
Attualità
Da Andria e da Trani ospiti della comunità "Senza Sbarre" e degli istituti di pena al Giubileo dei detenuti
Sarà celebrato domenica 14 dicembre in piazza San Pietro da Papa Leone XIV
BAT - martedì 9 dicembre 2025
19.35
Il 14 dicembre 2025, a Roma, sarà celebrato il Giubileo dei detenuti, evento significativo all'interno delle celebrazioni giubilari della Chiesa Cattolica. Questa giornata è dedicata ai detenuti, offrendo loro un'opportunità di rinnovamento spirituale e riflessione.
Per l'occasione, dalla comunità San Vittore di Andria, sede del progetto diocesano "Senza Sbarre" andranno alla volta di Roma 12 persone, tra detenuti ammessi al programma di riabilitazione, accompagnati da Don Riccardo Agresti, da alcuni assistenti sociali e volontari, tra cui Giannicola Sinisi e da Francesco Liantonio.
Dalla provincia Barletta Andria Trani giungeranno anche dagli Istituti di pena di Trani. Da qui partiranno 8 detenuti, 3 dal maschile e 5 dal femminile, ognuno accompagnato da un familiare. Insieme a loro, il cappellano don Raffaele Sarno, 3 diaconi permanenti e 2 volontari, che abitualmente operano nelle nostre carceri.
La prima tappa sarà Sacrofano, presso la Fraterna Domus, dove si raduneranno da tutta Italia detenuti, volontari e cappellani. E' stato preparato un programma, a cura dell'Ispettorato generale dei Cappellani, che dal pomeriggio del 12 alla sera del 14 dicembre vedrà tutti impegnati in momenti di preghiera, riflessione, testimonianze e animazione, per meglio preparare l'incontro col Pontefice. La mattina del 14 il trasferimento presso la Basilica di San Pietro e la celebrazione eucaristica presieduta da Leone XIV.
«La Pastorale Carceraria della nostra Arcidiocesi - dichiara don Raffaele Sarno - vuole innanzitutto ringraziare l'Area educativa e la Direzione degli Istituti di pena di Trani perché fin dal primo momento in cui è stata annunciata l'iniziativa, si è adoperata con celerità per ottenere i permessi dai magistrati di sorveglianza. La nostra gratitudine va all' Arcivescovo mons. Leonardo D'Ascenzo che, in collaborazione con l'economo diocesano, ha fatto sua l'iniziativa, decidendo di finanziarla con la copertura di tutti i costi». Don Raffaele ricorda altri gesti ed eventi che hanno caratterizzato questo anno giubilare: «Vogliamo ricordare in particolare la consegna delle Lampade della Speranza, benedette proprio nella nostra casa di reclusione femminile, a gennaio, presenti tutti i cappellani di Puglia e Basilicata, con tre vescovi, il provveditore regionale e la direzione dei nostri Istituti; la distribuzione mensile di un foglio di meditazione, dato in mano ai detenuti, come strumento di riflessione e conversione».
Per l'occasione, dalla comunità San Vittore di Andria, sede del progetto diocesano "Senza Sbarre" andranno alla volta di Roma 12 persone, tra detenuti ammessi al programma di riabilitazione, accompagnati da Don Riccardo Agresti, da alcuni assistenti sociali e volontari, tra cui Giannicola Sinisi e da Francesco Liantonio.
Dalla provincia Barletta Andria Trani giungeranno anche dagli Istituti di pena di Trani. Da qui partiranno 8 detenuti, 3 dal maschile e 5 dal femminile, ognuno accompagnato da un familiare. Insieme a loro, il cappellano don Raffaele Sarno, 3 diaconi permanenti e 2 volontari, che abitualmente operano nelle nostre carceri.
La prima tappa sarà Sacrofano, presso la Fraterna Domus, dove si raduneranno da tutta Italia detenuti, volontari e cappellani. E' stato preparato un programma, a cura dell'Ispettorato generale dei Cappellani, che dal pomeriggio del 12 alla sera del 14 dicembre vedrà tutti impegnati in momenti di preghiera, riflessione, testimonianze e animazione, per meglio preparare l'incontro col Pontefice. La mattina del 14 il trasferimento presso la Basilica di San Pietro e la celebrazione eucaristica presieduta da Leone XIV.
«La Pastorale Carceraria della nostra Arcidiocesi - dichiara don Raffaele Sarno - vuole innanzitutto ringraziare l'Area educativa e la Direzione degli Istituti di pena di Trani perché fin dal primo momento in cui è stata annunciata l'iniziativa, si è adoperata con celerità per ottenere i permessi dai magistrati di sorveglianza. La nostra gratitudine va all' Arcivescovo mons. Leonardo D'Ascenzo che, in collaborazione con l'economo diocesano, ha fatto sua l'iniziativa, decidendo di finanziarla con la copertura di tutti i costi». Don Raffaele ricorda altri gesti ed eventi che hanno caratterizzato questo anno giubilare: «Vogliamo ricordare in particolare la consegna delle Lampade della Speranza, benedette proprio nella nostra casa di reclusione femminile, a gennaio, presenti tutti i cappellani di Puglia e Basilicata, con tre vescovi, il provveditore regionale e la direzione dei nostri Istituti; la distribuzione mensile di un foglio di meditazione, dato in mano ai detenuti, come strumento di riflessione e conversione».


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