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Cronaca
Assalto al tir e bottino da 200mila euro in salumi: in sei patteggiano
Venerdì gli imputati hanno concordato la pena (fra i 6 mesi e i 4 anni da scontare ai domiciliari) con il giudice Chiddo
Andria - domenica 13 luglio 2025
7.30
Quell'assalto sulla strada provinciale 231 ha fruttato un bottino di circa 200mila euro di salumi. Il cerchio intorno ai sei componenti della banda, residenti tra Bari, Andria e Bitonto, si è chiuso a poco più di mese dai fatti, al termine di laboriose indagini svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani.
Gli imputati hanno deciso di patteggiare pene fra i 6 mesi e i 4 anni da scontare ai domiciliari. Si tratta di Michele Carrara, 48enne di Bitonto (4 anni e 6.000 euro di multa), Giuseppe Frappampina, 40enne di Bari (3 anni, 2 mesi oltre a 1.400 euro di multa), Riccardo Guglielmi, 57 anni (4 anni e 4.000 euro di multa), Giuseppe D'Avanzo, 53 anni (1 anno, pena sospesa), Francesco Fortunato, 62 anni (1 anno e 8 mesi), e Nicola Rella, 71 anni (6 mesi), gli ultimi quattro residenti ad Andria.
Tutti arrestati due mesi orsono nel corso dell'operazione "Kairos", dal greco «il momento giusto», venerdì scorso, hanno chiuso il loro conto con la giustizia per la vicenda avvenuta il 24 marzo scorso che ha determinato i loro arresti con le accuse, a vario titolo, di rapina a mano armata e sequestro di persona commessa in danno di un autotrasportatore, riciclaggio, ricettazione di auto provento di furto oltre al favoreggiamento reale e personale. Cinque in carcere, uno ai domiciliari.
Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, ha ritenuto congrue le richieste di patteggiamento - emettendo così la relativa sentenza, con le motivazioni contestuali - avanzate dagli avvocati difensori dei sei imputati alla sbarra (Nicola Quaranta, Giuseppe Giulitto, Fabio Bisceglie, Nicola Lerario, Giangregorio De Pascalis, Giuseppe Tortora, Rosario Cristini e Ruggiero Sfrecola), alle quali aveva dato il parere favorevole la Procura della Repubblica di Trani.
Gli arresti, avvenuti lo scorso 8 maggio, sono arrivati ad un mese dall'assalto avvenuto a Corato. Le indagini hanno consentito di arrivare in poche settimane agli indagati, i quali facevano parte, secondo l'accusa, di un gruppo organizzato al punto da riuscire a isolare l'obiettivo dei loro colpi e ad agire in tempi rapidi. Come accaduto il 24 marzo scorso quando nella loro rete è finito un autotrasportatore che viaggiava sulla 231 con un carico di salumi del valore di circa 200mila euro.
I rapinatori sarebbero entrati in azione di sera, e con due auto - un'Alfa Romeo Stelvio e un'Audi A4 - avrebbero bloccato la marcia del tir, costringendo l'autista a salire sull'auto dei banditi. Il gruppo, dopo essersi appropriato del mezzo, lo ha svuotato del carico in un autoparco di Andria per poi rilasciare l'uomo a Terlizzi.
Gli imputati hanno deciso di patteggiare pene fra i 6 mesi e i 4 anni da scontare ai domiciliari. Si tratta di Michele Carrara, 48enne di Bitonto (4 anni e 6.000 euro di multa), Giuseppe Frappampina, 40enne di Bari (3 anni, 2 mesi oltre a 1.400 euro di multa), Riccardo Guglielmi, 57 anni (4 anni e 4.000 euro di multa), Giuseppe D'Avanzo, 53 anni (1 anno, pena sospesa), Francesco Fortunato, 62 anni (1 anno e 8 mesi), e Nicola Rella, 71 anni (6 mesi), gli ultimi quattro residenti ad Andria.
Tutti arrestati due mesi orsono nel corso dell'operazione "Kairos", dal greco «il momento giusto», venerdì scorso, hanno chiuso il loro conto con la giustizia per la vicenda avvenuta il 24 marzo scorso che ha determinato i loro arresti con le accuse, a vario titolo, di rapina a mano armata e sequestro di persona commessa in danno di un autotrasportatore, riciclaggio, ricettazione di auto provento di furto oltre al favoreggiamento reale e personale. Cinque in carcere, uno ai domiciliari.
Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, ha ritenuto congrue le richieste di patteggiamento - emettendo così la relativa sentenza, con le motivazioni contestuali - avanzate dagli avvocati difensori dei sei imputati alla sbarra (Nicola Quaranta, Giuseppe Giulitto, Fabio Bisceglie, Nicola Lerario, Giangregorio De Pascalis, Giuseppe Tortora, Rosario Cristini e Ruggiero Sfrecola), alle quali aveva dato il parere favorevole la Procura della Repubblica di Trani.
Gli arresti, avvenuti lo scorso 8 maggio, sono arrivati ad un mese dall'assalto avvenuto a Corato. Le indagini hanno consentito di arrivare in poche settimane agli indagati, i quali facevano parte, secondo l'accusa, di un gruppo organizzato al punto da riuscire a isolare l'obiettivo dei loro colpi e ad agire in tempi rapidi. Come accaduto il 24 marzo scorso quando nella loro rete è finito un autotrasportatore che viaggiava sulla 231 con un carico di salumi del valore di circa 200mila euro.
I rapinatori sarebbero entrati in azione di sera, e con due auto - un'Alfa Romeo Stelvio e un'Audi A4 - avrebbero bloccato la marcia del tir, costringendo l'autista a salire sull'auto dei banditi. Il gruppo, dopo essersi appropriato del mezzo, lo ha svuotato del carico in un autoparco di Andria per poi rilasciare l'uomo a Terlizzi.