
Cronaca
Commercialista evasore, Soldani: «Vogliamo il nome del professionista»
L'Ordine della categoria chiede ai "media" l'autore del reato per sanzionarlo
Andria - giovedì 29 ottobre 2015
14.28
E' una nota stampa dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trani a riportare l'attenzione verso la notizia che nei giorni scorsi ha caratterizzato una operazione della Guardia di Finanza di Andria: un commercialista, infatti, era sconosciuto al fisco e, pur esercitando la professione, non ha dichiarato circa 130 mila euro di introiti sin dal 2010 nonché ha mancato il versamento dell'IVA per 26 mila euro. Gli accertamenti da parte delle Fiamme Gialle sono ancora in corso ma, attualmente, sembrerebbe anche che lo stesso professionista non abbia ottemperato agli obblighi fiscali di alcune aziende proprie clienti. Vista l'attuale entità dei rilievi mossi al commercialista andriese, non esiste una denuncia penale bensì una semplice sanzione amministrativa. Sin qui il sunto della vicenda che, tuttavia, non ha finito di far parlare di se. In tanti, infatti, si sono chiesti il nome ed il cognome di questo commercialista ma nessun giornale, compreso il nostro, ha potuto attingere questa informazione dato il gran riserbo sulla vicenda da parte degli inquirenti che, nell'ultimo colloquio telefonico avuto, hanno ribadito la prosecuzione delle indagini a suo carico.
L'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trani, genericamente, nella nota a mezzo stampa inviata, accusa noi e le diverse testate che hanno fornito la notizia, di aver fatto un'informazione definita «opaca per utilizzare un eufemismo». La notizia, in realtà, è molto specifica e chiara. Comunque la nota dell'Ordine prosegue: «La notizia ha attirato l'attenzione dei cittadini, dei mass media e di tutti i Commercialisti creando non poco disagio all'interno del mondo professionale - ha detto il Presidente dell'Ordine, Antonello Soldani - sono stato raggiunto dalle numerose telefonate di colleghi e chiedo con fermezza che le notizie di cronaca siano chiare e circostanziate. Parlare di un "generico commercialista di Andria" pone tutti i Commercialisti sullo stesso piano di chi ha commesso gravi scorrettezze ed illegalità come quelle contestate. E' inconcepibile che una certa stampa esalti alcuni fatti di cronaca giudiziaria contribuendo notevolmente a far percepire la Professione del Commercialista come quella che aiuta a fare pagare meno le tasse" e addirittura, in questo caso, non le paga neanche personalmente - dice il Presidente - E' interesse e compito dell'Ordine, ente pubblico non economico, tutelare la fede pubblica e allontanare coloro che assumono comportamenti contrari».
Dunque la colpa è dell'informazione, più o meno come al solito (aggiungiamo ndr), che alcune volte è troppo presente altre poco, insomma senza vie di mezzo. L'informazione non è naturalmente parziale ma ben circostanziata (Articolo 27 ottobre 2015) e specifica e le indagini, come detto, sono ancora in corso. La notizia c'è ed esiste ed è reale e nessuno ha inteso far di tutta un'erba un fascio. Bensì alzare semplicemente l'attenzione verso il tema e verso, in particolare, una brillante operazione dei "Finanzieri" di Andria. «In questo momento storico - ha proseguito il Presidente - merita il massimo rispetto l'apporto consulenziale del commercialista, in tutti i settori della propria attività; consulenza prestata con alta professionalità e competenza a favore soprattutto delle piccole e medie imprese del nostro territorio. La nostra Professione in continua evoluzione contribuisce concretamente allo sviluppo economico del territorio e alla lotta all'evasione fiscale e alla criminalità. L'ODCEC di Trani non ha potuto avviare alcun procedimento disciplinare nei confronti del commercialista di Andria essendo la notizia di cronaca apparsa sugli organi di stampa non circostanziata e sia pure descrittiva dei fatti accaduti priva di alcun riferimento ai soggetti coinvolti, a vario titolo». La nota si conclude in questa maniera, in pratica con un nulla difatto. Il nome bisogna chiederlo naturalmente agli inquirenti mentre un procedimento disciplinare, tuttavia, crediamo sia possibile avviarlo internamente tra gli stessi aderenti all'Ordine senza la necessità di attaccare un'altra categoria come quella giornalistica che, pur tra mille errori o sbavature o contraddizioni, è al servizio della comunità e prova continuamente a far luce sulle problematiche del territorio.
L'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trani, genericamente, nella nota a mezzo stampa inviata, accusa noi e le diverse testate che hanno fornito la notizia, di aver fatto un'informazione definita «opaca per utilizzare un eufemismo». La notizia, in realtà, è molto specifica e chiara. Comunque la nota dell'Ordine prosegue: «La notizia ha attirato l'attenzione dei cittadini, dei mass media e di tutti i Commercialisti creando non poco disagio all'interno del mondo professionale - ha detto il Presidente dell'Ordine, Antonello Soldani - sono stato raggiunto dalle numerose telefonate di colleghi e chiedo con fermezza che le notizie di cronaca siano chiare e circostanziate. Parlare di un "generico commercialista di Andria" pone tutti i Commercialisti sullo stesso piano di chi ha commesso gravi scorrettezze ed illegalità come quelle contestate. E' inconcepibile che una certa stampa esalti alcuni fatti di cronaca giudiziaria contribuendo notevolmente a far percepire la Professione del Commercialista come quella che aiuta a fare pagare meno le tasse" e addirittura, in questo caso, non le paga neanche personalmente - dice il Presidente - E' interesse e compito dell'Ordine, ente pubblico non economico, tutelare la fede pubblica e allontanare coloro che assumono comportamenti contrari».
Dunque la colpa è dell'informazione, più o meno come al solito (aggiungiamo ndr), che alcune volte è troppo presente altre poco, insomma senza vie di mezzo. L'informazione non è naturalmente parziale ma ben circostanziata (Articolo 27 ottobre 2015) e specifica e le indagini, come detto, sono ancora in corso. La notizia c'è ed esiste ed è reale e nessuno ha inteso far di tutta un'erba un fascio. Bensì alzare semplicemente l'attenzione verso il tema e verso, in particolare, una brillante operazione dei "Finanzieri" di Andria. «In questo momento storico - ha proseguito il Presidente - merita il massimo rispetto l'apporto consulenziale del commercialista, in tutti i settori della propria attività; consulenza prestata con alta professionalità e competenza a favore soprattutto delle piccole e medie imprese del nostro territorio. La nostra Professione in continua evoluzione contribuisce concretamente allo sviluppo economico del territorio e alla lotta all'evasione fiscale e alla criminalità. L'ODCEC di Trani non ha potuto avviare alcun procedimento disciplinare nei confronti del commercialista di Andria essendo la notizia di cronaca apparsa sugli organi di stampa non circostanziata e sia pure descrittiva dei fatti accaduti priva di alcun riferimento ai soggetti coinvolti, a vario titolo». La nota si conclude in questa maniera, in pratica con un nulla difatto. Il nome bisogna chiederlo naturalmente agli inquirenti mentre un procedimento disciplinare, tuttavia, crediamo sia possibile avviarlo internamente tra gli stessi aderenti all'Ordine senza la necessità di attaccare un'altra categoria come quella giornalistica che, pur tra mille errori o sbavature o contraddizioni, è al servizio della comunità e prova continuamente a far luce sulle problematiche del territorio.