
Politica
Dimensionamento scolastico e razionalizzazione degli spazi: i chiarimenti della politica
Abc, PD Andria, Lab e Futura: «Facciamo chiarezza prima delle solite strumentalizzazioni»
Andria - mercoledì 10 dicembre 2025
15.32
Sul dimensionamento scolastico e la razionalizzazione degli spazi, intervento di Andria Bene Comune, del Partito Democratico Andria, di AndriaLab e di Futura:
«Tre anni fa, con un ampio consenso e dopo un lavoro condiviso con tutti gli attori coinvolti, è stato definito l'assetto attuale del dimensionamento scolastico cittadino, composto da nove istituti comprensivi. Una scelta ponderata, con un obiettivo preciso: evitare la perdita di posti di dirigenti scolastici, docenti e personale ATA, tutelando così l'intera comunità scolastica. L'accordo prevedeva una sperimentazione triennale, ritenuta necessaria per valutarne gli effetti.
Per rendere possibile questo percorso, l'Amministrazione comunale ha investito e intervenuto sulla scuola di via Fucà, permettendo la nascita del nono istituto comprensivo. Come in ogni nuova organizzazione, non sono mancate difficoltà, superate grazie al dialogo e al senso di responsabilità, così come non sono mancati tentativi di strumentalizzare questa vicenda per alimentare polemiche politiche, omettendo passaggi fondamentali e generando confusione.
Anche per l'anno scolastico 2026/2027, terzo anno della sperimentazione, l'assetto non subirà alcuna modifica. Il dimensionamento rimane invariato: lo confermano i verbali e le decisioni assunte collegialmente insieme alle istituzioni scolastiche.
Tuttavia, è emersa una criticità reale: se la scuola Cotugno registrasse un numero di iscrizioni superiore alle aule disponibili per la scuola secondaria, dove sarebbe possibile svolgere l'attività didattica? Non esiste la possibilità di costruire nuove strutture in tempi brevi, né sarebbe coerente con le politiche di razionalizzazione degli spazi pubblici.
Per questo motivo l'Amministrazione ha avviato un percorso di confronto con la dirigente della scuola Cotugno e con il dirigente della scuola Dante, che dispone invece di plessi sotto-utilizzati e quindi di spazi potenzialmente disponibili. Gli incontri – preceduti da sopralluoghi tecnici – si sono conclusi con un tavolo istituzionale a Palazzo di Città alla presenza del Provveditorato provinciale e dell'Ufficio Scolastico Regionale. Il verbale sottoscritto dalle parti rappresenta un passaggio ufficiale e trasparente del percorso condiviso.
Eppure, subito dopo quel passaggio, si è scatenata l'ennesima, solita, polemica costruita a tavolino: un tentativo di trasformare un tema serio in un campo di battaglia politico, usando scuole, famiglie e studenti come strumenti di propaganda.
Un copione noto, portato avanti da chi – anche dopo anni di cattiva amministrazione e risultati disastrosi – continua a cercare visibilità strumentalizzando qualsiasi tema, pur di creare tensioni e divisioni nella nostra città.
Come maggioranza di centrosinistra, ribadiamo con chiarezza che il dimensionamento scolastico non si tocca.
L'Amministrazione Bruno continuerà a prendere decisioni nell'interesse collettivo, continuando a lavorare, con serietà e pazienza, affinché i nostri figli vivano in una città che guarda al futuro e non alle polemiche», conclude la nota di Andria Bene Comune, del Partito Democratico Andria, di AndriaLab e di Futura.
«Tre anni fa, con un ampio consenso e dopo un lavoro condiviso con tutti gli attori coinvolti, è stato definito l'assetto attuale del dimensionamento scolastico cittadino, composto da nove istituti comprensivi. Una scelta ponderata, con un obiettivo preciso: evitare la perdita di posti di dirigenti scolastici, docenti e personale ATA, tutelando così l'intera comunità scolastica. L'accordo prevedeva una sperimentazione triennale, ritenuta necessaria per valutarne gli effetti.
Per rendere possibile questo percorso, l'Amministrazione comunale ha investito e intervenuto sulla scuola di via Fucà, permettendo la nascita del nono istituto comprensivo. Come in ogni nuova organizzazione, non sono mancate difficoltà, superate grazie al dialogo e al senso di responsabilità, così come non sono mancati tentativi di strumentalizzare questa vicenda per alimentare polemiche politiche, omettendo passaggi fondamentali e generando confusione.
Anche per l'anno scolastico 2026/2027, terzo anno della sperimentazione, l'assetto non subirà alcuna modifica. Il dimensionamento rimane invariato: lo confermano i verbali e le decisioni assunte collegialmente insieme alle istituzioni scolastiche.
Tuttavia, è emersa una criticità reale: se la scuola Cotugno registrasse un numero di iscrizioni superiore alle aule disponibili per la scuola secondaria, dove sarebbe possibile svolgere l'attività didattica? Non esiste la possibilità di costruire nuove strutture in tempi brevi, né sarebbe coerente con le politiche di razionalizzazione degli spazi pubblici.
Per questo motivo l'Amministrazione ha avviato un percorso di confronto con la dirigente della scuola Cotugno e con il dirigente della scuola Dante, che dispone invece di plessi sotto-utilizzati e quindi di spazi potenzialmente disponibili. Gli incontri – preceduti da sopralluoghi tecnici – si sono conclusi con un tavolo istituzionale a Palazzo di Città alla presenza del Provveditorato provinciale e dell'Ufficio Scolastico Regionale. Il verbale sottoscritto dalle parti rappresenta un passaggio ufficiale e trasparente del percorso condiviso.
Eppure, subito dopo quel passaggio, si è scatenata l'ennesima, solita, polemica costruita a tavolino: un tentativo di trasformare un tema serio in un campo di battaglia politico, usando scuole, famiglie e studenti come strumenti di propaganda.
Un copione noto, portato avanti da chi – anche dopo anni di cattiva amministrazione e risultati disastrosi – continua a cercare visibilità strumentalizzando qualsiasi tema, pur di creare tensioni e divisioni nella nostra città.
Come maggioranza di centrosinistra, ribadiamo con chiarezza che il dimensionamento scolastico non si tocca.
L'Amministrazione Bruno continuerà a prendere decisioni nell'interesse collettivo, continuando a lavorare, con serietà e pazienza, affinché i nostri figli vivano in una città che guarda al futuro e non alle polemiche», conclude la nota di Andria Bene Comune, del Partito Democratico Andria, di AndriaLab e di Futura.


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