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Vigilia di elezioni amministrative in Puglia, ecco come si vota

Le indicazioni su come esprimere la propria scelta, la doppia preferenza di genere e il voto disgiunto

Siamo ormai alla vigilia della tornata elettorale del 20 e 21 settembre, in cui i pugliesi decideranno il nuovo Presidente della Regione nonchè il Primo cittadino nei Comuni, come Andria, che devono rinnovare la propria amministrazione. La battaglia elettorale si è conclusa alla mezzanotte di ieri e oggi, dopo mesi, ci sarà il silenzio. Nessuno potrà continuare a fare la propria campagna. Domani e lunedì i cittadini dovranno, all'interno delle urne, esprimere il proprio voto. Ma come si vota? Ecco un piccolo vademecum con le diverse opzioni di scelta che l'elettore ha.

Prima di tutto è possibile per le Regionali votare a favore solo di una lista, mettendo una croce sul simbolo, in quel modo il voto andrà in automatico al candidato che la lista sostiene, oppure mettere una X solo sul nome del candidato presidente. È anche possibile esprimere quello che in molti definiscono un voto rafforzativo, ovvero mettere una croce sul rettangolo con il nome del candidato e una sul simbolo del partito che si vuole scegliere tra quelli che lo appoggiano. In questo caso è anche possibile inserire la propria preferenza per un candidato consigliere della lista per cui si è deciso di votare.

Esiste anche la possibilità del voto disgiunto, ovvero l'elettore può mettere una croce sul nome di un candidato presidente, e allo stesso tempo esprimere il suo voto per un partito che non lo appoggia. Come, in seguito all'intervento del Governo, c'è la possibilità di esprimere la doppia preferenza di genere. In questo caso, si possono scrivere, nelle righe a fianco del partito per cui si vota, due preferenze come consiglieri ma necessariamente uno di sesso maschile e uno di sesso femminile.

Ricordiamo che le schede elettorali delle Regionali 2020 sono di colore arancione e che le norme anti-Covid prevedono ai seggi una serie di "accortezze" per cui vi rimandiamo al nostro articolo al riguardo. Inoltre, coloro che sono in quarantena hanno la possibilità del voto domiciliare, mentre chi ha perso la tessera elettorale, o non ha più spazio per i timbri, può farne richiesta agli uffici preposti anche nei giorni di apertura dei seggi.

Invece, nei Comuni con più di 15.000 abitanti, come Andria e Trani, si vota con una sola scheda, di colore azzurro, sulla quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.

Il cittadino può esprimere il proprio voto in tre modi diversi: tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest'ultima appoggiato; tracciando un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la doppia preferenza di genere, tale possibilità, prevista per i i cittadini dei Comuni superiori ai 5.000 abitanti, consente di esprimere due preferenze per i consiglieri comunali purché riguardanti candidati consiglieri di sesso diverso e appartenenti alla stessa lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto 'voto disgiunto'; tracciando un segno solo sul nome del sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest'ultimo collegate.

E' eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). In caso di parità di voti al primo turno, verrà ammesso al ballottaggio il candidato alla lista più votata (maggiore cifra elettorale) e, in caso di ulteriore parità, verrà ammesso il più anziano di età (gli stessi criteri saranno usati in caso di parità nel ballottaggio).

Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l'insieme delle liste collegate al candidato eletto sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi. I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute
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