
Politica
Viabilità, Barchetta (FdI):«Paghiamo scelte sbagliate dell'amministrazione Bruno»
Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia aggiunge: «Le proteste lo confermano»
Andria - lunedì 15 dicembre 2025
15.03
«Leggere di ciò che accade intorno all'ospedale civile "Lorenzo Bonomo" di Andria non sorprende più, purtroppo. Basta attraversare quelle strade, ammesso che l'auto sopravviva alle buche, per capire che non si tratta di semplici disagi, ma di un degrado strutturale ormai normalizzato.
Qui le buche non si rattoppano, ma crescono e diventano crateri: un ecosistema urbano tutto andriese.
Il paradosso è che tutto questo avviene davanti a un ospedale, luogo che dovrebbe garantire sicurezza e accoglienza, non ulteriori rischi e stress a chi già affronta situazioni delicate. Ambulanze, pazienti, familiari: tutti costretti a uno slalom indegno di una città civile. E poi ci si stupisce se il "Bonomo" viene progressivamente evitato, come se la colpa fosse solo della struttura e non di ciò che la circonda.
Nel frattempo, a pochi chilometri di distanza, Barletta si rifà il look. Strade nuove, cantieri attivi, asfalto che non sembra un reperto archeologico. Un confronto impietoso: mentre Barletta va dal parrucchiere, Andria sembra aver scelto il look "post-bellico", con tanto di trincee davanti all'ospedale.
Evidentemente due visioni opposte di città, due idee diverse di amministrazione.
Il vero problema, però, non sono solo le buche. È l'assenza di attenzione, di programmazione, di responsabilità.
Sempre nell'ottica della pianificazione, si sapeva che la zona da questa estate sarebbe stata oggetto di cambi della viabilità. E allora si poteva prevedere di concentrare interventi sulle stesse aree per facilitare la situazione. Già a maggio scorso con una interpellanza in consiglio comunale ho sollevato il problema della "scelta" delle strade oggetto di rifacimento del manto stradale operata dall'Amministrazione. Interventi che, oltre a quelli previsti dalle aziende energetiche grazie a fondi Pnrr di cui la stessa Amministrazione si è ingiustamente intestata, in molti casi sono stati effettuati senza alcun plausibile motivo sia di viabilità che di stato di usura. Quella Bruno è un'amministrazione comunale che fatica persino a garantire l'ordinaria manutenzione, figuriamoci una visione di sviluppo. E così il degrado diventa la cifra politica di una gestione che, giorno dopo giorno, scava letteralmente il solco tra cittadini e istituzioni.
Da andriesi non si può che provare indignazione. Non servono più promesse, né comunicati autocelebrativi: servirebbe solo guardare per terra, accorgersi delle voragini e decidere finalmente di chiuderle. Prima che siano loro a inghiottire definitivamente la credibilità di chi governa questa città», conclude il consigliere Barchetta.
Qui le buche non si rattoppano, ma crescono e diventano crateri: un ecosistema urbano tutto andriese.
Il paradosso è che tutto questo avviene davanti a un ospedale, luogo che dovrebbe garantire sicurezza e accoglienza, non ulteriori rischi e stress a chi già affronta situazioni delicate. Ambulanze, pazienti, familiari: tutti costretti a uno slalom indegno di una città civile. E poi ci si stupisce se il "Bonomo" viene progressivamente evitato, come se la colpa fosse solo della struttura e non di ciò che la circonda.
Nel frattempo, a pochi chilometri di distanza, Barletta si rifà il look. Strade nuove, cantieri attivi, asfalto che non sembra un reperto archeologico. Un confronto impietoso: mentre Barletta va dal parrucchiere, Andria sembra aver scelto il look "post-bellico", con tanto di trincee davanti all'ospedale.
Evidentemente due visioni opposte di città, due idee diverse di amministrazione.
Il vero problema, però, non sono solo le buche. È l'assenza di attenzione, di programmazione, di responsabilità.
Sempre nell'ottica della pianificazione, si sapeva che la zona da questa estate sarebbe stata oggetto di cambi della viabilità. E allora si poteva prevedere di concentrare interventi sulle stesse aree per facilitare la situazione. Già a maggio scorso con una interpellanza in consiglio comunale ho sollevato il problema della "scelta" delle strade oggetto di rifacimento del manto stradale operata dall'Amministrazione. Interventi che, oltre a quelli previsti dalle aziende energetiche grazie a fondi Pnrr di cui la stessa Amministrazione si è ingiustamente intestata, in molti casi sono stati effettuati senza alcun plausibile motivo sia di viabilità che di stato di usura. Quella Bruno è un'amministrazione comunale che fatica persino a garantire l'ordinaria manutenzione, figuriamoci una visione di sviluppo. E così il degrado diventa la cifra politica di una gestione che, giorno dopo giorno, scava letteralmente il solco tra cittadini e istituzioni.
Da andriesi non si può che provare indignazione. Non servono più promesse, né comunicati autocelebrativi: servirebbe solo guardare per terra, accorgersi delle voragini e decidere finalmente di chiuderle. Prima che siano loro a inghiottire definitivamente la credibilità di chi governa questa città», conclude il consigliere Barchetta.


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