Attualità
Vademecum per una cittadinanza attiva, terza tappa
Riflessioni di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria, in collaborazione con il Movimento politico per l'unità
Andria - lunedì 14 settembre 2020
07.00
Mi ha profondamente commosso e aperto il cuore alla speranza l'iniziativa del "farsi piccoli coi piccoli" dei nostri cinque candidati sindaci! Un momento che ha umanizzato la politica, le ha dato un'anima e, forse, consapevolezza che per governare una città, perché in essa torni pace e serenità, bisogna ripartire imparando dai bambini.
A pochi giorni dalle elezioni – se potessi – incoraggerei i partiti, le donne e gli uomini politici a realizzare, nel loro interno, un ultimo momento di forte unità che aiuti – in particolare i nuovi canditati Consiglieri – a scoprire o riscoprire la bellezza e la grande responsabilità di impegnarsi in politica e, nel contempo, comprendere che la politica non è tutto; che per esercitarla è necessario acquisire sempre maggiore competenza; ad essere distaccati dal potere, dal successo, dal tornaconto personale; ad avere un senso di responsabilità verso la cosa pubblica sempre più grande. Come occorre una profonda riflessione sulla politica intesa come servizio, che è il cardine di una spiritualità della politica da cui deriva la scoperta di tanti valori: "senso dello Stato; scelta preferenziale degli ultimi; collaborazione con tutti gli uomini di buona volontà nel proprio partito e con gli altri partiti".
Ma, sorge spontanea una domanda: oltre a tutto questo, è chiesto qualche cosa d'altro? Personalmente penso di sì, ed è ciò che mi mette in cuore di continuare nell'offrire un piccolo contributo di pensieri attinti dall'esperienza del "Movimento politico per l'unità", fondato da Chiara Lubich, pensieri racchiusi nel "Vademecum" le cui tappe vado esponendo da qualche settimana.
Amare il partito altrui come il proprio
…"Dobbiamo guardare i partiti pensando alla loro vocazione e non solo ai comportamenti dei suoi politici oggi. Anche quando uno di essi propone una soluzione per noi inaccettabile, chiediamoci a quale bisogno cerca di rispondere e se quel bisogno è sufficientemente presente nella nostra visione o in quella del partito che abbiamo votato. Rifuggiamo ogni discorso teso a delegittimare il partito avverso. Se non abbiamo un partito di riferimento o nel quale siamo impegnati, ci sarà forse più facile fare questo esercizio; se invece sentiamo una forte appartenenza ad un certo partito, pensiamo che dietro un'idea o una soluzione ci sono dei fratelli che la condividono con cui dobbiamo sempre cercare ii dialogo. Uno sguardo così è capace di svelenire ogni polemica e di comporre i conflitti in unità".
A pochi giorni dalle elezioni – se potessi – incoraggerei i partiti, le donne e gli uomini politici a realizzare, nel loro interno, un ultimo momento di forte unità che aiuti – in particolare i nuovi canditati Consiglieri – a scoprire o riscoprire la bellezza e la grande responsabilità di impegnarsi in politica e, nel contempo, comprendere che la politica non è tutto; che per esercitarla è necessario acquisire sempre maggiore competenza; ad essere distaccati dal potere, dal successo, dal tornaconto personale; ad avere un senso di responsabilità verso la cosa pubblica sempre più grande. Come occorre una profonda riflessione sulla politica intesa come servizio, che è il cardine di una spiritualità della politica da cui deriva la scoperta di tanti valori: "senso dello Stato; scelta preferenziale degli ultimi; collaborazione con tutti gli uomini di buona volontà nel proprio partito e con gli altri partiti".
Ma, sorge spontanea una domanda: oltre a tutto questo, è chiesto qualche cosa d'altro? Personalmente penso di sì, ed è ciò che mi mette in cuore di continuare nell'offrire un piccolo contributo di pensieri attinti dall'esperienza del "Movimento politico per l'unità", fondato da Chiara Lubich, pensieri racchiusi nel "Vademecum" le cui tappe vado esponendo da qualche settimana.
Amare il partito altrui come il proprio
…"Dobbiamo guardare i partiti pensando alla loro vocazione e non solo ai comportamenti dei suoi politici oggi. Anche quando uno di essi propone una soluzione per noi inaccettabile, chiediamoci a quale bisogno cerca di rispondere e se quel bisogno è sufficientemente presente nella nostra visione o in quella del partito che abbiamo votato. Rifuggiamo ogni discorso teso a delegittimare il partito avverso. Se non abbiamo un partito di riferimento o nel quale siamo impegnati, ci sarà forse più facile fare questo esercizio; se invece sentiamo una forte appartenenza ad un certo partito, pensiamo che dietro un'idea o una soluzione ci sono dei fratelli che la condividono con cui dobbiamo sempre cercare ii dialogo. Uno sguardo così è capace di svelenire ogni polemica e di comporre i conflitti in unità".