
Politica
Anche nella Bat la politica è in movimento in vista delle elezioni Europee
In Forza Italia già si parla di Silvestris o di Giorgino mentre potrebbe essere della Bat un candidato grillino
Andria - venerdì 24 agosto 2018
11.06
Anche i politici di "casa nostra", dopo la pausa ferragostana, sono ormai pronti a rituffarsi nel mare magum della "cosa pubblica"
Al di là delle beghe di campanile, legate a vicende prettamente locali come la crisi imperante del post voto a Barletta, la grave situazione debitoria di Andria o l'immobilismo amministrativo ciclico di Trani, iniziano i primi movimenti e timide alleanze in vista delle elezioni europee della primavera del 2019, preludio di scenari politici ben più allettanti con le regionali dell'anno successivo.
Ma vediamo di analizzare quelli che sono gli scenari politici e chi o perché dalla Bat potrebbe essere candidato alle Europee, tra i 18 deputati che saranno eletti della circoscrizione Sud (che comprende Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria).
Partiamo dai partiti del governo nazionale: per la Lega il nome che sta sempre più ricorrendo è quello di Andrea Caroppo, coordinatore per la Puglia e consigliere regionale. L'esponente politico ha nella Bat come suo sostenitore Antonio Campana, attuale responsabile provinciale che sicuramente non vedrebbe favorevolmente l'ipotesi che ci sia un possibile candidato in questo territorio, addirittura da Andria, tenuto conto che sia Benedetto Miscioscia che Michele Abruzzese non risultano tra il gruppo che sostiene il coordinatore regionale pur essendo nota la vicinanza e l'amicizia personale con Matteo Salvini, soprattutto da parte di Abruzzese. Per il M5S, che conferma anche nella Bat la sua leadership di consensi elettorali, anche visti i risultati conseguiti, con ben due parlamentari eletti nel voto del 4 marzo tra Andria e Barletta -D'Ambrosio e Quarto-, con i rappresentanti in regione -Grazia Di Bari- e nei comuni, si affaccerebbe la possibilità di avere proprio nella Bat un competitor di particolare levatura che correrebbe con Rosa D'Amato, l' unica parlamentare pugliese uscente, fermo restando le proprie regole digitali, circa la piattaforma Rousseau.
Passando alla rimanente parte del centro destra, si fanno sempre più insistenti le voci della ricandidatura di Raffaele Fitto che ormai in quota Fratelli d'Italia, dopo aver visto naufragare il progetto de i "Conservatori", intende pescare i propri voti oltre che nel leccese anche nella Bat, forte di alcuni dei suoi uomini più fidati, Francesco Ventola e Benedetto Fucci. Qualcuno molto sibillamente si spinge a sostenere che ci sia un patto con Gaetano Quagliarello con il quale Fitto aiuterebbe il secondo per le regionali del 2020.
In Forza Italia la situazione è alquando più complessa. Stabilito che scenderà in campo direttamente in campo Silvio Berlusconi, tutta la macchina elettorale è in mano a Licia Ronzulli che in Puglia ha ormai sancito la leadership di Luigi Vitali. Per la Bat, tenuto conto che nelle posizioni di testa si troveranno la Matera e Martuscello, l'ipotesi più probabile è quello di countdown tra Sergio Silvestris e Nicola Giorgino, mentre l'ipotesi di Nicola Marmo sembra definitivamente tramontata ed ormai si parla sempre più apertamente della sua possibile candidatura a Palazzo di Città, nelle comunali del 2020, tenuto conto che non potrà concorrere (per limiti di mandato) alle prossime regionali.
Nel Pd, oltre all'uscente Elena Gentile, che praticamente sta lavorando da sempre alla sua rielezione e non solo nella sua Capitanata, sta aumentando la fronda di chi non vorrebbe vedere più candidato il sempiterno Paolo De Castro. A fronte di questa candidature proveniente dal profondo Salento, inizia a spuntare l'ipotesi di un candidato nella Bat. Ma chi? Qui sta il busillis, tenuto conto che le previsioni elettorali del Pd sono ancora in clamorosa discesa. A parte la possibilità che possa affacciarsi la candidatura di Ruggiero Mennea, qualcuno sta ventilando l'ipotesi di veder candidato l'emiliano Bottaro, che ormai non sarà più riconfermato dal centro sinistra alle prossime elezioni comunali o l'ipotesi di un candidato da Andria, che otrebbe essere valido sostegno alle elezioni comunali dell'anno successivo. Quindi, se vi fosse questa possibilità, che sarebbe il possibile candidato del Pd alle europee?
