52
Adesso che le prime urne si sono chiuse chiuse, si attende con una certa impazienza la data del 29 gennaio p.v., giorno in cui ci sarà la presentazione delle liste elettorali per le elezioni politiche del 4 marmo.
Sulle parlamentarie 5 Stelle, chiuse senza la ventilata proroga martedì 16 gennaio, bisognerà attendere domenica prossima 21 gennaio per sapere da Beppe Grillo, da Pescara chi saranno i candidati per i nostri collegi. Al momento sono 527 gli aspiranti parlamentari Cinquestelle pugliesi, 346 al Senato e 181 alla Camera: si tratta dell'850% in più rispetto al 2013 quando i candidati furono 62. Va aggiunto che tra i candidati ci sono 9 dei dieci parlamentari pugliesi uscenti, compreso quindi l'andriese Giuseppe D'Ambrosio. L'unico escluso, con il suo strascico di polemiche è il bitontino Francesco Cariello, a causa di una condanna penale, sia pure estinta.
Per quanto riguarda gli altri partiti e coalizioni bisognerà attendere ancora, in quanto la situazione è alquanto fluida.
Al momento, a meno di clamorosi colpi di scena, nel centro destra sembra sempre più prendere spessore l'ipotesi di vedere candidato il capogruppo regionale e consigliere comunale di Forza Italia, Nicola Marmo. Sarebbe tramontata invece l'ipotesi di vedere nel collegio uninominale alla Camera, per intenderci quello Andria Canosa di Puglia, Trani e Barletta, il ticket Francesco Ventola, in sostituzione di Benedetto Fucci, non più ricandidato. Direzione Italia non l'avrebbe spuntata su Forza Italia, in quanto il Commissario regionale azzurro, Luigi Vitali, forte dei sondaggi che danno questo come la maggior parte dei collegi uninominali al centro destra (leggi Forza Italia) non intende offrirlo ai propri alleati, sia pure essendo "terze" o "quarte" gambe.
Al collegio senatoriale, rimarrebbero le posizioni di rincalzo, quindi con meno possibilità di elezione, in quanto le prime due arriverebbero direttamente da Roma- Palazzo Grazioli.
Ed in casa Pd le cose non sono, anche qui, ben definite: l'assessore all'ambiente di fede emiliana, Filippo Caracciolo, che ha dato la sua disponibilità a correre, non intende essere candidato in un collegio in cui sa di poter perdere. Conterebbe su Barletta e su amici fidati presenti su Andria e Trani, non solo del Pd, ma avrebbe molti elettori che del partito di Matteo Renzi non ne vogliono proprio sentir parlare, o come per Canosa dove molti cittadini non hanno ancora digerito le sue posizioni in merito alla discarica di rifiuti di Tufarelle. E potrebbe scendere in lizza, anche qui "a adiuvantum" qualche personaggio politico cittadino, alcuni già fanno il nome di Lorenzo Marchio Rossi.
Sulle parlamentarie 5 Stelle, chiuse senza la ventilata proroga martedì 16 gennaio, bisognerà attendere domenica prossima 21 gennaio per sapere da Beppe Grillo, da Pescara chi saranno i candidati per i nostri collegi. Al momento sono 527 gli aspiranti parlamentari Cinquestelle pugliesi, 346 al Senato e 181 alla Camera: si tratta dell'850% in più rispetto al 2013 quando i candidati furono 62. Va aggiunto che tra i candidati ci sono 9 dei dieci parlamentari pugliesi uscenti, compreso quindi l'andriese Giuseppe D'Ambrosio. L'unico escluso, con il suo strascico di polemiche è il bitontino Francesco Cariello, a causa di una condanna penale, sia pure estinta.
Per quanto riguarda gli altri partiti e coalizioni bisognerà attendere ancora, in quanto la situazione è alquanto fluida.
Al momento, a meno di clamorosi colpi di scena, nel centro destra sembra sempre più prendere spessore l'ipotesi di vedere candidato il capogruppo regionale e consigliere comunale di Forza Italia, Nicola Marmo. Sarebbe tramontata invece l'ipotesi di vedere nel collegio uninominale alla Camera, per intenderci quello Andria Canosa di Puglia, Trani e Barletta, il ticket Francesco Ventola, in sostituzione di Benedetto Fucci, non più ricandidato. Direzione Italia non l'avrebbe spuntata su Forza Italia, in quanto il Commissario regionale azzurro, Luigi Vitali, forte dei sondaggi che danno questo come la maggior parte dei collegi uninominali al centro destra (leggi Forza Italia) non intende offrirlo ai propri alleati, sia pure essendo "terze" o "quarte" gambe.
Al collegio senatoriale, rimarrebbero le posizioni di rincalzo, quindi con meno possibilità di elezione, in quanto le prime due arriverebbero direttamente da Roma- Palazzo Grazioli.
Ed in casa Pd le cose non sono, anche qui, ben definite: l'assessore all'ambiente di fede emiliana, Filippo Caracciolo, che ha dato la sua disponibilità a correre, non intende essere candidato in un collegio in cui sa di poter perdere. Conterebbe su Barletta e su amici fidati presenti su Andria e Trani, non solo del Pd, ma avrebbe molti elettori che del partito di Matteo Renzi non ne vogliono proprio sentir parlare, o come per Canosa dove molti cittadini non hanno ancora digerito le sue posizioni in merito alla discarica di rifiuti di Tufarelle. E potrebbe scendere in lizza, anche qui "a adiuvantum" qualche personaggio politico cittadino, alcuni già fanno il nome di Lorenzo Marchio Rossi.