Confisca Andria clan Lapenna
Confisca Andria clan Lapenna
Cronaca

Confermata la confisca di beni per 500mila euro ai fratelli Lapenna

La Corte d'Appello di Bari ha confermato la sentenza di primo grado

La Corte d'Appello di Bari ha confermato la sentenza di primo grado di confisca di un patrimonio di circa 500mila euro a due fratelli Lapenna, Emanuele e Giuseppe di 39 e 38 anni, pluripregiudicati andriesi ritenuti vicini al clan Campanale, pronunciandosi su uno dei due ricorsi proposti. Il 3 marzo del 2011, infatti, i Carabinieri della Compagnia di Andria eseguirono un decreto di sequestro anticipato di beni mobili e immobili, per un valore di 2 milioni di euro, emesso dal Tribunale di Trani al quale seguì nell'agosto del 2012 una confisca di primo grado sull'intero patrimonio riconducibile ai fratelli Lapenna.

Il provvedimento venne adottato a conclusione di una più ampia indagine patrimoniale, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, che dimostrò che i Lapenna avevano intestato ai familiari più stretti e a prestanome di fiducia le proprietà che venivano acquistate, secondo le indagini, con i proventi del traffico delle sostanze stupefacenti. Qualche giorno fa la conferma del dispositivo di primo grado con un provvedimento che prevede la confisca di secondo grado eseguita, proprio quest'oggi, dagli stessi Carabinieri. Si tratta di una villa di lusso con piscina ubicata in contrada Montevitolo nonché 2 motoveicoli ed autoveicoli.

Gli accertamenti patrimoniali, eseguiti dai Carabinieri di Andria e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari utilizzando la norma introdotta con il "Pacchetto Sicurezza" che consente di "aggredire" i Patrimoni di tutti i soggetti che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose, avevano evidenziato come il proposto nel tempo aveva mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alle proprie reali possibilità economico-finanziarie e capacità reddituali. Lo stesso infatti aveva intestato ai familiari le proprietà acquistate con i proventi di attività delittuose. Le indagini hanno inoltre evidenziato che Lapenna Giuseppe aveva sempre dichiarato redditi imponibili nulli ovvero ai limiti della soglia di povertà, a conferma della palese sproporzione tra quanto dichiarato rispetto al valore economico dei beni sottoposti a sequestro. L'intero patrimonio confiscato è attualmente affidato all'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la gestione dei Beni confiscati alla criminalità organizzata con sede in Reggio Calabria.

Il provvedimento di confisca eseguito nella città federiciana è il terzo, in ordine di tempo, eseguito dai Carabinieri di Andria con l'applicazione del "nuovo pacchetto sicurezza". Infatti, le precedenti confische, per un valore complessivo di oltre 2 milioni e mezzo di euro, hanno riguardato i Sorvegliati Speciali quali Mauro e Gianrico Pilato, padre e figlio, a cui il 5 luglio e 25 ottobre 2012 sono stati confiscati definitivamente una villa di lusso, 8 autoveicoli, 2 motociclette, due appezzamenti di terreno siti in "area a vocazione turistica" ed "in area edificabile", un'agenzia immobiliare, un complesso edilizio in fase di realizzazione costituito da 20 appartamenti completi di box auto e cantina. A Michele Sibio, invece, il 9 dicembre 2011 sono state confiscate 10 automobili, 10 moto ed 1 autocarro.
  • cronaca andria
  • carabinieri andria
  • sequestro villa
  • corte d'appello bari
Altri contenuti a tema
I Carabinieri della Bat ricordano il Carabiniere andriese Antonio Lorusso, Medaglia d'Oro al Valor militare I Carabinieri della Bat ricordano il Carabiniere andriese Antonio Lorusso, Medaglia d'Oro al Valor militare Con il brillante intervento portato a termine oggi dai militari di Andria, non poteva essere ricordata meglio la figura e l'eroico gesto del Carabiniere Lorusso
Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo nella provincia Bat Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo nella provincia Bat Ad accoglierlo il Col. Massimiliano Galasso, Comandante Provinciale e una rappresentanza di militari dei vari Reparti
"Il fatto non costituisce reato": assolta dalle infamanti accuse l'avvocata Tiziana Favullo "Il fatto non costituisce reato": assolta dalle infamanti accuse l'avvocata Tiziana Favullo Venne arrestata nell’ambito di una inchiesta per estorsione. Verdetto ribaltato dalla difesa sostenuta dall'avvocato Mario Malcangi
Predoni in azione: fallisce colpo in una nota sala ricevimenti di Andria Predoni in azione: fallisce colpo in una nota sala ricevimenti di Andria E' accaduto intorno alle ore 22 di questa sera. Sul posto le guardie giurate della Vigilanza Giurata ed i Carabinieri
Violento alterco si trasforma in rissa: è accaduto nei pressi di via Crocifisso Violento alterco si trasforma in rissa: è accaduto nei pressi di via Crocifisso L'episodio poco dopo le ore 21 di questa sera. Sul posto i Carabinieri del nucleo radiomobile
La guida dei Carabinieri contro le truffe agli anziani La guida dei Carabinieri contro le truffe agli anziani Alcuni consigli utili per non cadere nelle trappole dei truffatori
Spaccio di stupefacenti: 21 ordini di carcerazione eseguiti dai Carabinieri. Arrestato anche un andriese Spaccio di stupefacenti: 21 ordini di carcerazione eseguiti dai Carabinieri. Arrestato anche un andriese Le condanne scaturiscono dall'indagine denominata "Astra" coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia
Ad Andria a scuola di legalità con i carabinieri della Bat Ad Andria a scuola di legalità con i carabinieri della Bat I miitari hanno incontrato gli studenti di diverse scuole per parlare di temi importanti che coinvolgono oramai la nostra società
© 2001-2025 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.