Manifestazione 1 maggio ad Andria
Manifestazione 1 maggio ad Andria
Cronaca

1° Maggio: dal 1913 ad oggi in lotta per il lavoro

Dati sempre più allarmanti in città e nel territorio. La Festa dei lavoratori ad Andria ripercorsa attraverso un video dell'epoca

Immaginatevi la scena: migliaia di persone in corteo per le vie della città per manifestare in favore del lavoro e dell'occupazione. L'ordinarietà della scena è palese nel nostro tempo, ma riportate tutto ad inizio '900 quando, per esempio, ad Andria vi era una predominanza assoluta di classe operaia con pochissimi latifondisti a gestire la maggior parte del lavoro dei cittadini. Una città prettamente agricola in grado di trovare nelle risorse della terra e nelle tradizioni la propria forza. Il "Concertone del 1° Maggio" a Roma è ormai un avvenimento strutturato sin dal 1990, ma in pochi sanno che nella stessa data del 1913, vi è un ricordo importantissimo per la Città di Andria: nei libri di storia e nei documenti ufficiali, vi è un video che ritrae la "grandiosa manifestazione" del 1° maggio ad Andria. Il corteo si snoda nelle vie centrali sino a giungere nella periferia ed usi e costumi, rispetto e prepotenza, incredulità e stupore fanno da cornice alla città macchiata da diverse azioni di cui non andar troppo fieri, ma anche di grande unione e determinazione nei momenti complicati.

I cappelli di differenti colori ad indicare l'estrazione sociale, il gesto di toglierlo per saluto e rispetto, la banda e le poche bandiere, la sosta per le chiacchiere e "Piazza Catuma" ordinatamente stracolma di andriesi. Il tutto ad opera di Cataldo Balducci, produttore cinematografico e pioniere di un documento che è forse il primo in Italia a ritrarre la festa del 1° maggio. La pellicola è molto importante perché è in assoluto la seconda girata in Puglia, dopo il documentario turistico Manfredonia, Southern Italy (del 1912). Ma dalle manifestazioni del 1913 sembra cambiato davvero poco se non le facce, gli abiti e l'abitudine alle telecamere. Il lavoro è un bene "prezioso" da difendere e da incentivare, ma le idee in merito sono davvero scarse. Il Paese della cultura e della culla della civiltà è in difficoltà perchè non sostiene più le idee. Questo è il riassunto di una crisi economica che dura ormai da anni e che non accenna a diminuire la sua lunga morsa.

Ed oggi da festeggiare c'è ben poco con numerosissime aziende del territorio ormai chiuse, disoccupazione a livelli record, oltre 200 aziende in meno nel 2012 rispetto al 2011 e ben 1000 addetti in meno impiegati solo nella città di Andria. Ma difficile è la situazione in tutta la provincia con numeri più o meno simili in ogni singola città. Oggi si festeggia il lavoro, il lavoro che c'è e va difeso, il lavoro che non c'è e che va assolutamente combattuto. Dalla classe operaia del 1913 ad oggi la città di Andria può con orgoglio dire di esser divenuta un fiorente bacino di aziende e ricchezza, ma ora il declino si può fermare solo con l'aiuto di tutti, la competenza, l'unione e la forza, così come quel corteo del 1913.
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