Turismo
Andria, occasione di riscatto culturale grazie a Matera 2019
La città dei Sassi, prossima capitale della cultura europea abbraccia idealmente la nostra terra
Andria - domenica 25 marzo 2018
Molti operatori turistici lucani in previsione dello straordinario evento che vedrà Matera quale capitale Europea della cultura 2019, si apprestano ad offrire, ai futuri visitatori, nuovi pacchetti turistici. Un programma che prevede tour, non solo, nella città dei Sassi o nelle aree limitrofe della Basilicata ma anche in Puglia, tra cui spicca la nostra città di Andria.
Partendo proprio dalla tradizione millenaria di Matera, il progetto mira a riscattare l'intero sud Italia, rappresentando realtà dimenticate, completamente sprofondate in una crisi culturale e quindi anche sociale ed economica. Si tratta di abbattere quei vecchi stereotipi di un Mezzogiorno carente e arretrato, capace, anzi, di superare quell'annoso problema del dualismo Nord-Sud, grazie alla cultura, considerata fondamento di un nuovo modello di sviluppo, poiché coinvolge ogni settore produttivo quindi determinante, per inaugurare una fase nuova di cambiamento. Infatti, Matera 2019 non solo rappresenta un tentativo di mettersi al passo con altre città europee ma anche un'opportunità per proporre idee innovative per quanto concerne la cittadinanza culturale, in modo da avviare un dibattito con istituzione, network e l'Europa intera, sul futuro culturale del nostro continente. Queste dinamiche hanno, inevitabilmente, avuto una ricaduta positiva, anche, sul nostro territorio.
Spiega la Dott.ssa Francesca Paiano, direttore tecnico del tour operator Fabers Slow Sud: "Numerosi sono gli operatori del settore turistico, che in prospettiva del grande evento, hanno voluto includere nei loro itinerari anche l'eccellenze monumentali ed eno-gastronomiche della Puglia, tra queste emerge il Castel del Monte e le cattedrali pugliesi. Del resto noi stessi abbiamo realizzato percorsi esperienziali, come quello denominato "Il Triangolo delle Meraviglie" che include tre siti UNESCO: Matera, Alberobello e Andria. Purtroppo molti luoghi sono ancora sconosciuti a molti, quindi rappresenta un'opportunità importante non soltanto per noi, ma anche per i visitatori, di raggiungere una conoscenza più estesa e più consapevole del meridione d'Italia"
Eventi che ci rammentano l'importanza di continuare ad alimentare l'interesse verso la nostra terra, di valorizzarla, di recuperare e custodire la nostra storia. Perché obliarne il suo passato significa perdere, anche, una parte della nostra identità.
Partendo proprio dalla tradizione millenaria di Matera, il progetto mira a riscattare l'intero sud Italia, rappresentando realtà dimenticate, completamente sprofondate in una crisi culturale e quindi anche sociale ed economica. Si tratta di abbattere quei vecchi stereotipi di un Mezzogiorno carente e arretrato, capace, anzi, di superare quell'annoso problema del dualismo Nord-Sud, grazie alla cultura, considerata fondamento di un nuovo modello di sviluppo, poiché coinvolge ogni settore produttivo quindi determinante, per inaugurare una fase nuova di cambiamento. Infatti, Matera 2019 non solo rappresenta un tentativo di mettersi al passo con altre città europee ma anche un'opportunità per proporre idee innovative per quanto concerne la cittadinanza culturale, in modo da avviare un dibattito con istituzione, network e l'Europa intera, sul futuro culturale del nostro continente. Queste dinamiche hanno, inevitabilmente, avuto una ricaduta positiva, anche, sul nostro territorio.
Spiega la Dott.ssa Francesca Paiano, direttore tecnico del tour operator Fabers Slow Sud: "Numerosi sono gli operatori del settore turistico, che in prospettiva del grande evento, hanno voluto includere nei loro itinerari anche l'eccellenze monumentali ed eno-gastronomiche della Puglia, tra queste emerge il Castel del Monte e le cattedrali pugliesi. Del resto noi stessi abbiamo realizzato percorsi esperienziali, come quello denominato "Il Triangolo delle Meraviglie" che include tre siti UNESCO: Matera, Alberobello e Andria. Purtroppo molti luoghi sono ancora sconosciuti a molti, quindi rappresenta un'opportunità importante non soltanto per noi, ma anche per i visitatori, di raggiungere una conoscenza più estesa e più consapevole del meridione d'Italia"
Eventi che ci rammentano l'importanza di continuare ad alimentare l'interesse verso la nostra terra, di valorizzarla, di recuperare e custodire la nostra storia. Perché obliarne il suo passato significa perdere, anche, una parte della nostra identità.