
Vita di città
Al vescovo andriese Giovanni Massaro riconoscimento nel premio internazionale Carlo I D'Angiò
Ieri sera nel cortile della curia della Diocesi di Avezzano
Andria - venerdì 4 luglio 2025
7.32
Anche il vescovo dei Marsi, mons. Giovanni Massaro, ha ricevuto un riconoscimento durante la cerimonia di consegna del Premio internazionale Carlo I D'Angiò che è stata ospitata ieri sera, nel Cortile della Curia vescovile di Avezzano. Si tratta del Sigillo abbaziale Santa Maria della Vittoria, mentre a padre Daniele Di Sipio, rettore della basilica San Bernardino da Siena (L'Aquila), è stato consegnato il Riconoscimento "Uomini e popoli per la pace".
Il Premio internazionale D'Angiò, giunto alla XIX edizione, è un prestigioso riconoscimento attribuito annualmente a personalità che si sono distinte nei diversi campi: culturale, storico, artistico, attuando una costante promozione e crescita del nostro Paese e in particolare della regione Abruzzo nel mondo. Consiste in una splendida opera d'arte scultorea forgiata nel bronzo, realizzata dal maestro Egidio Ambrosetti, che riproduce il disco-corazza del popolo dei Marsi, con il rilievo del re Carlo D'Angiò a cavallo, su una faccia, mentre sull'altra il simbolo abbaziale dell'abbazia cistercense francese di Santa Maria della Vittoria; il tutto sormontato da guglie e nuvole che rappresentano le Alpi e quindi il contatto diretto della nostra nazione con i cugini d'oltralpe, tedeschi e francesi, che si contesero nel territorio dei Marsi, presso Scurcola Marsicana, nel 1268, il Regno delle due Sicilie. Per l'edizione di quest'anno è stato scelto il claim "Uomini e popoli tra cultura e pace" e, in occasione del Giubileo, è stata scelto come location – spiegano gli organizzatori – un luogo legato al particolare anno in corso.
Il Premio internazionale D'Angiò, giunto alla XIX edizione, è un prestigioso riconoscimento attribuito annualmente a personalità che si sono distinte nei diversi campi: culturale, storico, artistico, attuando una costante promozione e crescita del nostro Paese e in particolare della regione Abruzzo nel mondo. Consiste in una splendida opera d'arte scultorea forgiata nel bronzo, realizzata dal maestro Egidio Ambrosetti, che riproduce il disco-corazza del popolo dei Marsi, con il rilievo del re Carlo D'Angiò a cavallo, su una faccia, mentre sull'altra il simbolo abbaziale dell'abbazia cistercense francese di Santa Maria della Vittoria; il tutto sormontato da guglie e nuvole che rappresentano le Alpi e quindi il contatto diretto della nostra nazione con i cugini d'oltralpe, tedeschi e francesi, che si contesero nel territorio dei Marsi, presso Scurcola Marsicana, nel 1268, il Regno delle due Sicilie. Per l'edizione di quest'anno è stato scelto il claim "Uomini e popoli tra cultura e pace" e, in occasione del Giubileo, è stata scelto come location – spiegano gli organizzatori – un luogo legato al particolare anno in corso.