Qualcuno, sostiene che già nei prossimi mesi alcune questioni aiuteranno a capire meglio come siano messe le cose nel Partito Democratico, soprattutto se Renzi decidesse di uscire fuori dal partito, se perdesse la segreteria con Martina ed Emiliano, dopo una intesa con Orlando, riusce finalmente a prendere le redini di via del Nazareno. Staremo quindi a vedere.
Al di là delle beghe di campanile, legate a vicende prettamente locali come la crisi imperante del post voto a Barletta, la grave situazione debitoria di Andria o l'immobilismo amministrativo ciclico di Trani, iniziano i primi movimenti e timide alleanze in vista delle elezioni europee della primavera del 2019, preludio di scenari politici ben più allettanti con le regionali dell'anno successivo.
Ma vediamo di analizzare quelli che sono gli scenari politici e chi o perché dalla Bat potrebbe essere candidato alle Europee, tra i 18 deputati che saranno eletti della circoscrizione Sud (che comprende Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria).
Partiamo dai partiti del governo nazionale: per la Lega il nome che sta sempre più ricorrendo è quello di Andrea Caroppo, coordinatore per la Puglia e consigliere regionale. L'esponente politico ha nella Bat come suo sostenitore Antonio Campana, attuale responsabile provinciale che sicuramente non vedrebbe favorevolmente l'ipotesi che ci sia un possibile candidato in questo territorio, addirittura da Andria, tenuto conto che sia Benedetto Miscioscia che Michele Abruzzese non risultano tra il gruppo che sostiene il coordinatore regionale pur essendo nota la vicinanza e l'amicizia personale con Matteo Salvini, soprattutto da parte di Abruzzese. Per il M5S, che conferma anche nella Bat la sua leadership di consensi elettorali, anche visti i risultati conseguiti, con ben due parlamentari eletti nel voto del 4 marzo tra Andria e Barletta -D'Ambrosio e Quarto-, con i rappresentanti in regione -Grazia Di Bari- e nei comuni, si affaccerebbe la possibilità di avere proprio nella Bat un competitor di particolare levatura che correrebbe con Rosa D'Amato, l' unica parlamentare pugliese uscente, fermo restando le proprie regole digitali, circa la piattaforma Rousseau.
Passando alla rimanente parte del centro destra, si fanno sempre più insistenti le voci della ricandidatura di Raffaele Fitto che ormai in quota Fratelli d'Italia, dopo aver visto naufragare il progetto de i "Conservatori", intende pescare i propri voti oltre che nel leccese anche nella Bat, forte di alcuni dei suoi uomini più fidati, Francesco Ventola e Benedetto Fucci. Qualcuno molto sibillamente si spinge a sostenere che ci sia un patto con Gaetano Quagliarello con il quale Fitto aiuterebbe il secondo per le regionali del 2020.
In Forza Italia la situazione è alquando più complessa. Stabilito che scenderà in campo direttamente in campo Silvio Berlusconi, tutta la macchina elettorale è in mano a Licia Ronzulli che in Puglia ha ormai sancito la leadership di Luigi Vitali. Per la Bat, tenuto conto che nelle posizioni di testa si troveranno la Matera e Martuscello, l'ipotesi più probabile è quello di countdown tra Sergio Silvestris e Nicola Giorgino, mentre l'ipotesi di Nicola Marmo sembra definitivamente tramontata ed ormai si parla sempre più apertamente della sua possibile candidatura a Palazzo di Città, nelle comunali del 2020, tenuto conto che non potrà concorrere (per limiti di mandato) alle prossime regionali.
Nel Pd, oltre all'uscente Elena Gentile, che praticamente sta lavorando da sempre alla sua rielezione e non solo nella sua Capitanata, sta aumentando la fronda di chi non vorrebbe vedere più candidato il sempiterno Paolo De Castro. A fronte di questa candidature proveniente dal profondo Salento, inizia a spuntare l'ipotesi di un candidato nella Bat. Ma chi? Qui sta il busillis, tenuto conto che le previsioni elettorali del Pd sono ancora in clamorosa discesa. A parte la possibilità che possa affacciarsi la candidatura di Ruggiero Mennea, qualcuno sta ventilando l'ipotesi di veder candidato l'emiliano Bottaro, che ormai non sarà più riconfermato dal centro sinistra alle prossime elezioni comunali o l'ipotesi di un candidato da Andria, che otrebbe essere valido sostegno alle elezioni comunali dell'anno successivo. Quindi, se vi fosse questa possibilità, che sarebbe il possibile candidato del Pd alle europee?
Qualcuno, sostiene che già nei prossimi mesi alcune questioni aiuteranno a capire meglio come siano messe le cose nel Partito Democratico, soprattutto se Renzi decidesse di uscire fuori dal partito, se perdesse la segreteria con Martina ed Emiliano, dopo una intesa con Orlando, riusce finalmente a prendere le redini di via del Nazareno. Staremo quindi a vedere.