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Incontro a Palazzo di Città per redigere il "Piano locale di contrasto alla povertà". Foto Antonio D'Oria
Vita di città

Al Comune di Andria un incontro per redigere il "Piano Locale di contrasto alla povertà"

Una riunione per fare il punto sui bisogni della città, in particolare delle famiglie con anziani e disabili non autosufficienti

Un tavolo di concertazione per discutere delle misure da intraprendere a vantaggio dell'inclusione sociale. Al Comune di Andria si guarda ai bisogni primari della città, in particolare ai servizi da garantire alle famiglie con diversamente abili, che nei giorni scorsi avevano lanciato un appello alle istituzioni cittadine sui servizi di assistenza domiciliare per i propri anziani e familiari non autosufficienti. A questo scopo si è svolto martedì 4 agosto si sono svolti i lavori di un "Tavolo territoriale della Rete della protezione e dell'inclusione sociale" nella Sala Consiliare a Palazzo di Città, alla presenza del Commissario Straordinario dott. Gaetano Tufariello. L'Ambito Territoriale di Andria è chiamato a redigere il proprio Piano Locale di contrasto alla povertà in conformità con gli indirizzi e gli obiettivi previsti dal Piano regionale per il contrasto alla povertà e dal Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali. Tante sono le necessità a cui la comunità andriese deve far fronte, soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria.

«Per il momento di emergenza che stiamo vivendo - ha commentato don Geremia Acri, responsabile di Casa Accoglienza "S. Maria Goretti" - ritengo siano urgenti i servizi per le fasce più deboli, come l'assistenza domiciliare ad anziani e disabili. Vanno supportati anche i poveri della prima volta: a causa della pandemia sono tanti i lavoratori che hanno chiuso le proprie attività. E' aumentato il numero dei cittadini del ceto medio che in Casa Accoglienza chiede aiuto, ma dopo riescono ad andare avanti con le proprie gambe, e questo aspetto è senz'altro positivo».

Alla presenza di alcune associazioni socio-culturali della città e di quanti sono impegnati nel settore dell'inclusione sociale, a Palazzo di Città si è discusso dei servizi fondamentali che presto saranno attivati per i cittadini in difficoltà: oltre ad essere stanziata una somma per tirocini finalizzati all'inclusione sociale, una novità saranno i servizi di mediazione culturale e mediazione familiare, previsti diversi anni fa nei Piani Sociali di Zona ma mai attivati. Entro fine agosto, inoltre, sarà presentato alla Regione il Piano Povertà ed entro la fine dell'anno è prevista l'attivazione del servizio di segretariato sociale. Si cerca di far fronte, dunque, a una diffusa povertà materiale: non va però sottovalutato un altro tipo di povertà, purtroppo, oggi molto diffuso.

«C'è una povertà che il Comune di Andria e altri paesi devono combattere, ovvero quella culturale. Attraverso la cultura, una persona riesce ad essere libera, autonoma e indipendente, capace di darsi da fare. Spesso però si cerca di annebbiare la cultura tenendo le persone imprigionate nell'ignoranza: come si diceva ai tempi di Luigi XIV, "basta dare brioche alle persone così si calmano". E' un atteggiamento del tutto sbagliato. La cultura ci può liberare dal mostro della povertà portandoci al rispetto e alla compartecipazione del bene comune».
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