Via Carmine e via Eritrea, ancora nessuna risposta sulla riapertura

Resta ancora insoluta e priva di risposta la vicenda legata alla mancata riapertura delle vie Carmine e via Eritrea. Il Consiglio comunale di lunedì scorso non ha infatti discusso l'interpellanza presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico.

L'interpellanza, che vede come primi firmatari Lorenzo Marchio Rossi e Salvatore Vitanostra, chiede all'Amministrazione quali provvedimenti strutturali intende adottare al fine di rendere percorribile e ripristinare l'ordinaria viabilità per le suddette vie. La nota ricorda come dall'anno 2011, quando avvenne il crollo del manto stradale di via Carmine e di via Eritrea, venne installato un ponte mobile, tipo "bailey" in via Carmine al fine di consentire il flusso veicolare.

«Dal 2011 ad oggi - scrivono nella nota i consiglieri del PD - il Comune di Andria sta pagando delle rate di noleggio al fine di usufruire di detto ponte nei confronti della ditta proprietaria dello stesso. Con l'interpellanza del 27 luglio dello scorso anno a firma del gruppo consiliare del Partito Democratico, il dottor Lorenzo Marchio sollecitava l'Amministrazione comunale ad un celere intervento. A fronte di ciò, l'amministrazione rispose che ci sarebbe stato un tempestivo intervento. Ma purtroppo, il 28 febbraio di quest'anno è trascorso un quinquennio dalla data del cedimento del manto stradale di via Carmine e nulla è cambiato».

Da quella data molte attività commerciali presenti in quella via hanno dovuto chiudere i loro esercizi a causa delle pessime condizioni della mobilità stradale. E' la seconda presa di posizione da parte dei gruppi di opposizione su questa situazione. Prima del PD sono, infatti, intervenuti i consiglieri pentastellati. Ciò malgrado e pur essendoci state numerose sollecitazione da parte dei cittadini residenti della zona, la vicenda continua a rimanere senza soluzione.