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Azioni Netflix: cosa aspettarsi dal titolo nei prossimi mesi?
Un approfondimento sul tema
Andria - lunedì 15 novembre 2021
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Netflix è una delle società più innovative quotate in borsa: approdata sul listino statunitense del Nasdaq come outsider nel settore dell'intrattenimento, è riuscita ben presto a ritagliarsi una figura di rilievo accanto ai colossi dei mercati finanziari. Non a caso è stato coniato l'acronimo FANG -Facebook, Amazon, Netflix, Google, poi divenuto FAANG con l'aggiunta di Apple- che raggruppa le corporate tecnologiche più importanti a livello globale -di cui l'azienda fa parte con pieno diritto- che viene utilizzato persino dagli investitori istituzionali come benchmark. Anche se le quotazioni del titolo hanno beneficiato in parte delle restrizioni seguite all'emergenza sanitaria, limitare l'analisi a questo particolare aspetto sarebbe abbastanza riduttivo; basta infatti osservare un grafico delle quotazioni calibrato sul lungo periodo, perché sia evidente un trend sulla big picture estremamente resiliente.
Se si guarda agli approfondimenti tecnici sul titolo Netflix, si nota una struttura dei prezzi abbastanza solida, dovuta alla presenza di un modello di business ben delineato e organizzato. A questo proposito è interessante capire come il management della società si sia saputo adattare al cambiamento del contesto in cui operava, modificando le strategie all'occorrenza.
Difatti il modello di abbonamento all you can eat già era presente in minima parte nella fase embrionale del progetto, quando Netflix inviava DVD a noleggio in tutto il mondo. Successivamente tale attività si è unita all'intrattenimento via streaming, per poi diventare ciò che conosciamo oggi: il marchio leader nel binge watching, cioè la possibilità di fruire di contenuti illimitati di un'intera stagione per quanto tempo si desideri.
L'approccio di Netflix nella realizzazione dei propri contenuti è molto simile a quello degli Angel nel campo delle start up: coprire molteplici progetti, sostenendoli con incentivi molto corposi, per raccogliere infine i frutti dei lavori riusciti meglio; e nell'evidenza dei numeri della società, si può affermare, senza timore di essere smentiti, che il business model sia appropriato. Oggi infatti l'azienda conta più di duecento milioni di abbonati in tutto il mondo, ha superato abbondantemente i venti miliardi di fatturato e ha all'attivo centinaia di produzioni originali tra serie TV, film e show; tuttavia l'aspetto più interessante dell'universo Netflix è il bassissimo numero di abbonamenti cessati, una volta sottoscritto il contratto di servizio. Naturalmente tutto ciò non può non riflettersi nelle quotazioni del titolo in borsa.
Gli investitori hanno ben riposto la propria fiducia nelle azioni della società, e a ragion veduta con il senno di poi, fin dalla IPO. Oggi per puntare ancora sui titoli quotati al Nasdaq è possibile acquistare il sottostante sui mercati regolamentati, ma per tenere sotto controllo i costi previsti dagli intermediari tradizionali -data feed e commissioni di negoziazione per titoli esteri- si può negoziare Netflix anche sui broker online. In questo caso è posibile trattare il titolo in modalità di accesso diretto -DMA-, potendo costruire una posizione senza leva finanziaria e la necessità, quindi, di sostenere commissioni di roll overnight.
Inoltre anche i trader online possono sfruttare le intense oscillazioni di prezzo di breve termine, tipiche dei titoli tecnologici. Quasi tutte le società operanti sui mercati over the counter, infatti, hanno a catalogo i Contratti per Differenza su Netflix, per cui gli investitori con un approccio operativo molto speculativo possono sfruttare la leva finanziaria e lo short selling, per costruire una strategia che punti a ottenere un risultato netto positivo in tutte le condizioni del sottostante: sia nei trend rialzisti sia in quelli ribassisti. Naturalmente è importante precisare che al momento non sono molti i broker che offrono la doppia modalità di accesso al mercato simultaneamente, ma fra quelli in cui è disponibile è possibile annoverare alcuni dei player più importanti del settore.
Il modello di business di Netflix
Se si guarda agli approfondimenti tecnici sul titolo Netflix, si nota una struttura dei prezzi abbastanza solida, dovuta alla presenza di un modello di business ben delineato e organizzato. A questo proposito è interessante capire come il management della società si sia saputo adattare al cambiamento del contesto in cui operava, modificando le strategie all'occorrenza.
Difatti il modello di abbonamento all you can eat già era presente in minima parte nella fase embrionale del progetto, quando Netflix inviava DVD a noleggio in tutto il mondo. Successivamente tale attività si è unita all'intrattenimento via streaming, per poi diventare ciò che conosciamo oggi: il marchio leader nel binge watching, cioè la possibilità di fruire di contenuti illimitati di un'intera stagione per quanto tempo si desideri.
L'approccio di Netflix nella realizzazione dei propri contenuti è molto simile a quello degli Angel nel campo delle start up: coprire molteplici progetti, sostenendoli con incentivi molto corposi, per raccogliere infine i frutti dei lavori riusciti meglio; e nell'evidenza dei numeri della società, si può affermare, senza timore di essere smentiti, che il business model sia appropriato. Oggi infatti l'azienda conta più di duecento milioni di abbonati in tutto il mondo, ha superato abbondantemente i venti miliardi di fatturato e ha all'attivo centinaia di produzioni originali tra serie TV, film e show; tuttavia l'aspetto più interessante dell'universo Netflix è il bassissimo numero di abbonamenti cessati, una volta sottoscritto il contratto di servizio. Naturalmente tutto ciò non può non riflettersi nelle quotazioni del titolo in borsa.
Netflix: modalità operative a confronto
Gli investitori hanno ben riposto la propria fiducia nelle azioni della società, e a ragion veduta con il senno di poi, fin dalla IPO. Oggi per puntare ancora sui titoli quotati al Nasdaq è possibile acquistare il sottostante sui mercati regolamentati, ma per tenere sotto controllo i costi previsti dagli intermediari tradizionali -data feed e commissioni di negoziazione per titoli esteri- si può negoziare Netflix anche sui broker online. In questo caso è posibile trattare il titolo in modalità di accesso diretto -DMA-, potendo costruire una posizione senza leva finanziaria e la necessità, quindi, di sostenere commissioni di roll overnight.
Inoltre anche i trader online possono sfruttare le intense oscillazioni di prezzo di breve termine, tipiche dei titoli tecnologici. Quasi tutte le società operanti sui mercati over the counter, infatti, hanno a catalogo i Contratti per Differenza su Netflix, per cui gli investitori con un approccio operativo molto speculativo possono sfruttare la leva finanziaria e lo short selling, per costruire una strategia che punti a ottenere un risultato netto positivo in tutte le condizioni del sottostante: sia nei trend rialzisti sia in quelli ribassisti. Naturalmente è importante precisare che al momento non sono molti i broker che offrono la doppia modalità di accesso al mercato simultaneamente, ma fra quelli in cui è disponibile è possibile annoverare alcuni dei player più importanti del settore.