
Politica
Consiglio Comunale, Di Bari: «Il gesto della Bruno rafforza il ruolo di consigliere»
La nota della consigliera della Lista Emiliano dopo i fatti del 7 marzo
Andria - giovedì 10 marzo 2016
9.52
Dopo i "fatti" accaduti nell'ultimo Consiglio Comunale è intervenuta anche la consigliera della Lista Emiliano Daniela Di Bari.
«Il consiglio comunale di lunedì 7 marzo scorso - dice la Di Bari - è stato caratterizzato da una vicenda che si snoda intorno al percorso istruttorio di un permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici per l'edificazione di un immobile da adibire a caserma dei carabinieri. Vi è stato un atto che, mirato principalmente alla consigliera Giovanna Bruno, a mio avviso tenta di rivestire di alcune ombre il lavoro di discernimento, di attenzione, di studio che insieme stiamo portando avanti finalizzato al corretto utilizzo del permesso in deroga; approfondimenti che il consigliere comunale, nel suo lavoro, è chiamato a svolgere mantenendo fede al mandato che esprime. Nella seduta del consiglio comunale è stata manifestata la solidarietà a Giovanna Bruno, consigliera della lista Progetto Andria, condividendo il suo gesto, non previsto, di abbandono dell'aula consiliare, abbandonando io stessa i lavori dell'aula insieme ad altri consiglieri, motivando tale scelta al presidente del consiglio e al sindaco, ed esprimendole la vicinanza attraverso l'ascolto personale e la comprensione dei fatti accaduti. La scelta della consigliera Bruno di comunicare apertamente l'accaduto, nel consiglio, l'ho trovata fondamentale perché rafforza il ruolo del consigliere nell'esercizio delle sue funzioni portando a conoscenza di tutti i consiglieri e della comunità la lettera inviata, le sue considerazioni e chiedendo al sindaco, al presidente del consiglio e al segretario generale di accompagnarla per i passi successivi. Sono fermamente convinta che il lavoro di ricerca, che prende forma dal desiderio di procedere a regola d'arte attraverso lo studio ed il confronto, trasforma ed edifica, diventa esperienza di pluralità e rende capaci, con armonia, di avanzare nella bellezza senza condizionamenti. Questo modo di agire collegiale rafforza il servizio del consigliere comunale, chiamato a lavorare per la propria comunità locale, in un cantiere a cielo aperto, in cui si incontrano interessi privati e collettivi, in cui l'impegno per la trasparenza e l'imparzialità devono essere massimi per garantire le medesime opportunità a tutti. Come più volte espresso, ribadiamo l'importanza e il plauso della libera iniziativa dei cittadini che si organizzano, a beneficio della intera comunità, per promuovere, migliorare e supportare la pubblica amministrazione, a loro va assicurato l'accompagnamento nel percorso dell'iter procedurale, seguito dagli opportuni atti del consiglio comunale e, laddove ci si rende conto che la pianificazione urbanistica non è più adeguata ad un armonioso sviluppo del territorio, agire affinché si adottino, con somma urgenza, le azioni necessarie ad aggiornare il nostro piano regolatore. Attraverso queste azioni, la risposta e l'attenzione sono rivolte a molti».
«Il consiglio comunale di lunedì 7 marzo scorso - dice la Di Bari - è stato caratterizzato da una vicenda che si snoda intorno al percorso istruttorio di un permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici per l'edificazione di un immobile da adibire a caserma dei carabinieri. Vi è stato un atto che, mirato principalmente alla consigliera Giovanna Bruno, a mio avviso tenta di rivestire di alcune ombre il lavoro di discernimento, di attenzione, di studio che insieme stiamo portando avanti finalizzato al corretto utilizzo del permesso in deroga; approfondimenti che il consigliere comunale, nel suo lavoro, è chiamato a svolgere mantenendo fede al mandato che esprime. Nella seduta del consiglio comunale è stata manifestata la solidarietà a Giovanna Bruno, consigliera della lista Progetto Andria, condividendo il suo gesto, non previsto, di abbandono dell'aula consiliare, abbandonando io stessa i lavori dell'aula insieme ad altri consiglieri, motivando tale scelta al presidente del consiglio e al sindaco, ed esprimendole la vicinanza attraverso l'ascolto personale e la comprensione dei fatti accaduti. La scelta della consigliera Bruno di comunicare apertamente l'accaduto, nel consiglio, l'ho trovata fondamentale perché rafforza il ruolo del consigliere nell'esercizio delle sue funzioni portando a conoscenza di tutti i consiglieri e della comunità la lettera inviata, le sue considerazioni e chiedendo al sindaco, al presidente del consiglio e al segretario generale di accompagnarla per i passi successivi. Sono fermamente convinta che il lavoro di ricerca, che prende forma dal desiderio di procedere a regola d'arte attraverso lo studio ed il confronto, trasforma ed edifica, diventa esperienza di pluralità e rende capaci, con armonia, di avanzare nella bellezza senza condizionamenti. Questo modo di agire collegiale rafforza il servizio del consigliere comunale, chiamato a lavorare per la propria comunità locale, in un cantiere a cielo aperto, in cui si incontrano interessi privati e collettivi, in cui l'impegno per la trasparenza e l'imparzialità devono essere massimi per garantire le medesime opportunità a tutti. Come più volte espresso, ribadiamo l'importanza e il plauso della libera iniziativa dei cittadini che si organizzano, a beneficio della intera comunità, per promuovere, migliorare e supportare la pubblica amministrazione, a loro va assicurato l'accompagnamento nel percorso dell'iter procedurale, seguito dagli opportuni atti del consiglio comunale e, laddove ci si rende conto che la pianificazione urbanistica non è più adeguata ad un armonioso sviluppo del territorio, agire affinché si adottino, con somma urgenza, le azioni necessarie ad aggiornare il nostro piano regolatore. Attraverso queste azioni, la risposta e l'attenzione sono rivolte a molti».